La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Codice a barre.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Codice a barre."— Transcript della presentazione:

1 Codice a barre

2 Storia L'idea dei codici a barre fu sviluppata da Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, all'epoca studenti di ingegneria dell'Università di Drexel. Il 7 ottobre 1948 l'idea nacque dopo aver ascoltato le esigenze di automatizzare le operazioni di cassa da parte del presidente di un'azienda del settore alimentare. Una delle prime idee era stata quella di utilizzare il Codice Morse stampato ed esteso in senso verticale, realizzando così barre strette e barre larghe. In seguito utilizzarono dei codici a barre ovali e brevettarono la loro invenzione. I primi tentativi di riconoscere i codici a barre con un fotomoltiplicatore originariamente utilizzato per la lettura ottica delle bande audio dei film non ebbero successo: l'eccessivo rumore dei dispositivi termoionici, il calore generato dalla lampada utilizzata per l'illuminazione e il peso risultante dall'insieme erano ostacoli insormontabili in quanto le lampade allo xeno, l'unica fonte luminosa all'epoca abbastanza intensa, avevano prezzi improponibili, specie quelle a flusso continuo. Il successivo sviluppo della tecnologia laser permise ai lettori di essere costruiti a prezzi più accessibili e lo sviluppo dei circuiti integrati permise la decodifica vera e propria dei codici. Silver morì nel 1963 a soli 38 anni, prima di vedere le numerose applicazioni pratiche del suo brevetto. Nel 1972, un grande magazzino di Cincinnati fece degli esperimenti con un lettore con l'aiuto della RCA, ma i codici a barre ovali si macchiavano facilmente o si producevano delle sbavature durante la stampa, per cui l'esperimento fu un insuccesso. Nel frattempo, Woodland sviluppò presso IBM i codici a barre lineari, che furono adottati il 3 aprile 1973 con il nome "UPC" (Universal Product Code). Il 26 giugno 1974 presso un supermarket a Troy, nell'Ohio, il primo prodotto (un pacchetto di gomme americane) veniva venduto utilizzando un lettore di codici a barre. Quel pacchetto di gomme si trova ora nello Smithsonian's National Museum of American History. Nel 1992, Woodland ha ricevuto dal presidente statunitense George H. W. Bush la medaglia nazionale per la tecnologia.

3 Codici a barre lineari Tabella ASCII
Tra i tipi più diffusi in Italia, senz'altro troviamo il codice EAN (European Article Number) che viene utilizzato nella grande distribuzione, seguito dal Farmacode o codice 32 adottato per l'identificazione dei farmaci e delle specialità vendibili al banco nelle farmacie. A seconda del tipo di codice adottato vi sono dei limiti nel ridimensionamento, nel numero e nel tipo caratteri rappresentabili. Ad esempio, il già citato codice EAN13 può rappresentare solo dodici caratteri numerici, il codice UCC/EAN-128, utilizzato nel settore medico, può rappresentare l'intero set di caratteri ASCII. ASCII (acronimo di American Standard Code for Information Interchange, Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni) è un codice per la codifica di caratteri. La standard ASCII è stato pubblicato dall'American National Standards Institute (ANSI) nel 1968. Tabella ASCII

4 Lettura dei Codici Tecnologia di collegamento
Oltre ai lettori collegati ad un personal computer o ad un registratore di cassa, troviamo dei lettori dotati di memoria e quindi in grado di immagazzinare un certo numero di letture prima che vi sia la necessità di scaricarle utilizzando un'unità base. Altri lettori sono dotati di un trasmettitore di piccola potenza per comunicare in tempo reale ad un'unità ricevente i dati che vengono letti. Tecnologia di lettura Per quanto riguarda i codici a barre lineare, la tecnologia prevalente e più affidabile impiega uno o più raggi laser, abbinato di solito ad una testina oscillante e in taluni casi ad un sistema di specchi, al fine di moltiplicare le probabilità che qualsiasi codice stampato su un oggetto venga letto al primo tentativo. Per i codici bidimensionali è necessario solo l’ uso di una fotografica.

5 EAN-13 # A B C 1 2 3 4 5 6 7 8 9 European Article Number è una famiglia di codici a barre soggetta alle specifiche della GS1 (una volta conosciuta come EAN International) (a cui aderiscono un centinaio di paesi). La famiglia di codici a barre EAN comprende EAN-13 e EAN-8 ed alcuni ADD-ON quali ad esempio EAN-2 o EAN-5 per la carta stampata. L'EAN 13, come suggerisce il nome, rappresenta un codice di 13 caratteri. Usa 3 tipi di codifiche: la codifica A, B e C. Dei 13 caratteri solo 12 sono rappresentati, poiché la prima cifra da sinistra identifica la sequenza di codifiche A o B dei successivi 6 caratteri. Sono presenti inoltre caratteri di start (101), stop (101) e controllo centrale (01010). 00-13  Canada  Stati Uniti Francia  Germania  Giappone  Regno Unito  Grecia  Italia

6 QR Code Un codice QR (in inglese QR Code, abbreviazione di Quick Response Code) è un codice a barre bidimensionale ,ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite uno uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti caratteri numerici o alfanumerici. Genericamente il formato matriciale è di 29x29 quadratini. Il nome "QR" è l'abbreviazione dell'inglese "Quick Response" ("risposta rapida”) .

7 Lettura del QR Code Dato che Denso Wave ha reso pubblico l'uso della tecnologia QR con licenza libera su Internet è possibile trovare programmi gratuiti sia per la lettura (decodifica) che per la scrittura dei codici QR. Dalla fine degli anni 2000 i programmi di lettura dei codici QR sono spesso già installati nei telefonini dai relativi produttori. In Giappone questa prassi è la norma. I codici QR possono contenere sia indirizzi internet, che testi, numeri di telefono, o sms. Sono leggibili da qualsiasi telefono cellulare e smartphone munito di un apposito programma di lettura (lettore di codici QR, o in inglese QR reader).

8 Esempio di calcolo del codice
ISSN L'ISSN viene utilizzato per la predisposizione dei codici a barre ma è anche un identificatore usato in tutti i database nei quali si renda necessario individuare in modo univoco le pubblicazioni in serie. Ad ogni posizione viene attribuita una ponderazione (da 8 a 2 in senso decrescente) e si fa la somma dei prodotti così ottenuti. Si conserva il resto della divisione euclidea di questo numero per 11. Si sottrae questo numero a 11 e si ottiene la chiave. Esempio: Per il numero ISSN (a 7 cifre) ISSN   qual è il codice di controllo? Esempio di calcolo del codice Codice ISSN 3 9 5 2 Ponderazione 8 7 6 4 Prodotto 21 54 25 Cioè in totale 114 in cui il resto della divisione euclidea per 11 è 4. Il codice di controllo è dunque = 7. L'ISSN completo è: ISSN   

9 Lavoro svolto da : Leonelli Fabio, Fedele Francesco, Troiano Davide


Scaricare ppt "Codice a barre."

Presentazioni simili


Annunci Google