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Celebrazione Comunitaria:

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Presentazione sul tema: "Celebrazione Comunitaria:"— Transcript della presentazione:

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2 Celebrazione Comunitaria:
Chi è il mio Prossimo? I Samaritani della Misericordia Del Terzo Millennio

3 Icona Biblica: Il Buon Samaritano (Lc. 10, 29-37)
Commento: L’icona evangelica del Buon Samaritano ha segnato in questi ultimi anni il cammino di molte Caritas e congregazioni religiose e missionarie che, con intuizione profetica hanno colto con coraggio una nuova sfida evangelica di carità e solidarietà condividendo la sorte di tante donne immigrate in cerca di lavoro; di molte altre ferite sulle nostre strade e schiavizzate dai nostri sistemi di vita. In questi ultimi anni migliaia di donne e minori si sono imbattute nei “briganti” che le “spogliarono” della loro dignità e identità, lasciandole “mezze morte”. Le nostre Caritas e comunità religiose, “attente ai segni dei tempi” sono diventate le nuove “locande” dove tante donne hanno recuperato il senso della vita, la gioia di vivere e di essere “donna”.

4 Canto: Avevo Fame «Avevo fame e tu mi hai dato pane».
Quando, Signore, se non ti ho visto mai? «Avevo freddo e tu mi hai rivestito». Eppur, Signore, io non ti ho visto mai. La tua speranza nel cuore di chi soffre con il mio dono riaccendere potrò. 2 L'uomo malato, il povero indifeso, il carcerato, chi è senza libertà, sono tua voce e sono tua presenza: Ora comprendo che vivi in mezzo a noi.

5 Alcune Riflessioni Lettrice: “Un dottore della legge, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. Tutte: Signore, la parabola del Buon Samaritano è più che mai attuale nel nostro contesto; donaci la saggezza di capire chi è il nostro “prossimo”, oggi, in questo nostro contesto sociale;

6 Lettrice: Gesù riprese: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico”

7 La strada, ci parla di cammino verso una meta da raggiungere; ci parla di attenzione e di ascolto, d’incontro e di condivisione, di amicizia e solidarietà, ma ci presenta pure situazioni di disagio, di pericolo, di paura, di rifiuto, di solitudine e di abbandono; Lettrice: Gesù riprese: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico Tutte: Signore, ti ringraziamo per gli incontri della strada; aiutaci a farci compagne di viaggio di chi è emarginato per condividere gli stessi rischi e lo stesso disagio;

8 Lettrice: “…e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono…”

9 I briganti, sono i trafficanti e gli sfruttatori che con l’inganno e la violenza fisica e psicologica, tengono schiave sulla strada migliaia di donne e minori straniere, inesperte, sole e vulnerabili, per fare del loro corpo una fonte di guadagno; ma lo sono pure i “consumatori” che derubano le vittime della loro identità, dignità, giovinezza e femminilità, per fare del loro corpo un oggetto di possesso e di piacere; Tutte: Signore, ti chiediamo perdono per quanti distruggono la dignità e sacralità della vita di tanti esseri umani per interessi personali usando, abusando e comperando anche la stessa povertà;

10 Lettrice: “... lasciandolo mezzo morto”.
La vittima, è la donna o la minorenne indifesa, che sulle strade delle nostre città e campagne subisce lo sfruttamento sessuale vivendo l’esperienza e l’umiliazione della violenza, delle percosse, del rischio di incidenti, malattie, gravidanze indesiderate e sovente, anche la morte;

11 Tutte: Signore, accetta la sofferenza di queste nostre giovani sorelle, insieme alla fatica di guarire le profonde ferite che si portano dentro e ricostruire la loro vita per un futuro migliore.

12 Lettrice: “Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre”.

13 Il Sacerdote ed il Levita, rispecchiano l’atteggiamento di tante persone “benpensanti”, cristiani e religiosi compresi, che “vedono e passano oltre”, per non affrontare una realtà scomoda ed inquietante; si preferisce il silenzio e l’indifferenza - che è già complicità -, oppure il disprezzo e la condanna; si finge di non vedere per non assumersi responsabilità e combattere in radice questo peccato sociale; si auspica la riapertura delle “case chiuse” per eliminare la prostituzione di strada che offende la nostra sensibilità, ma non ci si muove a pietà per le ingiustizie subite da quanti sono derubati dei loro fondamentali diritti umani;

14 Tutte: Signore, perdona l’ipocrisia e la mancanza di coraggio di tanti responsabili di governo e di chiesa che non intervengono e non denunciano con forza l’ingiustizia perpetrata verso le persone più deboli ed indifese;

