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EFFETTO GIROSCOPICO DELLA MOTOCICLETTA
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Agenda Direttiva 6/2006 Effetto giroscopico La Matrice Scheda di guida
Contributi Video dalla Spagna
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DIRETTIVA 2006/126/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
6. CAPACITA’ E COMPORTMENTI OGGETTO DI PROVA PER LE CATEGORIE A1, A2 e A 6.1. Preparazione e controllo tecnico del veicolo ai fini della sicurezza stradale I candidati devono dimostrare di essere in grado di prepararsi ad una guida sicura, provvedendo a: indossare correttamente guanti, stivali, casco e abbigliamento protettivo di altro tipo; effettuare, a caso, un controllo della condizione di pneumatici, freni, sterzo, interruttore di emergenza (se presente), catena, livelli dell'olio, luci, catadiottri, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica.
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DIRETTIVA 2006/126/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
6.2. Manovre particolari, oggetto di prova ai fini della sicurezza stradale: mettere il motociclo sul cavalletto e toglierlo dal cavalletto senza l'aiuto del motore, camminando a fianco del veicolo; parcheggiare il motociclo sul cavalletto. Almeno due manovre da eseguire a velocità ridotta, fra cui uno slalom; ciò deve permettere di verificare l'utilizzo combinato di frizione e freno, l'equilibrio, la direzione dello sguardo e la posizione sul motociclo, nonché la posizione dei piedi sui poggiapiedi. Almeno due manovre da eseguire ad una velocità più elevata, di cui una in seconda o terza marcia, a una velocità di almeno 30 km/h, e una volta ad evitare un ostacolo a una velocità minima di 50 km/h; ciò deve permettere di verificare la posizione sul motociclo, la direzione dello sguardo, l'equilibrio, la tecnica di virata ed la tecnica di cambio delle marce; frenata: devono essere eseguite almeno due frenate di prova, compresa una frenata d'emergenza a una velocità minima di 50 km/h; ciò deve permettere di verificare il modo in cui vengono impiegati il freno anteriore e quello posteriore, la direzione dello sguardo e la posizione sul motociclo. Le manovre speciali di cui ai punti 6.2.3, e devono figurare fra quelle della prova pratica entro cinque anni dall'entrata in vigore della direttiva 2000/56/CE.
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DIRETTIVA 2006/126/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
6.3. Comportamento nel traffico I candidati devono eseguire le seguenti operazioni in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza e adottando le opportune precauzioni: partenza da fermo: da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico; uscendo da una strada secondaria; guida su strada rettilinea: comportamento nei confronti dei veicoli che provengono dalla direzione opposta, anche in caso di spazio limitato; guida in curva; incroci: affrontare e superare incroci e raccordi; cambiamento di direzione: svolta a destra ed a sinistra; cambiamento di corsia; ingresso/uscita dall'autostrada (o eventuali strade ad essa assimilabili): ingresso mediante corsia di accelerazione; uscita mediante corsia di decelerazione; sorpasso/superamento: sorpasso di altri veicoli (se possibile); superamento di ostacoli (ad esempio vetture posteggiate); essere oggetto di sorpasso da parte di altri veicoli (se del caso); elementi e caratteristiche stradali speciali (se del caso): rotonde; passaggi a livello; fermate di autobus/tram; attraversamenti pedonali; guida su lunghe salite/discese; rispetto delle necessarie precauzioni nello scendere dal veicolo.
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Effetto Giroscopico Cos’è l’effetto giroscopico Moto di rollio
Moto di imbardata Moto di sterzata Appendice
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Effetto Giroscopico Per meglio capire la definizione di effetto giroscopico facciamo un breve cenno al “Giroscopio” Esso è un dispositivo rotante che tende a mantenere il suo asse di rotazione orientato in una direzione fissa
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Effetto Giroscopico Il giroscopio è un semplice dispositivo costituito da una ruota che gira intorno al suo asse Il movimento di rotazione della ruota tende a mantenere l’asse parallelo a se stesso … … opponendo una notevole resistenza al tentativo di fargli cambiare direzione
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Effetto Giroscopico La stabilità del veicolo a due ruote è data proprio dall’effetto giroscopico Le ruote sono insomma come dei giroscopi che conservano il loro orientamento e che difficilmente si fanno condizionare da sollecitazioni esterne.
