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Publio Virgilio Marone

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Presentazione sul tema: "Publio Virgilio Marone"— Transcript della presentazione:

1 Publio Virgilio Marone

2 La vita I luoghi Le opere I generi Gli aspetti chiave Lo stile La poesia di Virgilio è tra le testimonianze più importanti e significative di tutta la cultura occidentale per i tesori di arte e umanità che racchiude I testi I personaggi

3 La vita: l’autore e il suo tempo 1
a.C. Nasce ad Andes, vicino a Mantova 70 70 Consolato di Pompeo e Crasso Campagne di Pompeo in Oriente e contro i pirati 63-62 Congiura di Catilina 60-59 Primo triumvirato e consolato di Cesare Studia a Cremona, a Milano e poi retorica a Roma 58-50 Campagna di Cesare in Gallia Guerra civile tra Cesare e Pompeo Dittatura di Cesare Frequenta a Napoli la scuola dell’epicureo Sirone 49-45 44 Morte di Cesare menu

4 La vita: l’autore e il suo tempo 2
a.C. Compone le Bucoliche 42-39 43-42 Secondo triumvirato e battaglia di Filippi Gli sono confiscate e poi restituite le proprietà terriere 41-40 41-40 Confische agrarie in Italia e guerra di Perugia Entra a far parte del circolo di Mecenate Compone le Georgiche 38-30 36 Dissoluzione del secondo triumvirato 31 Battaglia di Azio Inizia a comporre l’Eneide 30 27-23 Creazione del principato di Ottaviano Augusto Muore a Brindisi, al ritorno da un viaggio in Grecia 19 menu

5 I luoghi la vita 1 la vita 2 menu

6 Le opere 1 Bucoliche Georgiche Composte tra il 42 e il 39 a.C.
Raccolta di dieci carmi in esametri, con alternanza di componimenti in forma mimetica (dialogica) e in forma narrativa Bucoliche S’ispirano al modello degli idilli pastorali del poeta greco Teòcrito di Siracusa (III sec. a.C.) Composte fra il 38/37 e il 30 a.C. Poema epico-didascalico in esametri, diviso in quattro libri dedicati rispettivamente all’agricoltura, alla coltivazione degli alberi, all’allevamento del bestiame e all’apicoltura, con frequenti excursus Georgiche I modelli principali sono Le opere e i giorni di Esìodo (VIII-VII sec. a.C.), alcuni poeti didascalici greci di età ellenistica e il latino Lucrezio menu

7 Le opere 2 Eneide Composta tra il 30 e il 19 a.C.
Poema epico in esametri, in dodici libri: la prima esade (libri I-VI) racconta il viaggio di Enea da Troia al Lazio, la seconda (libri VII-XII) la guerra fra Troiani e Latini Eneide Il modello principale è Omero: l’Odissea per la prima esade, l’Iliade per la seconda; il contenuto del IV libro, dedicato a Didone, risale a tradizioni sulle origini di Cartagine e s’ispira alle Argonautiche di Apollonio Rodio (III sec. a.C.) per la centralità del tema amoroso menu

8 I generi 1 Poesia bucolica Poesia didascalica Definizione Caratteri
Poesia di ambientazione agreste e pastorale, che ha il suo iniziatore in Teòcrito di Siracusa (III sec. a.C.) Definizione Poesia bucolica Rappresentazione stilizzata della vita dei pastori e idealizzazione del paesaggio agreste Mascheramento allegorico dei personaggi, che fanno riferimento a individui reali Caratteri Filone dell’epica: poesia con carattere espositivo e finalità di ammaestramento Definizione Poesia didascalica Varietà degli argomenti, che spaziano dalle attività produttive ai contenuti scientifico-filosofici Interesse per i risvolti morali della materia trattata Caratteri menu

9 I generi 2 Epica Definizione Caratteri Filoni
Poesia in esametri con carattere espositivo o narrativo Definizione Varietà delle sue manifestazioni, che alimentano diversi filoni Stile alto o “sublime” Presenza di formule ricorrenti (formularità), legate all’origine orale del genere Epica Caratteri Eroico: materia mitico-storica Storico: materia storica Cosmogonico e mitologico: vicende riguardanti l’origine del cosmo e le divinità Didascalico Filoni menu

10 Gli aspetti chiave 1 L’arte allusiva La poesia La vita agreste
Ripresa di altri testi, greci e latini, rielaborati e variati Esaltazione della poesia come valore supremo, piacere e conforto dell’esistenza La poesia T Idealizzazione della natura (Bucoliche) e della vita agreste, ed esaltazione dei più autentici valori della tradizione romana, legati alla civiltà contadina (Georgiche) La vita agreste T Esaltazione del lavoro, dono degli dèi e fattore di progresso per l’umanità (Georgiche) Il lavoro menu

11 Gli aspetti chiave 2 L’eros e la guerra Pietas Roma e Ottaviano
Condanna dei conflitti politici e dell’eros come fattori di turbamento e fonti di infelicità L’eros e la guerra T Originalità della concezione eroica: l’eroe incarna le virtù romane originarie, che si manifestano nella docile sottomissione alla volontà degli dèi, al bene della patria e della famiglia (Eneide) Pietas T Celebrazione del significato provvidenziale e universale della missione storica di Roma, culminante nel principato augusteo e destinata a portare pace e ordine al mondo intero (Eneide) Roma e Ottaviano menu