15 Lettrice: “Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino…”;

16 Il buon Samaritano, è uno “straniero”, che vede la “persona”, si avvicina al malcapitato e si ferma; si china con “compassione” sulle sue ferite e le medica per lenirne il dolore; non fa domande, non giudica, non si chiede chi debba intervenire, ma si prende cura di lui, lo porta in un luogo sicuro e lo affida a chi potrà seguirlo fino alla completa guarigione;

17 Tutte: Signore, ti ringraziamo per il servizio delicato e coraggioso di tante religiose e di tanti operatori e volontari delle Caritas che giorno e notte si chinano sulle vittime, con competenza e compassione per offrire il dono di una amicizia vera e gratuita che costruisce e ricrea, genera fiducia e speranza.

18 Lettrice: “…caricatolo sopra il suo giumento, lo portò ad una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno”.

19 La locanda, offre un rifugio sicuro al pellegrino sventurato; le nostre comunità di accoglienza sono diventate le nuove “locande” dove sono accolte con amore e gratuità donne, ferite e distrutte dall’esperienza della strada, ma desiderose di iniziare un percorso di recupero e di guarigione;

20 Tutte: Signore, rendi le nostre comunità luoghi di incontro e di ascolto, dove le nostre ospiti sono accolte e amate, sorrette nei loro sforzi, capite nelle loro difficoltà, aiutate a ritrovare la gioia di vivere e di ricominciare da capo, perché solo l’amore gratuito e disinteressato trasforma e ricrea.

21 Lettrice: Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?”. Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va e anche tu fa’ lo stesso.”

22 Preghiera: Signore, Ti ringraziamo per il dono di questa Icona Biblica che, sebbene scomoda ed esigente, ci apre a nuovi orizzonti e ci fa scoprire la ricchezza ed attualità dei nostri carismi a servizio di una umanità bisognosa di amore, di giustizia, di solidarietà e consolazione. Donaci il coraggio di lasciarci evangelizzare dagli ultimi. Facci scoprire la gioia e la bellezza della nostra identità vera di donne missionarie per intraprendere vie nuove di evangelizzazione attraverso la testimonianza e la fantasia della carità che si fa dono gratuito e riflesso della tua compassione, misericordia e predilezione per chi, sebbene considerati gli scarti della società, sono proprio loro che ci “precederanno nel regno dei cieli”. Amen!

23 Conclusione: Le parole del S
Conclusione: Le parole del S. Padre, Giovanni Paolo II pronunciate il 12 Maggio 2001 sono per noi di stimolo e di augurio: “Carissimi fratelli e sorelle, andiamo avanti con speranza! Un nuovo millennio si apre davanti alla Chiesa come oceano vasto in cui avventurarsi, contando sull’aiuto di Cristo. All’inizio di questo secolo si faccia più spedito il passo di chi è chiamato a chinarsi per curare l’uomo ferito e sofferente, come il buon Samaritano”.

24 Anno Santo della Misericordia 2016 Apriamo la porta del nostro cuore e delle nostre comunità per essere anche noi i nuovi samaritani del terzo millennio

25 Preghiera Conclusiva Di Papa Francesco
O Maria, Madre di Misericordia, la dolcezza del tuo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come te, o Maria, ha conosciuto la profondità del Mistero di Dio fatto Uomo. Rivolgiamo a te la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non ti stanchi mai di rivolgere a noi i tuoi occhi misericordiosi per renderci degni di contemplare il volto della misericordia, che è il tuo Figlio Gesù. AMEN!

26 Anche noi con Maria cantiamo il MAGNIFICAT:
Rit. Magnificat anima mea Dominum 1. Lascia che ti dica la mia gioia. Dio grande d'Israele. Lascia che ti lodino i miei occhi. La tua luce brilla in me. Voglio ringraziarti, voglio dirti che ti amo: lascia che ti lodi, o Dio. Rit. 2. Ero solo fragile fanciulla, e tu, o Dio, guardi me. Ora più felice d'ogni donna la tua vita cresce in me. Io darò il colore ai capelli dei mio Dio lascia che ti guardi, o Dio. Rit. 3. Hai spezzato l'arco dei potenti, Dio forte d'Israele. Hai confuso i sogni dei sapienti, ed il ricco non lo vuoi. L'umile ed il povero sollevi dalla polvere: lascia che ti canti, o Dio. Rit. 4. Ti ricordi della tua alleanza con Abramo, Dio fedele. Liberi il tuo popolo dal pianto, poni fine al suo dolore. Dura per i secoli la tua misericordia: lascia che ti esalti, o Dio. Rit.

27 “Va, e anche tu fa lo stesso”


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