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PubblicatoElvira Morandi Modificato 7 anni fa
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ELETTROCHIMICA Quando si introduce una sbarra di Zn in una soluzione contenente ioni Cu2+, la sbarra di Zn si consuma e si ricopre di Cu metallico secondo la reazione Cu2+(aq) + Zn(s) Zn2+(aq) + Cu(s) Con il tempo, si forma un precipitato scuro e la soluzione si decolora. La reazione redox è spontanea con liberazione di energia (G < 0).
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Nella reazione l’ossidante (Cu2+) acquista elettroni dal riducente (Zn) per interazione diretta fra i reagenti. Possiamo però pensare di far avvenire la reazione a distanza tramite una cella galvanica o pila ovvero un dispositivo capace di sfruttare reazioni di ossido-riduzione spontanee per trasformare energia chimica di legame in energia elettrica. pila Daniell elettrodo semicella anodo (-) = reazione di ossidazione catodo (+) = reazione di riduzione polo negativo, più ricco di elettroni polo positivo, più povero di elettroni
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La semicella anodica tende a caricarsi positivamente [Zn2+] > [SO42-], mentre quella catodica tende a caricarsi negativamente [Cu2+] < [SO42-]. In queste condizioni si creerebbe una differenza di potenziale (elettrico) tale da richiamare indietro gli elettroni per bilanciare il numero di cariche. Ponte salino mantenimento neutralità elettrica tra i due recipienti.
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Le cariche elettriche si muovono sotto l'azione di un campo elettrico tra punti a diverso potenziale elettrico (E). La differenza di potenziale elettrico tra due punti viene definita come il lavoro necessario per spostare l'unità di carica elettrica (q) da un punto all'altro. E = -WAB/q (in volt) La differenza di potenziale elettrico E (forza elettromotrice, f.e.m.) tra i due elettrodi è quindi una misura della capacità della pila di compiere lavoro (correlabile con il G della reazione) ed è quindi anche una misura della forza con cui gli elettroni che si liberano all'anodo durante l'ossidazione vengono spinti, lungo il circuito esterno, verso il catodo.
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La f.e.m. di una pila (tendenza della reazione ad avvenire) si può ottenere come differenza tra il potenziale di un elettrodo ed il potenziale dell'altro elettrodo: E = Ecatodo – Eanodo. Non è tuttavia possibile conoscere il contributo assoluto di ciascun elettrodo alla f.e.m. totale della pila. Infatti, in una semicella isolata nella quale la specie ossidata è in equilibrio con la specie ridotta non avviene nessuna reazione (E = 0). Solo collegando una semicella con un'altra semicella di riferimento è possibile verificare se essa cederà o acquisterà elettroni (tendenza a ridurre o ossidare) e si potrà effettivamente misurare il potenziale elettrico E della semicella.
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La semicella assunta come elettrodo di riferimento è costituita dalla coppia redox H+/H2 (concentrazioni standard pari a 1 atm e 1 M), nota come elettrodo standard ad idrogeno. A questa semicella è stato convenzionalmente assegnato potenziale zero a 25°C. 1 bar La f.e.m. di una pila costituita da una semicella qualsiasi (contenente una coppia redox) e dall’elettrodo standard a idrogeno dà direttamente il potenziale E della semicella (tendenza ossidante o riducente dei due componenti della coppia redox). bolle H2
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Zn | Zn2+ || H+ | H2 (Pt) f.e.m. = 0,76 V
anodo catodo Zn | Zn2+ || H+ | H2 (Pt) f.e.m. = 0,76 V Poiché l’elettrodo a idrogeno ha per convenzione potenziale zero (la tendenza di H+ a ridursi è zero), la f.e.m. è uguale al contributo della semicella di Zn (ossidazione dello Zn). (Pt) H2 | H+ || Cu2+ | Cu f.e.m. = 0,34 V Poiché l’elettrodo a idrogeno ha per convenzione potenziale zero (la tendenza di H+ a ossidarsi è zero), la f.e.m. è uguale al contributo della semicella di Cu (riduzione del Cu). H2 2H+ + 2e Cu2+ + 2e- 2H+
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La f. e. m. E per convenzione è sempre positiva
La f.e.m. E per convenzione è sempre positiva. Il potenziale standard di elettrodo (valore del potenziale di un elettrodo rispetto a quello standard di H), può essere invece positivo o negativo. Per convenzione si definisce potenziale standard di elettrodo (E0) positivo quello relativo alla semireazione di riduzione. Cu2+ + 2e- Cu Poiché nella pila (Pt)H2|H+||Cu2+|Cu il rame si riduce, E0 = +0,34 V. Zn Zn2+ + 2e- Poiché nella pila Zn|Zn2+||H+|H2(Pt) lo zinco si ossida, E0 = -0,76 V.
