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Il benessere a scuola del bambino con patologie croniche

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Presentazione sul tema: "Il benessere a scuola del bambino con patologie croniche"— Transcript della presentazione:

1 Il benessere a scuola del bambino con patologie croniche
Docente distaccata UST di Alessandria Marina FERRANDO

2 GLI INSEGNANTI SI TROVANO SPESSO A FRONTEGGIARE PROBLEMI DI SALUTE DEI PROPRI STUDENTI
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3 Non esiste per il personale docente alcun obbligo di somministrare a scuola farmaci agli alunni
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4 La responsabilità dell’organizzazione e della gestione circa le modalità della somministrazione dei farmaci, in orario scolastico, ricade sul Dirigente Scolastico 4

5 La scuola deve organizzarsi con un piano di emergenza: - semplice - chiaro - attuabile SCOPO garantire agli alunni, nei modi e nei tempi di volta in volta più adeguati, l’idonea assistenza. (DM 388/03) 5

6 Il Dirigente Scolastico ha l’obbligo di individuare, attraverso un iter procedurale, quali debbano essere gli specifici interventi tali da permettere la somministrazione di farmaci di cui possono bisognare gli alunni che versino in particolari casi di gravità. 6

7 La sentenza n. 1028 del 22 giugno 2011 del Tar Sardegna
7

8 Ha condannato l’Amministrazione scolastica e il dirigente, proprio perché è stato individuato “…un comportamento negligente… “ dovuto a “ …mancata applicazione delle direttive ministeriali in materia… “ 8

9 Non esiste la possibilità di non svolgere tale compito, in ambito scolastico, perché sarebbe in contrasto con la normativa vigente in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 9

10 Il datore di lavoro, tra le misure di tutela e obblighi, ha l’obbligo di “informazione e formazione adeguate per i lavoratori”. ART. 15 D.Lgs. n.81 del 2008 (Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro) 10

11 e ancora … i “lavoratori incaricati (…) di primo soccorso e comunque, di gestione dell’emergenza devono ricevere un’adeguata e specifica formazione ed un aggiornamento periodico. 11

12 Le Linee Guida del 2005 hanno affermato che “potranno, altresì, essere promossi, nell’ambito della programmazione delle attività di formazione degli Uffici Scolastici regionali, specifici moduli formativi per il personale docente ed ATA”. 12

13 GLI INSEGNANTI HANNO LA NECESSITA’ DI SAPERE CHE COSA FARE
GLI INSEGNANTI HANNO LA NECESSITA’ DI SAPERE CHE COSA FARE? COME COMPORTARSI? 13

14 SAPERE COME FRONTEGGIARE
Patologie che durante l’orario scolastico richiedono Somministrazione di farmaci Interventi di carattere sanitario 14

15 Le richieste più comuni con parere favorevole
FARMACO PATOLOGIA Andrenalina Ventolin (spray nasale) Micropam (valium rettale) Emergenza – allergia Emergenza – asma Emergenza – crisi convulsiva 15

16 Le richieste di farmaci quotidiani (parere favorevole)
PATOLOGIA FARMACO Quotidiano – diabete Quotidiano – Sindrome iperattività Quotidiano (es fibrosi cistica) Quotidiano – Reflusso gastroesofageo Insulina (iniettiva) Ritalin (orale) Enzimi pancreatici (orali) Antifreflusso (orali) 16

17 Le richieste più comuni con parere negativo
Farmaco Patologia Motivo TACHIPIRINA Febbre del bambino con precedenti convulsioni febbrili L’abbassamento della febbre con la tachipirina non riduce le possibilità di convulsioni ANTIBIOTICI VARIE Non necessaria somministrazione in orario scolastico Difficoltà di corretto dosaggio Possibilità di rifiuto del bambino OMEOPATICI NON “SALVAVITA” 17

18 E se si somministra il farmaco e succede qualcosa???
Opportuno che il Dirigente Scolastico nella richiesta da parte della famiglia di autorizzazione alla somministrazione del farmaco firmi anche 18

19 Che eventuali reazioni che insorgessero a seguito della somministrazione, essendo state osservate tutte le cautele indicate dalla prescrizione medica, non potranno essere attribuite a chi si è fatto carico della stessa e sollevo detto personale da ogni responsabilità civile e penale derivante dalla somministrazione. 19

20 I bambini che devono fare uso di farmaci rientrano tra i BES di FASCIA III
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21 Il consiglio di classe è autonomo nello stabilire se adottare o non adottare un Piano Didattico Personalizzato per studenti con bisogni educativi speciali appartenenti alla terza area 21

22 Tempi di consegna: i PDP BES III area possono essere adottati in qualunque momento dell’anno scolastico, anche temporaneamente.