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Imbardata | Rollio | Sterzata
Effetto Giroscopico Nella dinamica della motocicletta si riscontrano diversi effetti giroscopici, relativi ai vari moti/azioni del conducente: Imbardata | Rollio | Sterzata
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Effetto Giroscopico Effetto giroscopico di imbardata:
effetto giroscopico generato dalla rotazione delle ruote, nel moto stazionario in curva Momento Giroscopico
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Effetto Giroscopico Mentre si percorre una curva l’asse delle ruote non mantiene il suo orientamento, in quanto viene girato parallelamente alla strada. In altre parole, visto in pianta esso punta sempre verso l’interno della curva e quindi, suo malgrado, si torce. Ciò avviene, perché, diversamente da un giroscopio libero, esso è vincolato dal contatto dei pneumatici sul terreno.
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Effetto Giroscopico Nella fattispecie, l’imbardata induce una reazione giroscopica che tende a raddrizzare il motociclo dalla sua posizione di piega in curva (freccia colore rosso di figura) Effetto torcente Momento Giroscopico
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Effetto Giroscopico L’inclinazione dell’asse delle ruote in curva genera per reazione giroscopica un momento caratteristico (freccia incurvata rossa) Forza centrifuga Forza Peso Forza Risultante Momento giroscopico
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Effetto Giroscopico È come se ci fosse una coppia di forze tendente a raddrizzare il motociclo in piega. Per controbilanciare questo effetto occorre che il motociclista pieghi un po’ di più di quanto non sarebbe necessario per le sole forza peso e forza centrifuga. Questo spiega perché l’asse della motocicletta è più inclinato in curva della risultante delle forze suddette.
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Effetto Giroscopico Effetto giroscopico di rollio:
effetto giroscopico generato dalla rotazione delle ruote, durante il moto di rollio del motociclo attorno all'asse che passa per le impronte dei due pneumatici
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Effetto Giroscopico Questo effetto giroscopico si verifica quando si inclina la moto Il moto di rotazione della ruota anteriore, assieme al moto di rollio verso destra, origina un momento giroscopico M, che agisce sull’avantreno Il momento giroscopico tende dunque a far ruotare lo sterzo verso destra, ovvero favorisce l’inserimento in curva del motociclo (l’aumento dell’angolo di sterzata provoca, infatti, una diminuzione del raggio di curvatura)
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Effetto Giroscopico Analogamente, quando il moto di rollio cambia di segno e il motociclo ritorna nella posizione verticale, il momento giroscopico tende a diminuire l’angolo di sterzata, favorendo quindi il passaggio dal moto in curva al moto in rettilineo Si può quindi affermare che questo effetto giroscopico e' stabilizzante, nel senso che tende a mantenere la moto in equilibrio esercitando una azione raddrizzante
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Effetto Giroscopico L’effetto giroscopico del moto delle ruote, durante la fase di rollio, genera un momento, che tende ad imbardare il veicolo Forza centrifuga Forza Peso Forza Risultante Rollio Momento Giroscopico
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Effetto Giroscopico Effetto giroscopico di sterzata: effetto giroscopico generato dalla rotazione della ruota anteriore, durante una sterzata
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Effetto Giroscopico Abbiamo appurato che se pieghiamo lateralmente la motocicletta la ruota anteriore sterza in seguito alla reazione dell’effetto giroscopico Ma che succede se siamo noi a sterzare leggermente? Evidentemente, anche in questo caso emerge un effetto giroscopico, dato che cerchiamo di modificare l’orientamento di un asse di rotazione
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Effetto Giroscopico Poiché però questa volta la sterzata è la causa e non l’effetto, la condizione che si prospetta al conducente è molto diversa Nella fattispecie, avviene che se si sterza verso destra la moto piega a sinistra Viceversa, se si sterza lievemente verso sinistra la motocicletta piega a destra
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Effetto Giroscopico Ciò è esattamente il contrario di quanto ci si aspetterebbe Pertanto, se si è in piega una spinta sul manubrio dalla parte interna della curva causa un’inclinazione ancora maggiore del motociclo, cioè si stringe maggiormente Viceversa, se si spinge dalla parte esterna della curva si provoca un raddrizzamento del veicolo
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Effetto Giroscopico Questo effetto caratteristico è tanto più pronunciato quanto più intensa è la velocità con cui il pilota ruota lievemente il manubrio della moto
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Effetto Giroscopico Infine una breve parentesi sulla piega di un motociclo In effetti, c’è una domanda latente a questo proposito: perché una motocicletta deve piegare lateralmente per affrontare una curva?
