La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

REALIZZATO DA CRAPANZANO MARGHERITA 3^B A.S. 2016/2017

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "REALIZZATO DA CRAPANZANO MARGHERITA 3^B A.S. 2016/2017"— Transcript della presentazione:

1 REALIZZATO DA CRAPANZANO MARGHERITA 3^B A.S. 2016/2017
ZENONE ( a.C.) REALIZZATO DA CRAPANZANO MARGHERITA 3^B A.S. 2016/2017

2 LA VITA Zenone nacque ad Elea intorno al 489 a.C.
Fu discepolo di Parmenide Alcune fonti affermano che si interessò di politica e lottò contro la tirannide Filostrato racconta che partecipò a una congiura contro il tiranno Nearco Plutarco invece, racconta che dopo aver tentato di uccidere il tiranno Demilo, per evitare di rivelare sotto tortura i nomi dei complici Zenone si mozzò la lingua con i denti e la sputò in faccia al tiranno Platone nel dialogo dedicato a Parmenide racconta di un quarantenne Zenone «ben fatto e gradevole a vedersi» che accompagna il suo maestro ad Atene Secondo Aristotele, Zenone è il fondatore della dialettica, la capacità cioè di prevalere nelle discussioni Nella sua filosofia Zenone prende le difese del pensiero del maestro Parmenide dagli attacchi degli avversari Morì nel 431 a.C.

3 ZENONE AFFERMA CHE : Esiste un essere assoluto;
L’essere assoluto non è quello testimoniatoci dai sensi, che ci fanno credere esista un essere molteplice e in perenne movimento; La conoscenza dell’essere può essere raggiunta attraverso il ragionamento; Per via logica l’uomo comprende che l’essere ha alcune caratteristiche necessarie, in particolare esso è unico e immobile. Dunque il pensiero di Zenone si scontrava con: Pitagora secondo cui la realtà, avendo una struttura dualistica basata sul numero, è caratterizzata dalla molteplicità; Eraclito secondo cui la realtà, essendo in perenne trasformazione a causa del divenire, è caratterizzata dal continuo movimento.

4 CONTRO LA MOLTEPLICITÀ O PLURALITÀ
Zenone afferma che se le cose fossero davvero molte il loro numero sarebbe nello stesso tempo finito ed infinito: Finito in quanto non possono essere di più o di meno di quanto sono; Infinito perché tra due cose inevitabilmente ce ne sarà sempre una terza e tra la terza e le altre due ce ne saranno altre ancora, e inevitabilmente si procederà così all’infinito. Inoltre, se ammettiamo che l’essere sia divisibile in un numero infinito di parti, allora dovremo concludere che esso sia: O una grandezza nulla come risultato della somma di un numero infinito di parti nulle; O una grandezza infinita come risultato della somma di un numero infinito di parti con una qualche grandezza.

5 I QUATTRO PARADOSSI DI ZENONE
1. IL PARADOSSO DELLO STADIO Un corpo non arriverà mai all’estremità di uno stadio partendo dall’estremità opposta .Questo paradosso è detto anche dicotomia o dell’inesistenza del movimento. Secondo Zenone dunque un corpo prima di raggiungere un traguardo, inevitabilmente prima il corpo dovrà raggiungere alla metà del percorso; e prima di giungere alla metà deve arrivare alla metà della metà, e così via all’infinito. Il corpo quindi non potrà mai completare il percorso stabilito perché non si muoverà dal punto di partenza. A G F E D C B A- punto di partenza B- punto che si vuole raggiungere C- prima di raggiungere B occorrerà arrivare alla metà del percorso D- ma prima si deve giungere alla metà del percorso bisognerà raggiungere la metà della metà E-F-G- prima ancora bisognerà arrivare alla metà della metà della metà e così all’infinito; di conseguenza si rimarrà fermi

6 2. IL PARADOSSO DI ACHILLE E LA TARTARUGA
Se in una gara di corsa si sfidassero una lenta tartaruga e il «piè veloce» Achille, e la tartaruga partisse con un passo di vantaggio, Achille non potrebbe mai raggiungerla. Quando Achille si trova in Ao la tartaruga è in To, ipotizziamo 10 metri più avanti. Achille corre per raggiungerla e arriva in A1. la tartaruga nel frattempo si è spostata in T1, avendo percorso la metà della distanza di Achille, ma restando sempre in vantaggio. Il procedimento dicotomico si ripete apparentemente fino all’infinito e sembra che Achille non possa mai raggiungere la tartaruga.

7 3. IL PARADOSSO DELLA FRECCIA
È impossibile che una freccia scagliata dall’arco raggiunga il bersaglio, poiché la freccia che appare in movimento è in realtà immobile. In ognuno degli istanti in cui è divisibile il tempo impiegato nel volo, la freccia occupa sempre quella determinata porzione di spazio che è uguale alla propria lunghezza. In ogni istante la freccia è pertanto ferma e la somma di molteplici istanti di immobilità non può dare come risultato un movimento: a freccia che si muove è in realtà sempre ferma.

8 4. IL PARADOSSO DELLE MASSE NELLO STADIO
In uno stadio un oggetto si muove a una certa velocità e simultaneamente al doppio di essa. Se da un punto fermo osserviamo la velocità di un oggetto che si muove ess avrà un determinato valore, mentre se la mettiamo in relazione a un oggetto che si muove alla sua stessa velocità ma in direzione opposta avrà un valore doppio. Dunque immaginiamo tre atleti in uno stadio (A-B-C). Uno è fermo (C), mentre A e B corrono in direzione opposta alla velocità di 10 km orari. La velocità degli atleti A e B risulterà di 10 km orari se paragonata a C, ma sarà di 20 km orari se paragonata tra di loro. Se ne conclude che lo stesso atleta si muove contemporaneamente a due velocità differenti, l’una il doppio dell’altra.


Scaricare ppt "REALIZZATO DA CRAPANZANO MARGHERITA 3^B A.S. 2016/2017"

Presentazioni simili


Annunci Google