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PubblicatoAmedeo Stella Modificato 7 anni fa
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Musica: Liturgia Melchita di S. Giovanni Crisostomo IV sec.
Anno C Cadice (Tarsis) Domenica 21 21 agosto 2016 Musica: Liturgia Melchita di S. Giovanni Crisostomo IV sec.
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UNIVERSALISMO L’universalismo è il tema centrale di oggi: «Tutti verranno», sia nel vangelo, che in Isaia. Per concretizzarlo, il profeta parla di paesi «molto lontani»: Tarsis (Cadice), Put (Líbia), Lud (Arabia Saudita), Mesec (il Caucaso), Ros (Ucraina), Túbal (Mar Negro) e Iavan (isole Ionie). Lo stesso il Salmo 116: «S’annuncia il vangelo a tutti i popoli». Le immagini sono di questi luoghi.
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Dio non ha mai nascosto il suo progetto di salvezza: radunare, cioè fare di una umanità dispersa un solo popolo in pace. Nella pagina di Isaia il centro dell’annuncio è segnato proprio dal verbo radunare: “Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue”. E quello che Dio ha fatto per gli Ebrei dopo l’esilio di Babilonia è segno di speranza per tutta l’umanità. Qual è “il segno” che Dio porrà in mezzo agli Israeliti? “il segno” è lo stesso Figlio dell’uomo, che è “ben più di Giona”, e “come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione” (Lc.11, 29-32).
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Is 66:18-21 Così dice il Signore: «Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti. Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore. Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti, dice il Signore». Mar Negro (Tubal)
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Salmo 116 popoli tutti, cantate la sua lode.
Mar Nero (Tubal) Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore. Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode.
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Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.
Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. Libia (Put)
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Continua la lettura della Lettera agli Ebrei
Continua la lettura della Lettera agli Ebrei. Dopo l’approfondimento del tema della fede, si prosegue con la presentazione della perseveranza cristiana, virtù indispensabile soprattutto nel momento della prova. L’immagine dominante è quella paterna e pedagogica, cara alla letteratura sapienziale (Prov.3, 11-12).
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Eb 12:5-7, Fratelli, avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui; perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio». È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. Arabia (Lud)
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nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Caucaso (Mesec) ALLELUIA Gv 14: 6 Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
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Il Vangelo di Luca si apre con un interrogativo posto a Gesù: “ Signore, sono pochi quelli che si salvano? “. Ma la questione era posta male e Gesù non vi risponde. Dio ti indica la porta stretta, ti chiama per nome, in mille modi ti invita ad entrare, adopera per spingerti alla salvezza – come dice un proverbio arabo – “la mano destra della gioia e, ancor più, la mano sinistra del dolore”. Ma ti lascia libero. La risposta all’Amore non può essere che una risposta libera, che impegna la tua vita.
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Lc 13: 22-30 In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». Isole Ionie (Iavan)
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Originale: Joan Ramirez (+)
Immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione inglese : Vivian Townsend Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Versione neerlandese : Ben Van Vossel Video: Esther Lozano Monache di S. Benedetto di Montserrat
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