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Effetto Giroscopico Semplificando l’approccio, possiamo affermare che le ruote di una moto sono grossolanamente come due scodelle tronco-coniche collegate in centro, nella loro sezione più larga Quando il veicolo prosegue dritto è la parte mediana che rotola sul terreno
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Effetto Giroscopico Quando invece il veicolo s’inclina lateralmente è il bordo piatto di una delle due scodelle a rotolare Un cono che rotoli deve per forza coprire un tracciato curvilineo Ecco dunque per quale motivo la piega determina una contestuale incurvatura della traiettoria del mezzo
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Effetto Giroscopico Nel movimento della motocicletta che percorre una curva agiscono infatti varie forze In particolare, bisogna annoverare la forza peso applicata nel baricentro e diretta verso il basso e la forza d’inerzia del veicolo, cioè la forza centrifuga, pure applicata nel baricentro, ma orientata orizzontalmente verso l’esterno della curva
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Effetto Giroscopico Se ci limitiamo idealmente a questi due fattori primari possiamo dire che il motociclo è in equilibrio dinamico quando la combinazione di queste due forze che escono dal baricentro è diretta verso la linea che congiunge i due punti di contatto dei pneumatici con il fondo stradale Forza centrifuga Forza Peso Forza Risultante
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La Matrice 1 - IL CONDUCENTE 1.1 Da fermo 1.1.1 Responsabilità 1.1.2
Stato Psico-Fisico Buone condizioni Alcool & Droghe 1.1.3 Documenti Conducente Veicolo 1.2 In movimento 1.1.4 Abbigliamento Indumenti Casco 1.1.5 Comp. Incidente Danni a cose Danni a cose e persone
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La Matrice 2 - IL VEICOLO 2.1 Da fermo 2.1.1 Classificazione Veicoli
2.1.2 Dispositivi Equipaggiamento 2.1.3 Organi Principali Freni Pneumatici 2.1.4 Manutenzione Periodica 2.2 In movimento 2.2.1 Aderenza 2.2.2 Fisica & Guida 2.2.3 Trasporto persone e oggetti
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La Matrice 3 - LA STRADA 3.1 Da fermo 3.1.1 Norme Civiche 3.1.2
Definizioni Stradali 3.1.3 Lettura Strada: Segnaletica Verticale Luminosa Orizzontale Manuale 3.2 In movimento 3.2.1 Posizione dei veicoli su strada 3.2.2 Regolazione velocità Uomo/Veicolo/Ambiente Distanza di Sicurezza 3.2.3 Precedenze Destra & Sinistra A Destra Rotatorie 3.2.4 Sorpasso 3.2.5 Arresto, Fermata & Sosta
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La Matrice 4 - LA PRATICA 4.1 Conoscenza Veicolo 4.1.1
Descrizione Elementi 4.1.2 Postura & Equilibrio 4.1.3 Esercizi Base 4.2 Inserimento Strada 4.2.1 Tecnica dello Sguardo 4.2.2 Posizione sulla Carreggiata 4.2.3 Cambio di Direzione 4.2.4 Tipologie di Curva 4.2.5 Convivenza Altri Utenti 4.3 Norme Comportam. 4.3.1 Regolazione Velocità 4.3.2 Precedenza 4.3.3 Sorpasso 4.3.4 Inversione di Marcia
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La Matrice 5 - L'ESAME 5.1 Prova Interna 5.1.1 Percorso Slalom 5.1.2
Circuito Otto 5.1.3 Prova Frenata 5.2 Prova Esterna 5.2.1 Guida Assistita
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Lettura Strada (Segnal.)
La Matrice DA FERMO IN MOVIMENTO Responsabilità Abbigliamento CONDUCENTE Stato Psico-Fisico Comp. Incidente Documenti * Class. Veicoli Aderenza VEICOLO Disp. Equipaggiam. Fisica & Guida Organi Principali Tras. Persone e cose Manutenzioni Perio. Norme Civiche Posiz. Veicoli Definizioni Stradali Regolazione Velox STRADA Lettura Strada (Segnal.) Precedenze Sorpasso Fermata & Sosta
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Scheda di guida
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Scheda di guida
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Grazie a tutti
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