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Nuoce gravemente alla salute

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Presentazione sul tema: "Nuoce gravemente alla salute"— Transcript della presentazione:

1 Nuoce gravemente alla salute
La poltrona…. Nuoce gravemente alla salute

2 Il decalogo dell’attività fisica
Diventa “dottore di te stesso” per la tua salute e il tuo benessere psico-fisico. No alla sedentarietà perché “la poltrona uccide”. Attività fisica = Superfarmaco per le patologie Killer Come per le medicine, rispetta la prescrizione. Cambia il tuo stile di vita Le motivazioni per il cambiamento “Quale” esercizio fisico “Quanto” esercizio fisico: la “dose” “Come” eseguire gli esercizi fisici Controllo dell’attività e dei risultati

3 Conseguenze della sedentarietà e immobilizzazione
WHO Action Plan for the Global Strategy for the prevention and control of Noncommunicable Deseases Noncommunicable diseases (NCDs)—mainly cardiovascular diseases, cancers, chronic respiratory diseases and diabetes — are the world’s biggest killers. More than 36 million people die annually from NCDs (63% of global deaths), including more than 14 million people who die too young between the ages of 30 and 70.

4 Conseguenze della sedentarietà e immobilizzazione
WHO Action Plan for the Global Strategy for the prevention and control of Noncommunicable Deseases (29) Most of these premature deaths from NCDs are largely preventable by enabling health systems to respond more effectively and equitably to the health-care needs of people with NCDs, and influencing public policies in sectors outside health that tackle shared risk factors namely tobacco use, unhealthy diet, physical inactivity, and the harmful use of alcohol.

5 Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia
Aumento del ricorso alla degenza ospedaliera per malattie cronico-degenerative Morti per malattie infettive e croniche - Fonte: elaborazione su dati ISTAT

6 Aumento del numero di anziani ..non autosufficienti
Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia Aumento del numero di anziani ..non autosufficienti Fonte: elaborazione su dati ISTAT

7 Aumento del numero di anziani ..ultracentenari
Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia Aumento del numero di anziani ..ultracentenari Fonte: elaborazione su dati ISTAT

8 Aumento del numero di anziani ..non autosufficienti
Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia Aumento del numero di anziani ..non autosufficienti Fonte: elaborazione su dati ISTAT

9 Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia
Aumento della morbilità conseguente all’aumento dei fattori di rischio e conseguenti condizioni di invalidità Fonte: elaborazione su dati ISTAT

10 Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia
Aumento della morbilità conseguente all’aumento dei fattori di rischio e conseguenti al sovrappeso Fonte: elaborazione su dati ISTAT

11 Influenza delle azioni di prevenzione efficaci (legge Sirchia 2003)
Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia Influenza delle azioni di prevenzione efficaci (legge Sirchia 2003) Fonte: elaborazione su dati ISTAT

12 Aumento del ricorso alla degenza ospedaliera per acuti
Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia Aumento del ricorso alla degenza ospedaliera per acuti Fonte SDO

13 Aumento del ricorso alla degenza ospedaliera per acuti
Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia Aumento del ricorso alla degenza ospedaliera per acuti Fonte SDO

14 LTC: cosa è Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia
LTC = Long Term Care E’ l’acronimo di riferimento per tutti gli interventi socio sanitari di lungo periodo e comprende: Interventi sanitari Indennità di accompagnamento Interventi socio assistenziali locali

15 Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia
Riduzione della capacità di spesa del sistema Italia per le LTC (Long Term Care) Fonte: Tendenze di medio periodo della spesa Socio-Sanitaria del Ministero dell’economia e Finanza – Rapporto n

16 Andamento della spesa Sanitaria
Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia Andamento della spesa Sanitaria Fonte: Tendenze di medio periodo della spesa Socio-Sanitaria del Ministero dell’economia e Finanza – Rapporto n

17 Conseguenze della sedentarietà e immobilizzazione
Demineralizzazione ossea > attività osteoclasti < attività osteoblasti Volume osseo ridotto del 40% in sei mesi Rischi Fratture

18 Conseguenze della sedentarietà
Irrigidimento legamenti articolari Ipotrofia Muscolare Sarcopenia Limitazioni funzionali Dolori articolari Risultato

19 La Sarcopenia Riduzione della massa muscolare CONSEGUENZE
Instabilità posturale Alterazioni della termoregolazione (aumento mortalità in estate o in inverni estremi) Peggiore trofismo osseo (manca lo stimolo della contrazione) Riduzione della produzione basale di energia

20 Conseguenze della sedentarietà
Alterazione cartilagine Artrosi Risultato Affezione di tipo degenerativo in cui le alterazioni di base sono a carico della cartilagine articolare anche se il processo morboso colpisce anche osso, caspula, legamenti e membrana sinoviale