23 Ogni docente del Cdc / Team docenti è corresponsabile del PDP
Ogni docente del Cdc / Team docenti è corresponsabile del PDP. Il PDP deve essere il risultato di una progettualità condivisa a livello di consiglio di classe. 23

24 Il PDP è firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato
dai docenti del C.d.C dalla famiglia 24

25 La sottoscrizione del PdP mette in evidenza la corresponsabilità nel percorso educativo:
Il Dirigente in qualità di garante dell’applicazione della normativa; I Docenti (CdC) quali responsabili delle strategie didattiche e dei criteri di valutazione degli apprendimenti; La famiglia come corresponsabile della stesura e applicazione del PDP.

26 L’elaborazione di un PDP deve avvenire dopo un’attenta analisi della situazione dell’alunno
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27 In questa fase vanno accertati: - gli effettivi livelli di riuscita - le difficoltà e i punti di forza - se l’ambiente scolastico costituisce una barriera o facilita l’attività di apprendimento e di partecipazione sociale.

28 Il PDP può/deve essere modificato ogni qualvolta sia segnalato un cambiamento nei bisogni o difficoltà dell’alunno deve essere utilizzato fino a quando le difficoltà e i bisogni dello studente non siano risolti 28

29 Il PDP da compilare è quello per alunni di fascia III
Ha carattere transitorio da rivedere ogni anno

30 Nel caso in cui la famiglia non partecipi alla stesura del PDP e/o non lo firmi i docenti devono indicare le motivazioni nel verbale di presentazione

31 LA COMPILAZIONE DEL PDP per alunni III fascia
Sezione A: vengono inseriti i dati anagrafici e tutte le informazioni essenziali dell’allievo/a

32 Cognome e nome allievo/a: Luogo di nascita: __________________________Data____/ ____/ _______ Lingua madre: _________________________________________________ Eventuale bilinguismo: ___________________________________________ INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE DA PARTE DI: SERVIZIO SANITARIO -

33 Specialista/i specialisti di riferimento
Sintesi diagnostica Specialista/i specialisti di riferimento Eventuali raccordi fra specialisti e insegnanti Insegnante referente…. Numeri di telefono 33

34 LA COMPILAZIONE DEL PDP per alunni III fascia
Sezione B – Parte II: descrizione delle abilità e dei comportamenti dell’allievo/a. Contiene griglia osservativa per rilevare l’esistenza dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. 34

35 SEZIONE C Osservazione In particolare: La motivazione.
Nell’ambito delle ripercussioni psicologiche (autostima) vi è il dato di fatto che tali allievi soffrono di problemi emotivi. I docenti devono valutare gli atteggiamenti e i comportamenti che gli allievi hanno a scuola 35

36 Quali strumenti sono utilizzati dell’allievo/a nell’attività di studio
Come l’allievo viene seguito nell’ambiente scolastico e le strategie che adotta Quali strumenti sono utilizzati dell’allievo/a nell’attività di studio Le attività scolastiche individualizzate che vengono programmate Strategie di personalizzazione - individualizzazione 36

37 CON L’APPOSIZIONE DELLE FIRME
VIENE CONCORDATO IL PATTO EDUCATIVO TRA FAMIGLIA E STUDENTE 37

38 VIENE FIRMATO UN CONTRATTO E COME TALE LE PARTI SI IMPEGNANO A RISPETTARLO E REALIZZARLO

39 OBIETTIVO Garantire il diritto allo studio degli alunni con bisogni di salute in orario scolastico/formativo 39

40 È importante dare a tutti la reale possibilità di studiare e sviluppare appieno le proprie capacità
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41 La scuola deve superare gli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza delle persone
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42 La scuola deve sempre mettere gli alunni nelle condizioni di apprendere, trovando per ognuno di loro l'appropriata strategia didattica ed educative. 42

43 SI RINGRAZIA DELLA VOSTRA ATTENZIONE


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