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PubblicatoVincenzo Arcuri Modificato 7 anni fa
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L’intestino tenue Cisario Alessia Desogus Davide Ferrante Luca
Roman Andreea
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L’apparato digerente L'apparato digerente è formato da un insieme di organi cavi che nel loro insieme presiedono all'introduzione degli alimenti, alla loro successiva digestione, all'assorbimento delle sostanze nutritive che contengono e all'eliminazione di quelle inutili o presenti in eccesso. Le principali funzioni dell'apparato digerente sono pertanto quattro: ingestione, digestione, assorbimento e defecazione.
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L’apparato digerente è un lungo tubo aperto alle due estremità: quella orale da cui inizia e quella anale con cui termina. Questo canale è costituito da una serie di organi cavi e dalle importantissime ghiandole annesse: inizia con la bocca e continua con la faringe, l'esofago, lo stomaco, l'intestino tenue, l'intestino crasso e termina con l‘ano; lungo suo percorso, inoltre, si accompagna alle ghiandole salivari, al fegato, alla cistifellea e al pancreas.
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I VARI ORGANI DELL’APPARATO
DIGERENTE LA BOCCA È Il punto di passaggio tra la cavità orale e la cavità faringea è detto istmo delle fauci. La bocca, completamente rivestita da mucosa, è delimitata anteriormente dalle labbra, lateralmente dalle guance, posteriormente dall'istmo delle fauci, in alto dalla volta palatina, in basso dal pavimento, costituito da un piano muscolare su cui appoggia la lingua.
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LA FARINGE È una cavità muscolare membranosa, a guisa di imbuto, posta nell'alto del collo dietro la bocca, e da questa separata mediante il velo palatino; è collegata con le fosse nasali, la laringe e l'esofago e consente il passaggio del bolo alimentare e dell'aria necessaria alla respirazione.
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L’ESOFAGO È il tratto di canale che collega la faringe allo stomaco
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LO STOMACO Riceve dall'esofago il cibo introdotto attraverso la bocca. Al suo interno hanno inizio i processi digestivi, resi possibili sia dalla presenza di enzimi digestivi sia dalla contrazione periodica dello stomaco stesso. Da qui il cibo passa poi nell'intestino, dove i processi digestivi potranno proseguire permettendo l'assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti ingeriti.
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L’INTESTINO CRASSO L'intestino crasso rappresenta la parte terminale del tubo digerente. Lungo circa due metri, si estende dalla valvola ileocecale all’ano. Anatomicamente viene suddiviso in sei tratti.
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L’intestino tenue (o piccolo intestino) è la parte iniziale del nostro intestino. È il più lungo tratto del canale alimentare ha un diametro di 3 centimetri e una lunghezza di circa 7 8 metri.
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Nell’intestino tenue si completa la scomposizione chimica di alimenti e avviene l’assorbimento di quasi tutte le sostanze. Questa fase finale della digestione si compie grazie a diverse sostanze chimiche prodotte dal fegato e dal pancreas e riversate nell’intestino attraverso due piccoli condotti.
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Funzione In generale l’intestino porta a termine la digestione iniziata nella bocca e proseguita nello stomaco. La funzione principale dell’intestino tenue è quella di completare la digestione tramite l’azione dei succhi enterici prodotti dalla secrezione di alcune ghiandole in esso presenti e di iniziare l’assorbimento dei principi nutrienti contenuti negli alimenti. Proprio per svolgere al meglio questa sua complessa funzione la superficie della mucosa che lo ricopre internamente viene considerevolmente ampliata dalla presenza dei villi intestinali e delle pliche circolari.
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L'intestino tenue inizia con la valvola pilorica, che lo separa dallo stomaco , e termina con la valvola ileo-cecale , che lo congiunge con il crasso .Può essere suddiviso in tre tratti, il primo chiamato duodeno, il secondo detto digiuno e la porzione terminale chiamata ileo.
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Duodeno Dopo lo stomaco, l'apparato digerente riprende la forma di tubo. Il duodeno si trova dietro il peritoneo, è disposto a C e forma un'ansa in cui si adagia la testa del pancreas. La sua mucosa di rivestimento mostra un carattere nuovo: è provvista di sottilissime sporgenze, dette villi intestinali. Importantissimi per l'assorbimento dei principi alimentari, i villi sono comuni a tutto l'intestino tenue. La parete consta di una mucosa, di una tonaca muscolare comprendente due strati, e di una tonaca sierosa solo sulla anteriore.
