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DELLA SCUOLA DEL SABATO

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Presentazione sul tema: "DELLA SCUOLA DEL SABATO"— Transcript della presentazione:

1 DELLA SCUOLA DEL SABATO
LEZIONE 13 DELLA SCUOLA DEL SABATO IL VANGELO E LA CHIESA SABATO 23 SETTEMBRE 2017 3° TRIMESTRE 2017 1 1 1 1 1 1 1 1 1

2 Rialzare il caduto. Galati 6:1a.
Attento alla tentazione. Galati 6:1b. Aiutare a portare i pesi. Galati 6:2a. Compiere la legge di Cristo. Galati 6:2b. Portare il proprio peso. Galati 6:5. La raccolta e la semina. Galati 6:7-8. Fare il bene agli altri. Galati 6:9-10. Galati 6:1-10 contiene una serie di consigli pratici per la vita del credente nella sua relazione con gli altri credenti che condividono con lui la vita cristiana.

3 RIALZARE IL CADUTO “Fratelli, se qualcuno è sorpreso in qualche mancanza, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine…” (Galati 6:1a) Dal credente ci si aspetta che sia perfetto (Galati 5:16; Matteo 5:48), ma in alcuni momenti può essere sorpreso o sorprendersi a commettere qualche errore. Non si tratta di un peccato provocatorio o una ribellione deliberata, ma di un errore o un inciampo. Gesù come ci ha insegnato a recuperare il proprio fratello? Matteo 18:15-17. Dobbiamo “riparare” o “ricucire” l’errore del fratello in modo personale, con amore e delicatezza. Solo se il fratello non vuole riparare al suo errore si dovrebbe farlo conoscere a uno o due testimoni e, come ultima risorsa alla chiesa.

4 ATTENTO ALLA TENTAZIONE
“… Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu.” (Galati 6:1b) Paolo passa velocemente dal plurale al singolare. Vuole parlare specificamente alla persona che ha scoperto l’errore di suo fratello. Prima di censurare l’errore in un altro, devo esaminare me stesso. Avrei potuto commettere lo stesso errore? Come avrei voluto che mi trattassero, se fossi caduto? Gli esempi di Davide, Pietro o altri personaggi biblici, ci insegnano che nessuno, seppur molto spirituale, è libero di commettere un errore; poiché tutti abbiamo la stessa natura peccaminosa (1ª Corinzi 10:12)

5 AIUTARE A PORTARE I PESI
“Portate i pesi gli uni degli altri…” (Galati 6:2a) La parola “peso” usata qui, si riferisce a un peso che doveva essere portato per una lunga distanza. Per estensione, si usava per qualunque tipo di problema o difficoltà. Siamo incoraggiati ad aiutare gli altri a portare i loro pesi. Può essere una caduta morale o le sue conseguenze, una malattia fisica, una crisi familiare, etc. Dio non desidera che portiamo tutti i nostri pesi soli. Questo implica anche, che il nostro orgoglio non ci deve impedire che altri possano beneficiare aiutandoci a portare i nostri pesi. E’ opera della chiesa, e di ognuno dei suoi membri, preoccuparsi gli uni degli altri (1ª Corinzi 12:26).

6 COMPIERE LA LEGGE DI CRISTO
“… e così adempirete la legge di Cristo” (Galati 6:2b) Qual è la legge di Cristo? Gesù ci ha dato un comandamento: “come io ho amato voi, amatevi gli uni gli altri” (Giovanni 13:34). Egli unì il compimento della legge morale con l’amore. Amare Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo come noi stessi riassume tutti i comandamenti (Matteo 22:36-40) Portare i pesi degli altri, non significa solamente che stiamo seguendo le orme di Gesù, ma che stiamo compiendo la Legge.

7 PORTARE IL PROPRIO PESO
“Ciascuno infatti porterà il proprio fardello.” (Galati 6:5) In molte traduzioni, esiste un’apparente contraddizione tra il versetto 2 e il 5. In realtà, Paolo usa due parole distinte: baros (v. 2; carico, peso) e phortion (v. 5; carico, fardello). Il “fardello” del versetto 5 si riferisce al carico di una nave, lo zaino di un soldado o il bambino nel ventre della madre. Tutte queste cose sono cose che non possono essere messe da parte. Cioè nessuno può portarle per un altro. Ci sono pesi che nessuno può portare per noi, come il peso di una coscienza colpevole, o altri dalle quali dobbiamo dipendere esclusivamente dall’aiuto di Dio.

8 Seminarono per la loro carne Seminarono per lo Spirito
LA RACCOLTA E LA SEMINA “Non v'ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l'uomo semina, quello pure raccoglierà. Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna.” (Galati 6:7-8) Seminarono per la loro carne Anche se possiamo ignorare Dio, non possiamo eluderlo. Lui è un giusto Giudice che pagherà a ognuno secondo come ha seminato in questa vita. Chi vive per soddisfare i desideri della carne, la sua carne sarà distrutta. Chi vive per soddisfare i desideri di Dio, vivrà eternamente. La legge della semina e della raccolta si realizza anche in questa vita. Soffriamo o siamo beneficiati dalle conseguenze dei nostri atti. Dio non ci libera sempre dalle conseguenze, ma ci perdona sempre i nostri peccati e ci adotta come figli. Seminarono per lo Spirito

9 FARE DEL BENE AGLI ALTRI
“” Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo. Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede. (Galati 6:9-10) Paolo ci invita a fare il bene in ogni occasione che si presenta Al momento opportuno, se persistiamo, vedremo i risultati. Le nostre buone azioni sono dirette a due gruppi: A tutti Tutte le persone sono creature di Dio e Gesù morì per ognuna di esse. Pertanto, tutte sono degne di ricevere il nostro aiuto senza distinzione di razza, sesso, casta, posizione sociale… Questo gruppo deve essere considerato in modo speciale. Ogni membro di chiesa è nostro fratello e nostra sorella. I membri della nostra famiglia, quelli a cui dobbiamo prestare un’attenzione speciale. A quelli della famiglia della fede

10 “Soltanto quando sentirete di essere pronti a sacrificare il vostro amor proprio e addirittura la vostra vita per salvare un fratello dal male, avrete tolto la trave che è nel vostro occhio e sarete pronti ad aiutarlo. Soltanto allora potrete avvicinarlo e colpire il suo cuore. Nessuno ha mai abbandonato i propri errori spinto dalla censura e dai rimproveri. Al contrario molti si sono allontanati dal Cristo e hanno definitivamente chiuso il proprio cuore alla possibilità di riconoscere i propri errori. Uno spirito gentile, affettuoso e amabile può salvare colui che è nell’errore per aiutarlo ad abbandonare il peccato. Rivelando il Cristo nel proprio carattere eserciterete un influsso trasformatore su tutti coloro che verranno in contatto con voi. Lasciate che il Cristo si riveli ogni giorno tramite la vostra persona ed egli comunicherà la forza della sua Parola, che persuade con dolcezza ma con potenza, e può riprodurre la bellezza dell’amore di Dio nei cuori.” E.G.W. (Con Gesù sul monte delle beatitudini – pag. 97)


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