12 Lo stile Misura e sobrietà Aderenza al genere Pregnanza e polisemia
Estrema raffinatezza formale unita a un’apparente naturalezza e semplicità per il rifiuto di ogni virtuosismo o eccesso espressivo Misura e sobrietà Evoluzione della lingua e dello stile in concomitanza con il passaggio dal genere bucolico a quello epico Aderenza al genere Pregnanza semantica ottenuta con la brevitas Forza simbolica ed evocativa del linguaggio Compresenza di più significati nello stesso enunciato (polisemia) Pregnanza e polisemia menu

13 l’attività poetica come fonte di piacere
I testi: la poesia il potere nobilitante della poesia Non sono dubbioso su quanto sia arduo dominare ciò con parole, e aggiungere gloria a umili cose; ma un dolce amore mi trascina per i solitari vertici del Parnaso; è bello andare sulle cime, dove nessuna traccia di precursori si volge al molle clivo della fonte Castalia. (Georgiche, III, vv ; trad. L. Canali) l’attività poetica come fonte di piacere gli aspetti chiave 1 menu

14 I testi: la vita agreste
Fortunato anche quegli che conobbe gli dèi agresti, e Pan e l’annoso Silvano e le Ninfe sorelle! Non lo scuotono i fasci del popolo, la porpora dei re e la discordia che agita gli infidi fratelli, o i Daci che scendono dall’Istro, pegno del loro patto, e neanche le vicende romane e i regni destinati a perire; non si duole commiserando il povero, né invidia il ricco. Coglie i frutti che i rami e i campi consenzienti gli producono spontaneamente, né vede le ferree leggi, le folli contese del foro e gli archivi del popolo. Sfidano altri con i remi ignote acque, e corrono alle armi, entrano nelle soglie e nelle corti dei re... (Georgiche, II, vv ; trad. L. Canali) serenità del contadino, privo di turbamenti l’ambiente rurale come spazio accogliente, che offre sostentamento moralità della vita agreste, lontana dagli eccessi, contrapposta a quella travagliata dell’uomo politico gli aspetti chiave 1 menu

15 I testi: l’eros Frattanto una dolce fiamma
divora le midolla, e tacita vive la ferita nel cuore. Arde l’infelice Didone e vaga per tutta la città, invasata [...] Le torri cominciate non crescono, la gioventù non si esercita nelle armi, e non allestiscono porti o sicuri bastioni per la guerra; pendono interrotte le opere e la superba crescita delle mura, e le loro impalcature che uguagliano il cielo. (Eneide, IV, vv , passim; trad. L. Canali) la passione amorosa come fonte di infelicità gli effetti negativi della follia amorosa, che induce a dimenticare le proprie responsabilità la passione amorosa come follia gli aspetti chiave 2 menu

16 I testi: la pietas significato provvidenziale della vicenda di Enea
Canto le armi e l’uomo che per primo dalle terre di Troia raggiunse esule l’Italia per volere del fato e le sponde lavinie, molto per forza di dèi travagliato in terra e in mare, e per la memore ira della crudele Giunone, e molto avendo sofferto in guerra, pur di fondare la città, e introdurre nel Lazio i Penati, di dove la stirpe latina, e i padri albani e le mura dell’alta Roma. (Eneide, I, vv. 1-7; trad. L. Canali) sottomissione dell’eroe alla volontà degli dèi sofferenza dell’eroe sacrificio di sé per il bene della patria di cui è progenitore gli aspetti chiave 2 menu

17 I personaggi: Ottaviano
Nasce nel 63 a.C.; sua madre era figlia di Giulia, sorella di Cesare Cesare lo designa nel suo testamento come erede e lo adotta Cerca dapprima l’appoggio dell’aristocrazia senatoria, quindi si allea con Marco Antonio (43 a.C.); con quest’ultimo e con Lepido costituisce il secondo triumvirato Dopo la battaglia di Filippi (42 a.C.) rimane in Italia, dove procede alle confische agrarie per sostenere il congedo dei veterani; in seguito alimenta la diffidenza del Senato e dell’opinione pubblica nei confronti di Marco Antonio Sconfigge ad Azio Marco Antonio e Cleopatra (31 a.C.) Dal 27 al 23 a.C. consolida il proprio potere in senso monarchico, pur senza abolire le istituzioni repubblicane Promuove riforme che garantiscono benessere e pace ai Romani; sostiene la cultura con la mediazione di Mecenate Muore nel 14 d.C. la vita 2 menu

18 I personaggi: Didone Figura leggendaria, presente nei miti relativi alla fondazione di Cartagine Figlia di Belo, re della città fenicia di Tiro, sposa Sicheo Il fratello Pigmalione, divenuto re, uccide Sicheo per impadronirsi delle sue ricchezze L’ombra di Sicheo rivela l’accaduto a Didone, che fugge da Tiro con un gruppo di notabili Giunti presso i Gètuli, gli esuli ottengono con uno stratagemma dal re Iarba la terra sufficiente per fondare una città Si innamora di Enea, approdato a Cartagine in seguito a un naufragio e lo sposa Quando Enea la abbandona, si suicida, dopo averlo maledetto le opere 2 menu


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