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DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI

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Presentazione sul tema: "DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI"— Transcript della presentazione:

1 DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI
Corso di Tecnica e gestione dei trasporti Prof. Luigi Biggiero “Alcune definizioni di organizzazione ferroviaria” Seminario a cura di Francesco Murolo

2 Organigramma della Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato nel1905

3 Assetto fino a ieri della Ferrovia
Atto di Concessione Contratto di programma Norme e Standard di Sicurezza MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Licenza IMPRESE FERROVIARIE CERTIFICATE RFI Gestore dell’Infrastruttura Disposizioni Prescrizioni Standard tecnici Omologazioni Messa in servizio Canone di accesso infrastruttura Carta dei servizi Ripartizione Capacità Trenitalia Metronapoli Certificato di Sicurezza FNME Rail Traction Company Del Fungo Giera Servizi Ferroviari ….

4 Scenario da Direttiva Sicurezza
Organismo investigativo (nazionale) Organismo (nazionale) preposto alla sicurezza Agenzia Nazionale Ferroviaria norme e standard Laboratori Organismi Notificati Autorizzazione di sicurezza Certificato di sicurezza valutazione componenti verifica sottosistemi Prescrizioni di esercizio Gestori Infrastruttura Imprese Ferroviarie indagini

5 Modifica parametri incidentalità UIC
Andamento incidenti tipici U.I.C. Per milione tr*km 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Italia 0,30 0,29 0,28 0,27 0,20 0,21 0,17 Austria 0,95 0,84 0,99 1,15 0,93 0,90 Francia 0,59 0,64 0,61 0,63 Germania 0,56 0,57 0,54 0,25 0,49 Svizzera 0,47 0,40 0,45 0,53 Spagna 0,42 0,37 0,34 0,33 Confronto con l’Europa Modifica parametri incidentalità UIC ITALIA

6 Modifica parametri incidentalità UIC
Confronto incidentalità UIC periodo 1992 – Numero Incidenti valore assoluto Modifica parametri incidentalità UIC

7 Gestore dell’Infrastruttura
È il soggetto incaricato della realizzazione e manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria nonché della gestione in sicurezza della circolazione. È autonomo e indipendente dalle imprese operanti nel settore dei trasporti. In Italia il GI della rete nazionale è R.F.I. (Gruppo Ferrovie dello Stato). I rapporti con lo Stato sono disciplinati da un atto di concessione e da contratti di programma

8 DIFFERENTI VETTORI Impresa Ferroviaria È un’impresa, pubblica o privata, titolare di licenza,che svolge servizi di trasporto di merci e/o persone per ferrovia, garantendo la trazione. Esempi di IF: Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato), N.T.V. , T.F.T., GTT, LeNord, Nordcargo, ….

9 Licenza Autorizzazione con la quale viene riconosciuta la qualità di Impresa Ferroviaria. Per le imprese aventi sede in Italia viene rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Certificato di sicurezza Prova l’esistenza di un sistema di gestione della sicurezza e la capacità di soddisfare le Specifiche Tecniche di Interoperabilità. Dura 5 anni, rinnovabile. Necessario affinché una IF possa avere accesso all’infrastruttura ferroviaria (tutta o parte; con determinazione di tipo e portata delle attività). È emesso dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF).

10 DIFFERENTI VETTORI ANSF Istituita in base al D.lgs. 162/2007 di recepimento della Direttiva europea 2004/49/CE. Sede a Firenze. Soggetto tecnicamente indipendente rispetto a tutti gli operatori del trasporto ferroviario. Aree di competenza: normativa, autorizzativa, di controllo. Principali compiti operativi: regolamentare in materia di sicurezza verificare l’applicazione delle norme adottate promuovere processi autorizzativi e omologativi rilasciare i certificati di sicurezza alle IF e le autorizzazioni di sicurezza ai GI.

11 ANSF In particolare provvede all’immatricolazione dei rotabili, a richiesta ed a seguito dell’ammissione tecnica (rotabile tipo e di serie). Non ha competenza su metropolitane, tramvie e sistemi di trasporto leggero su rotaia, su reti isolate adibite unicamente a servizi passeggeri locali, su infrastrutture private utilizzate esclusivamente dal proprietario per suoi trasporti di merci.

12 DIFFERENTI VETTORI Chi può richiedere l’accesso all’infrastruttura In termini di capacità pluriennale (Accordo Quadro): IF titolari di licenza associazioni internazionali di IF (ciascuna con licenza) soggetti con interesse, di pubblico servizio o commerciale, di effettuare trasporto ferroviario In termini di tracce orarie e servizi (® Contratto di utilizzo):

13 DIFFERENTI VETTORI Il Prospetto Informativo della Rete Ai sensi del D
DIFFERENTI VETTORI Il Prospetto Informativo della Rete Ai sensi del D.Lgs. 188/2003 il GI dell’infrastruttura ferroviaria nazionale (R.F.I.) pubblica il P.I.R., documento cheregola i rapporti con tutti i soggetti interessati a richiedere capacità, in termini generali e di tracce orario. Viene emanato con disposizione dell’A.D. di R.F.I. dopo un iter preparatorio che comprende il coinvolgimento delle strutture di R.F.I., la consultazione dei soggetti interessati, la supervisione dell’Ufficio per la Regolazione dei Servizi ferroviari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Viene aggiornato di norma annualmente, in dicembre, e disciplina la programmazione dell’orario che sarà attivato 12 mesi dopo (le attività per l’assegnazione delle tracce iniziano in aprile) e la gestione di quello in corso.

