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PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Liceo Scientifico Statale M.Malpighi

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Presentazione sul tema: "PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Liceo Scientifico Statale M.Malpighi"— Transcript della presentazione:

1 PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Liceo Scientifico Statale M.Malpighi
Gruppo di lavoro: Boros Francesco, Ciotti Martina, Di Marco Andrea, Pepe Giovanni.

2 È un’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, "ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca e all'innovazione tecnologica, nonché alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo economico sostenibile" (legge 221/2015).

3 NEL SETTORE DELLE NUOVE TECNOLOGIE L’ENEA SVOLGE ATTIVITÀ RELATIVE A: Tecnologie dei materiali: ricerca applicata per la realizzazione di nuovi materiali e di nuovi componenti a supporto di tecnologie energetiche in un’ottica di sviluppo economico sostenibile. Applicazioni delle radiazioni: L’ENEA svolge attività di ricerca, innovazione e trasferimento di tecnologie per l'applicazione delle radiazioni ionizzanti e non, lo sviluppo di acceleratori di particelle e di sistemi, microcomponenti e nanostrutture per optoelettronica e fotonica.

4 Sviluppo sostenibile ed innovazione del sistema agro-industriale: L’ENEA persegue obiettivi di innovazione del sistema produttivo agro-industriale nazionale per ottenere prodotti alimentari competitivi con processi più sostenibili e più efficienti in termini energetici, valorizza il prodotto agro-alimentare “made in Italy” operando lungo tutta la filiera, sviluppa azioni a sostegno della salute e della sicurezza dei consumatori. ICT: L’ENEA svolge attività di ricerca e sviluppo nei settori del calcolo ad alte prestazioni e distribuito, delle reti di trasmissione dati ad altissima prestazione, dell’integrazione di sistemi eterogenei quali grandi strumenti e laboratori scientifici, e per specifiche applicazioni rivolte al sistema produttivo e ai beni culturali.

5 L’ENEA è, inoltre, impegnata da oltre venti anni in attività volte alla conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Paese, utilizzando competenze avanzate, tecnologie sofisticate, strutture di prova complesse, capacità di elaborazione e interpretazione dei risultati. E questo è senza dubbio l’aspetto che nel nostro percorso di alternanza scuola lavoro ha attirato di più la nostra attenzione, e sul quale ci siamo soffermati maggiormente.

6 SCIENZE E TECNOLOGIE Si dividono in tecnologie di: FRUIZIONE: che sono usate per valorizzare l’opera d’arte. DIAGNOSTICA: che studiano le opere per comprenderne lo stato di conservazione per poter intervenire nel modo più appropriato.

7 SCANSIONE LASER Questa tecnica viene usata per studiare le opere d’arte in maniera remota e più accurata. L’indice di rifrazione n è il rapporto tra la propagazione nel mezzo e quella nel vuoto. Quando si manda della luce su una parete, quello che vedo dipende dall’energia e dalla lunghezza d’onda, quelle lunghe penetrano di più.

8 PRINCIPI DI OTTICA L’OCCHIO è una lente che ci permette di raccogliere dei gradi di luce e focalizzarli in un punto, con la pupilla, un buco che si allarga in base alle condizioni di luce presenti, la luce che passa nella lente va a finire nella retina, parete retrostante dell’occhio, che è molto complessa. LA LUCE passa attraverso delle cellule e finisce dove sono i sensori: dei colori, e quelli che vedono invece l’intensità. I CONI sono i sensori che vedono i colori, bastoncelli quelli che vedono solo il bianco e nero sono più sensibili dei coni. I coni sono di tre tipi quelli che vedono i blu, i verdi, rossi. (RGB) Mescolandoli ottengo tutti i colori possibili.

9 La luce dall’esterno per arrivare ai sensori e tornare al nervo ottico, questo perché se mettessi i sensori esposti alla luce, la luce raccolta è spuria. Le cellule fanno come da filtro. La mappatura dei FOTORICETTORI della retina sono diverse per ognuno di noi. L’angolo di incidenza è uguale l’angolo che esce.

10 Un concetto importante è : se io prendo una lente e focalizzo un fascio di luce individuo un angolo che si chiama apertura numerica del sistema ottico e si dimostra che più è grande, più è piccola la pallina in cui focalizzo la cosa. La risoluzione è tanto maggiore quanto ampio è l’angolo. Vi è quindi un limite fisico nel vedere, ci sono dei parametri. Se prendo un punto geometrico e l’immagine di questo punto da una lente perfetta non è un punto ma un piccolo cerchio (funzione di allargamento del punto, perche la luce è un’onda). Il laser arriva al limite fisico dell’ottica, la macchina fotografica no.

11 RGB-ITR RED GREEN BLUE Imaging Topologic Radar
È uno strumento radar ottico. Atto alla fruizione, monitoraggio e diagnostica dei beni culturali. Con una scansione laser si riproduce il modello 3d dell’opera, fondamentale per avere una memoria storica dell’opera. utilizza la tecnica attiva, non serve la luce esterna, le immagini non sono distorte ne influenzate dalle condizioni esterne, funziona da terra senza bisogno di impalcature, il campo di vista dello strumento è illimitato, la profondita di campo anche.

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13 PHOTOSCAN Usato per effettuare ricostruzioni fotogrammetriche tridimensionali a partire da immagini digitali. Si ottiene un modello 3d metricamente corretto in termini di: forma, dimensioni, posizione nello spazio. Campi di applicazione: applicazioni gis, patrimonio culturale, misura indiretta della geometria di strutture di forme e dimensioni complesse.

14 SCHERMATA PRINCIPALE PHOTOSCAN
WORKSPACE: pannello per la visualizzazione di tutti gli elementi che costituiscono il progetto. REFERENCE: pannello per la gestione della fase di ridimensionamento del modello 3d. COMANDI+TOOLBAR: comandi ed icone per visualizzare, gestire, modificare il modello tridimensionale creato MODEL: pannello per la visualizzazione del modello tridimensionale ricostruito

15 PHOTOS: pannello per la visualizzazione delle foto caricate
PHOTOS: pannello per la visualizzazione delle foto caricate. CONSOLE: pannello per la visualizzazione di informazioni aggiuntive e messaggi di errore. Ogni CHUNK costituisce un ambiente di lavoro all’interno del quale si svolge tutto il processo di ricostruzione di una struttura o di una parte di essa.

16 PASSI PRINCIPALI CREAZIONE SESSIONE DI LAVORO:
Work space; tasto destro; add chunk; CREAZIONE DELLE IMMAGINI DIGITALI: Chunk; tasto destro; add photos; ALLINEAMENTO DELLE FOTO: alla fine di questo processo si crea una linea sparsa di punti.

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18 CREAZIONE DELLA NUVOLA DENSA:
Chunk; tasto destro; process; build dense cloud;

19 MODELLO POLIGONALE ottenuto dall’unione della dense cloud.
costituito dalla mesh BUILD MESH

20 CREAZIONE DELLA TEXTURE sovrapponendo alla mesh i colori presi dalle foto
BUILD TEXTURE

21 SCALARE IL MODELLO POLIGONALE

22 Ringraziamo per la collaborazione: Ing. Marialuisa Mongelli Ing
Ringraziamo per la collaborazione: Ing. Marialuisa Mongelli Ing. Irene Bellagamba Dott. Antonio Perozziello Dott. Giorgio Fornetti Dott. Massimo Francucci


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