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Giovanni Calvino
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Noyon e Parigi Giovanni Calvino nacque il 10 luglio 1509 a Noyon in Piccardia (Francia). Studiò a Noyon e a Parigi, al Collège de la Marche e al Collège Montaigu. Nel 1528 Calvino abbandonò gli studi di teologia, per iscriversi alla facoltà di legge dell’università di Orléans, in seguito si trasferì a Bourges. Nel 1531 ritornò a Parigi, frequentando i corsi di lettere al Collège Royal de France e pubblicando nel 1532 la sua prima opera, un commento a De Clementia di Seneca.
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Guglielmo Farel Nel 1535 a Basilea si dedicò al suo primo lavoro teologico: Istituzione della religione cristiana. Nel luglio 1536 rimase invece a Ginevra, persuaso da Guglielmo Farel, riformatore della città. I due tentarono di introdurre una riforma radicale, costruita su un’istruzione biblica permanente e su una disciplina ecclesiastica inequivocabile. La reazione della città fu negativa e spinse i magistrati ad esiliare Farel e Calvino nel Pubblicò a Strasburgo, oltre ad alcuni scritti esegetici e polemici, la versione latina della seconda edizione dell’Istituzione, data alle stampe nel 1539
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Jacopo Sadoleto Nel 1539 il cardinale Jacopo Sadoleto scrisse una lettera alla città di Ginevra, auspicando il suo ritorno alla Chiesa romana. I magistrati non seppero rispondere e chiesero aiuto a Calvino, che scrisse la Risposta alla lettera di Sadoleto, in cui affermava che la vera Chiesa di Cristo nella sua dimensione invisibile si fonda sulla libera elezione da parte di Dio, mentre nelle sua forme visibili deve essere organizzata secondo la parola di Dio e non secondo le tradizioni umane. La risposta fu inviata a Sadoleto il 1 settembre Il 21 settembre 1540 i magistrati di Ginevra chiesero a Calvino di tornare all’incarico pastorale in città. Il trasferimento avvenne il 21 settembre dell’anno successivo.
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Scritti di carattere pastorale
L’anno 1541 vide Calvino particolarmente impegnato a redigere due scritti di carattere pastorale: il Trattato della Santa Cena di Nostro Signore Gesù Cristo e la versione aggiornata delle Ordonnances ecclésiastiques, entrambi saranno fondamentali per costruire il sistema organizzativo e giuridico della Chiesa di Ginevra. Nello stesso anno uscì dalle stampe anche la versione francese dell’Istituzione. Nel 1542, Calvino pubblicò inoltre il Catechismo della Chiesa di Ginevra e il Formulario delle preghiere e dei cantici ecclesiastici.
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Michele Serveto La vita di Calvino a Ginevra fu segnata da una serie di conflitti con i suoi oppositori politici e da una strenua battaglia per la purezza della dottrina cristiana che trovò il suo drammatico apice nella condanna a morte del teologo e medico Michele Serveto, accusato di eresia antitrinitaria e arso al rogo nel 1553.
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Consumato da un intenso lavoro, morì il 27 maggio 1564.
Post tenebras lux Consumato da un intenso lavoro, morì il 27 maggio 1564.
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Impianto teologico Per quanto riguarda l’impianto teologico di Calvino, al suo centro si trova la dottrina della giustificazione. I suoi sforzi si concentrano quindi sulla corretta esposizione del rapporto natura-grazia e del ruolo salvifico di Gesù Cristo. Analizzando da questo punto di vista il pensiero di Calvino si scopre un paradigma di riflessione teologica tuttora valido. Ermeneutica Soteriologia Sacramentologia Ecclesiologia Etica
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Il testo biblico come unico dato oggettivo
Il centro del messaggio biblico è la buona notizia sulla salvezza, offerta da Dio gratuitamente all’uomo peccatore che è resa efficace nella persona e nell’opera di Gesù Cristo. L’opera di salvezza compiuta da Dio in Gesù Cristo manifesta pienamente la sua grazia ma anche la sua sovranità. Alla sovranità di Dio è legata la dottrina dell’elezione e della predestinazione. La fede è intesa come obbedienza ma anche come certezza concepita nel senso di una particolare illuminazione operata da Dio per mezzo dello Spirito Santo.
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La “rete” teologica di Calvino
Dal punto di vista metodologico il sistema teologico di Calvino è costruito come una sorta di rete. In questa rete esistono i nodi portanti, quali la sovranità di Dio, la giustificazione dell’uomo peccatore, la centralità di Cristo, la guida dello Spirito santo, la dottrina della chiesa invisibile. Le continue interrelazioni tra le varie parti costitutive di questo sistema non sono sempre facilmente individuabili durante la lettura di un singolo scritto. Confrontando vari scritti tale rete di collegamenti si rende più visibile. Il centro di convergenza dell’intero sistema è l’Istituzione. Le tesi discusse in tutti gli altri scritti trovano nell’Istituzione o un riscontro o un’ulteriore elaborazione.
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