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Utilizzando come riferimento l’elettrodo a idrogeno si ricava una scala dei potenziali standard di riduzione E0 delle coppie redox, che permette di prevedere la polarità di una pila e di individuare la reazione redox spontanea (G0 < 0). Il potere riducente di una coppia redox è tanto più grande quanto più negativo è il suo E0 e viceversa. In condizioni standard gli H+ ossidano tutte le specie con E0 < 0, mentre tutte le specie con E0 > 0 ossidano H2. In una reazione redox si riduce la specie che ha il valore di E0 più alto.
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tendenza ad acquistare e- tendenza a cedere e-
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Si prendano le coppie redox Cl2/Cl- (E0 = +1,36 V) e I2/I- (E0 = +0,54 V)
Fra le due possibili reazioni Cl2 + 2I- 2Cl- + I2 Cl2 + 2I- 2Cl- + I Cl2 + 2e- I2 + 2Cl- 2I- + Cl I2 + 2e- solo la prima avviene spontaneamente: l’equilibrio Cl2 + 2I- 2Cl- + I2 è molto spostato a destra. Tanto maggiore è E0, tanto maggiore è la tendenza della reazione ad avvenire e tanto più è spostato verso destra l’equilibrio. Nella pila Daniell, la f.e.m. E0 è data da E0 = E0Cu – E0Zn = 0,34 – (-0,76) = +1,10 V
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Il potenziale di elettrodo dipende dalle concentrazioni delle specie chimiche che compaiono nella semireazione secondo l’equazione di Nernst RT [prodotti] nF [reagenti] R, costante universale dei gas T, temperatura assoluta n, numero di elettroni F, costante di Faraday (carica di una mole di elettroni = 9,65 · 104 C mol-1) E = E ln
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Il potenziale di elettrodo della coppia Cu2+(aq)/Cu(s) è scritto come
RT 2F [Cu2+] Quando la concentrazione delle specie in soluzione è 1 M e la pressione delle specie gassose è 1 bar, ln 1 = 0 e E = E0. Gli ioni in soluzione non sono isolati, ma interagiscono con il solvente in modo diverso a seconda del pH. I valori di E0 sono riferiti a pH = 0. concentrazione del solido (Cu) E = E ln <1>
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RT Keq = [Zn2+]/ [Cu2+] RT E0 = ln Keq
Nella pila Daniell, durante le reazioni all’elettrodo la [Cu2+] diminuisce, mentre la [Zn2+] aumenta. Per l’equazione di Nernst (eq. <1>), variano di conseguenza anche i potenziali di elettrodo. Es. Partendo dalle condizioni standard, quando [Cu2+] = 0,1 M si ha ECu = +0,31 V, [Zn2+] = 1,9 M e EZn = -0,75 V. La f.e.m. della pila è E = 0,31 – (-0,75) = 1,06 V (E0 = 1,10 V) Man mano che la pila eroga corrente il E diminuisce fino a zero. A questo punto la reazione Cu2+ + Zn Cu + Zn2+ è all’equilibrio in quanto non ha più alcuna tendenza a spostarsi in un senso o nell’altro, per cui RT Keq = [Zn2+]/ [Cu2+] nF RT E = E ln Keq E0 = ln Keq
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Poiché G0 = - RT ln Keq e E0 = (RT/nF) ln Keq ne segue che
G0 = -nF E0 La relazione permette di calcolare la variazione di energia libera in condizioni standard (e quindi la spontaneità o meno di una reazione redox) conoscendo la differenza di potenziale elettrico.
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ELETTROLISI K+ Cl- Compiendo un lavoro elettrico (applicazione di una differenza di potenziale > della f.e.m. della pila) si può far procedere una reazione redox in senso opposto a quello spontaneo. All’anodo avvengono sempre reazioni di ossidazione, mentre al catodo reazioni di riduzione. La polarità è invece invertita rispetto alla pila.
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Con l’elettrolisi si possono ottenere ad es
Con l’elettrolisi si possono ottenere ad es. metalli alcalini allo stato elementare in quanto non esistono agenti riducenti tanto forti da ridurre i cationi alcalini. La massa di sostanza prodotta in corrispondenza di un elettrodo durante l'elettrolisi è direttamente proporzionale alla quantità di carica trasferita a quell'elettrodo (legge di Faraday, m = kq). La quantità di materia che si libera agli elettrodi è cioè proporzionale al numero di elettroni scambiati. Poiché ogni elettrone porta con sé la medesima quantità di carica (1,6·10-19C) risulta che la massa liberata agli elettrodi è proporzionale alla quantità di carica elettrica transitata.
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