21 Conseguenze della sedentarietà e immobilizzazione
La sindrome metabolica Situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare che comprende una serie di fattori di rischio e di sintomi: Diabete Ipertensione Dislipidemia Trigliceridi Colesterolo Obesità

22 La sindrome metabolica: criteri di identificazione
Conseguenze della sedentarietà e immobilizzazione La sindrome metabolica: criteri di identificazione Presenza di almeno 2 dei seguenti: Glicemia > 110 mg/dl Ipertensione >140/90 Trigliceridi > 150 mg/dl Colesterolo HDL (buono) Uomini < 40 mg/dl Donne < 50 m/dl E Circonferenza vita Uomini > 102 cm Donne > 88 cm

23 Il metabolismo del glucosio

24 IL GLICOGENO

25 = + Sedentarietà e consumo calorico Consumo energetico (Calorie) =
Consumo per le attività metaboliche + Consumo energetico per il movimento = +

26 Sedentarietà e consumo calorico
Consumo per le attività metaboliche dipende da: Peso (P) Altezza (A) Età (E) Può essere calcolato con le formule: Uomo: Q= (13.397*P) + (4.799*A) - (5.677*E) Donna: Q= (9.247*P) + (3.098*A) - (4.330*E) 

27 Sedentarietà e consumo calorico

28 Sedentarietà e consumo calorico

29 Sedentarietà e consumo calorico
Fattore correttivo per attività fisica Esempio Donna Età=60 Peso=60 Kg Q.b = 1.250 Livello di esercizio Fatt. Q tot Poco o nessun esercizio 1,20 1.500 Esercizio leggero (1-3 gg/Sett.) 1,35 1.687 Esercizio moderato (3-5 gg/Sett.) 1,55 1.937 Esercizio pesante (6-7 gg/Sett.) 1,75 2.187 Esercizio molto pesante (2 volte al giorno) 1,90 2.375

30 Sedentarietà e consumo calorico
Pasto quotidiano – Cal Colazione Pranzo Spaghetti al pomodoro Bistecca ai ferri Insalata o verdure Frutta Vino (1 bicchiere) Cena Pesce Insalata o verdure Frutta Vino (1 bicchiere)

31 Apparato Respiratorio
Conseguenze della sedentarietà e immobilizzazione Apparato Respiratorio Atelettasie (collassamento bronchi e alveoli) Infezioni (da stasi delle secrezioni) Tromboembolie polmonari (TEP)

32 Conseguenze della sedentarietà e immobilizzazione
Le più recenti iniziative dell’OMS per promuovere il cambiamento dello stile di vita e l’attività fisica La carta di Toronto per l’attività fisica (dicembre 2010) Con traduzione ufficiale in 18 lingue (fra cui l’italiano) “L’attività fisica promuove il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale.

33 Conseguenze della sedentarietà e immobilizzazione
Le più recenti iniziative dell’OMS per promuovere il cambiamento dello stile di vita e l’attività fisica WHO Action Plan for the Global Strategy for the prevention and control of Noncommunicable Deseases (NCD) “Lavorare in partnership per prevenire e controllare le 4 patologie non trasmissibili: patologie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie respiratorie, e i quattro comuni fattori di rischio: tabacco, inattività fisica, diete scorrette e abuso di alcool

34 Dal Piano sanitario Nazionale 2011-2013:
E in Italia? Dal Piano sanitario Nazionale : sensibilizzazione …aumento delle conoscenze Il CCM: Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie: promozione dell’attività fisica come intervento terapeutico Piano Nazionale della Prevenzione Programma “Guadagnare salute”: comunicazione Piano Socio Sanitario Regionale Lombardia : informazione, sensibilizzazione e comunicazione Piani Regionali della prevenzione: Incremento della pratica sportiva e dell’attività motoria

35 Niente E in Italia? Parole … Tante Azioni Concrete? Politiche
Piani operativi Strutture Risorse Finanziarie Risorse Umane Competenze specifiche

36 Conseguenze della sedentarietà per il Sistema Italia

37 Per concludere WHO Action Plan for the Global Strategy for the prevention and control of Noncommunicable Deseases More than 36 million people die annually from NCDs More than 14 million people who die too young between the ages of 30 and 70. Principali cause tabacco, inattività fisica, diete scorrette e abuso di alcool Domanda: Perché si fa poco o nulla di quanto raccomandato?

