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Pier Cesare Rivoltella UCSC

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Presentazione sul tema: "Pier Cesare Rivoltella UCSC"— Transcript della presentazione:

1 Pier Cesare Rivoltella UCSC
Lavorare con metodo Pier Cesare Rivoltella UCSC

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4 Metodo: significati 1. Procedimento sistematico volto a garantire il controllo di operazioni complesse (es. il “metodo cartesiano”, o il “metodo newtoniano”, …) Cosa significa lavorare con metodo nella scuola? 2. Specifica modalità attraverso cui un sapere organizza il proprio approccio alla conoscenza (es. il metodo matematico, filosofico, …) Qual è lo specifico del metodo? 3. Modalità di organizzazione del processo cognitivo (es. metodo induttivo, deduttivo, sperimentale, …) Come si costruisce/appropria/trasferisce la conoscenza nell’agire didattico?

5 Metodo: struttura È un sistema relazionale a tre soggetti:
la struttura conoscitiva/esperienziale di chi lo elabora e lo applica; la struttura della realtà che si tratta di conoscere, costruire, trasformare; l’insieme delle operazioni da mettere in atto a tale scopo Studiare le pratiche, i contesti, i modelli. Trasposizione e regolazione

6 Metodo: sistema Tecniche = procedimenti operativi
Strumenti = artefatti e materiali che possono funzionare da supporto, veicolo e ambiente per i processi organizzativi Metodologia: la riflessione (corpo di dottrina, sistema di teorie) sui metodi la strategia complessiva all’interno della quale metodi, tecniche e strumenti possono essere resi operativi Strategia e tattica? Approccio burocratico, tecnologico, filosofico?

7 L'organizzazione materiale
Spazio ridotto per i banchi Niente predella Cattedra laterale Il materiale intorno Libera circolazione

8 L'organizzazione tecnica
Piani di lavoro Lavoro cooperativo Lezione a posteriori Conferenze dei ragazzi Alternanza di tempo individuale e di classe

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12 Principio dell’apprendimento “impegnato”
Gli studenti accettano di lasciarsi coinvolgere in attività che richiedono un forte impegno (molti sforzi e molta pratica) se le loro identità reali si sentono in qualche modo chiamate in cause dalle loro identità virtuali (il piccolo chimico, il novello Cicerone) e se trovano il mondo virtuale (la chimica, il latino) in cui devono impegnarsi sufficientemente sfidante. Grazie e scuse Il rapporto tra EAS e FC: è una delle idee che stanno alla base degli EAS; più che l’idea dell’inversione, dello spostamento in domestico della lezione, è l’idea che l’insegnante serva di più nel momento dell’apprendimento Usare gli EAS in aula. Due idee. Gli EAS come organizzatori professionali: se li usi, rifletti; se rifletti, cambi! Vale per la progettazione, vale per la comunicazione e per la valutazione. Parli di meno, poi arriva Castoldi. Gli EAS come catalizzatori didattici. Portano la tua attenzione su alcuni principi dell’apprendimento che possiamo prendere a prestito da Gee.

13 Principio della pratica
Gli studenti accettano di fare molta pratica in contesti in cui la pratica non sia noiosa. Se si verifica questa condizione possono passare anche moltissimo tempo a cercare di svolgere un compito.

14 Principio del significato situato
I significati dei segni (parole, azioni, oggetti, artefatti, simboli, testi) sono sempre situati all’interno di esperienze incarnate. Non esistono significati generali o decontestualizzati. Significati di qualsiasi livello di generalità devono essere conquistati sempre dal basso attraverso esperienze incarnate.

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