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Digiuno: Digiuno, o intestino medio, è la sezione centrale dell’intestino tenue . Il ph di questo tratto di intestino è tra 7 e 9, quindi o neutro o lievemente alcalino. I movimenti peristaltici in questo tratto di intestino, sono molto veloci. In questo tratto si svolgono tratti importanti di digestione ed il tratto che assorbe più nutrienti derivanti dall’alimentazione, grazie ai Villi intestinali. I villi intestinali del digiuno sono più lunghi che nel duodeno o nell’ileo. Il suo nome particolare è dovuto al fatto che è sempre “vuoto” nei cadaveri.
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Ileo: E’ il tratto finale dell’intestino tenue, separato dall’intestino cieco grazie alla valvola ileocecale. Questo tratto di intestino si occupa di assorbire i nutrienti non assorbiti dal digiuno, ma soprattutto assorbe la vitamina B12 e gli acidi della bile.
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l processi infiammatori dell'intestino tenue possono richiedere la cura chirurgica sia in caso di stenosi (tubercolosi, actinomicosi) com'è stato sopra descritto, sia in caso di perforazione e consecutiva peritonite. La perforazione avviene sempre attraverso l'approfondirsi di un processo ulceroso. I tumori si localizzano raramente nell'intestino tenue, e più raramente ancora la loro diagnosi è possibile precocemente. Se si tratta di forme benigne essi si svelano solo quando, per lo sviluppo raggiunto, si rendono evidenti attraverso le pareti addominali o provocano stenosi. I tumori maligni possono svelarsi anche prima per le conseguenze generali..
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La digestione La scomposizione dei cibi è un processo fisico-chimico che inizia dalla bocca e che continua nell’esofago e nello stomaco. L’assorbimento di sostanze nutritive a luogo soprattutto nell’intestino tenue, dove la scissione è agevolata dalla bile e dai succhi pancreatici. L’intestino crasso continua ad assorbire sostanze nutritive e inizia ad aggregare i prodotti di scarto. È un procedimento fisiologico che attraverso diversi eventi si ha la trasformazione dei cibi ingeriti in sostanze assorbibili. Due processi: uno meccanico e uno chimico, e attraverso diverse tappe dislocate lungo l'apparato digestivo. Attraverso i movimenti peristaltici si ha il loro trasporto lungo l'apparato.
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LA SCOMPOSIZIONE DELLE PROTEINE, DELL’AMIDO E DEI GRASSI
I VARI STATI DELLA DIGESTIONE Che cosa succede quando si mangia? L’apparato digerente funziona come una catena di montaggio alla rovescia: parte del cibo intero per via via scomporlo fino a ridurlo ai suoi più elementari componenti chimici. Infatti, il cibo ingerito viene scomposto dai succhi digestivi in semplici elementi facilmente assorbibili, che generano l’energia richiesta per mantenere la vita, sostituire le cellule che ormai hanno concluso il proprio ciclo vitale, far funzionare il corpo. Se consumiamo un pasto equilibrato, ingeriamo tutti gli elementi fondamentali di cui il corpo ha bisogno. LA SCOMPOSIZIONE DELLE PROTEINE, DELL’AMIDO E DEI GRASSI PROTEINA AMMINOACIDI MOLECOLA DI GRASSO GLICEROLO ACIDO GRASSO CATENA DI AMIDO MOLECOLA DI GLUCOSIO
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I villi intestinali Il rivestimento interno dell’intestino tenue presenta milioni di prolungamenti, i villi, ciascuno dei quali è percorso dai vasi chiliferi e da una rete di vasi sanguigni per il rifornimento di sostanze nutritive. I villi sono ricoperti di epitelio, uno strato di cellule in grado di assorbire le sostanze utili. A loro volta, le cellule epiteliali presentano numerose proiezioni, i microvilli. Villi e microvilli aumentano le superficie totale dell’intestino tenue per consentire il massimo assorbimento dei nutrienti.
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