38 Carta di Toronto per l’attività fisica
Politiche Nazionali Piano di azione dettagliato: responsabilità, tempi, finanziamenti; Diverse strategie per incidere sui fattori individuali, sociali, culturali e ambientali per informare, motivare e aiutare individui e comunità ad essere attivi, in modo sicuro e divertente; Linee guida per l’attività fisica e la salute basate sulle evidenze scientifiche

39 Carta di Toronto per l’attività fisica
Iniziative concrete di sostegno Obiettivi specifici di incremento dei livelli di attività fisica Politiche di pianificazione urbana ed extra urbana che sostengano il muoversi a piedi, l’uso della bicicletta, il trasporto pubblico, lo sport ed il tempo libero Politiche fiscali (sussidi, incentivi e sgravi) di supporto allo svolgimento dell’attività fisica Politiche per il luogo di lavoro che sostengano le infrastrutture e i programmi di attività fisica Politiche dell’istruzione a sostegno della qualità delle lezioni di educazione fisica curriculare Politiche per lo sport, per il tempo libero e sistemi di finanziamento che diano priorità all’aumento della partecipazione da parte di tutta la comunità Campagne di comunicazione attraverso i media e campagne di marketing sociale

40 Carta di Toronto per l’attività fisica
Servizi e Finanziamenti per l’attività fisica Nell’ambito dell’istruzione: attività sportive non competitive, coinvolgimento di tutti, aspetto ludico. Nell’ambito dei trasporti e della pianificazione della mobilità Nell’ambito della pianificazione urbanistica e del territorio Nei luoghi di lavoro Nello sport, nei parchi e nel tempo libero Nella sanità: Ruolo prioritario e risorse congrue per l’attività fisica nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute; Controlli sistematici del livello di attività fisica dei pazienti/assistiti, Controlli sistematici da parte di operatori sanitari ed esperti di scienze motorie per la valutazione di eventuali controindicazioni

41 Carta di Toronto per l’attività fisica
Sviluppare partnership Gruppi di lavoro intersettoriali attivati all’interno dell’amministrazione pubblica a tutti i livelli rilevanti per realizzare i piani di azione; Iniziative di comunità che coinvolgano diversi settori dell’amministrazione pubblica e le organizzazioni profit e non-profit Alleanze tra organizzazioni profit e non-profit costituite per sostenere “la causa” della promozione dell’attività fisica presso l’amministrazione pubblica Consulte nazionali, regionali o locali, con gli enti e le organizzazioni chiave dei diversi settori e con i portatori d’interesse pubblici e privati, per promuovere programmi e politiche; Collaborazioni con gruppi di popolazione che rappresentano minoranze, immigrati e gruppi socialmente svantaggiati.

42 E in Italia? Dal Piano sanitario Nazionale 2011-2013:
Rilanciare la prevenzione (2 pagine in tutto su 40) promuovere la prevenzione delle malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, attraverso la sensibilizzazione della popolazione sui fattori di rischio …aumento delle conoscenze nella popolazione sui benefici legati ad una alimentazione sana e ad una regolare attività fisica; Il CCM: Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie: Sostegno alle regioni per l’importo di 12 Milioni di Euro per 26 aree progettuali fra cui la promozione dell’attività fisica come intervento terapeutico Piano Nazionale della Prevenzione : le malattie croniche non trasmissibili hanno in comune pochi fattori di rischio, in gran parte modificabili, in quanto legati a comportamenti individuali, anche se fortemente condizionati dal contesto economico, sociale ed ambientale in cui si vive e si lavora . Programma “Guadagnare salute”: un intervento “multicomponenti”, con attività di comunicazione e azioni per ridurre l’iniziazione al fumo, per aumentare il consumo di frutta e verdura, per ridurre l’abuso di alcol, ridurre il consumo di bevande e alimenti troppo calorici, facilitare lo svolgimento dell’attività.

43 E in Italia? Piani Regionali della prevenzione:
Piano Socio Sanitario Regionale Lombardia : quattro capitoli (di 40) sono in qualche modo correlati al problema della prevenzione, e cioè: Prevenzione e promozione del benessere: azione capillare di corretta informazione, sensibilizzazione e comunicazione Promuovere il benessere: programma di sensibilizzazione e formazione La prevenzione in ambito socio sanitario: uscire da una mentalità esclusivamente sanzionatoria, che contrappone controllore e controllato in una reciproca attribuzione di carenze, per far crescere tutto il sistema, nel quale ciascuno gioca il proprio ruolo ma per un obiettivo comune Responsabilità nelle scelte individuali; sensibilizzare la popolazione, le famiglie e la scuola circa l’incidenza dell’attività motoria e circa i corretti metodi di svolgimento della medesima sulla salute Piani Regionali della prevenzione: Fra le varie priorità viene indicato l’incremento della pratica sportiva e dell’attività motoria nella popolazione giovane-adulta


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