14 Accordo Quadro Costituisce garanzia della disponibilità di capacità dell’infrastruttura, da un lato, e di impegno alla sua utilizzazione, dall’altro. È concluso di norma per 5 anni a partire dal primo orario di servizio utile. Rientrano in questa fattispecie gli accordi quadro con Regioni e Province autonome, la cui durata può essere commisurata a quella dei contratti di servizio per l’affidamento. Vi sono limiti alla quota massima di capacità assegnabile a un singolo richiedente per mezzo di un A.Q. L’A.Q. non è cedibile.

15 DIFFERENTI VETTORI Contratto di utilizzo Viene sottoscritto a seguito della richiesta di tracce e di una procedura di allocazione. Comporta, in fase di esecuzione, obblighi del GI (messa a disposizione dell’infrastruttura e prestazione di servizi; accessibilità , funzionalità, idoneità alla ordinata, sicura e puntuale circolazione; manutenzione e pulizia degli spazi pubblici; tempestiva messa a disposizione di normative tecniche e di sicurezza). E obblighi dell’IF: rispetto di disposizioni e prescrizioni; uso coerente di materiale rotabile omologato e immatricolato, con piena responsabilità; rispetto del quadro normativo e del certificato di sicurezza; personale in possesso di requisiti e abilitazioni; utilizzo delle tracce come stabilito dal programma; ecc.

16 DIFFERENTI VETTORI Servizi Pacchetto minimo di accesso Utilizzo della capacità. Utilizzo di scambi e raccordi. Controllo e regolazione della circolazione. Uso del sistema di alimentazione elettrica di trazione. Informazioni necessarie per il servizio. Servizi obbligatori Accesso e utilizzo di: Impianti di approvvigionamento di combustibili. Stazioni passeggeri. Scali e terminali merci. Impianti di smistamento e composizione treni. Impianti di sosta, ricovero e deposito. Centri di manutenzione. Servizi complementari (Da fornire se disponibili) Corrente di trazione. Preriscaldamento e climatizzazione dei treni. Rifornimento carburante. Rifornimento idrico. Servizi di manovra. Assistenza alla circolazione di treni speciali. Controllo del trasporto di merci pericolose. Servizi ausiliari

17 DIFFERENTI VETTORI Tariffe • Sistema di pedaggio Canone di utilizzo di cui al D.Lgs. 188/2003, a fronte delle prestazioni del pacchetto minimo di accesso. Determinazione in base a Decreti Ministeriali. Rendicontazione mensile. • Altri servizi non inclusi in pedaggio Tariffe indicate nel P.I.R. o determinate di volta in volta in funzione delle risorse impiegate e degli altri costi sostenuti

18 (NORMA UNI 8379) FERROVIA: Sistema di trasporto per persone e/o cose, anche per lunghe distanze e per elevati livelli di traffico, mediante veicoli automotori, veicoli rimorchiati e motrici, a guida vincolata, in sede propria, con circolazione regolata da segnali

19 TRANVIA: Sistema di trasporto per persone negli agglomerati urbani costituito da veicoli automotori o rimorchiati dai medesimi, a guida vincolata, in genere su strade ordinarie e quindi soggetto al Codice della Strada, con circolazione a vista.

20 (NORMA UNI 8379) TRANVIA VELOCE (METROTRANVIA): Sistema di trasporto che mantiene le caratteristiche della tranvia (…), ma che consente velocità commerciali e portate superiori grazie ad adeguati provvedimenti (…) atti a ridurre le interferenze del sistema con il restante traffico veicolare e pedonale. (…) possono esistere sistemi misti tranvia-tranvia veloce (…).

21 (NORMA UNI 8379) È possibile l’esercizio in condizioni di intercircolazione(interoperabilità) su sistemi tipologicamente diversi ed interconnessi, ferme restando le caratteristiche proprie di ciascuno dei sistemi sopra definiti

22 Treno Regionale Metropolitano
servizio area vasta conurbazione interdistanza fermate media (> 5 km) piccola (1-2 km) durata viaggio media (30-80 min) breve (5-20 min) posti prevalenti seduti in piedi incarrozzamento abbastanza rapido rapidissimo cadenzamento tipico 30 – 120 minuti 5 – 15 minuti prestazione elevata velocità accelerazione


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