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Disturbi del ciclo sonno-veglia

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Presentazione sul tema: "Disturbi del ciclo sonno-veglia"— Transcript della presentazione:

1 Disturbi del ciclo sonno-veglia
Novità DSM-5 rispetto al DSM-IV

2 Disturbi del Sonno-Veglia
Gruppo di disturbi caratterizzati da alterazioni della qualità e della durata del sonno Si presentano spesso in comorbidità con altri disturbi mentali, come depressione o ansia Determinano significative alterazioni del funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo

3 Disturbi del Sonno-Veglia
Nel DSM-5, è stata eliminata la distinzione dei disturbi del sonno-veglia in base alla presenza concomitante di un altro disturbo mentale o di un’altra condizione medica concomitante Le forme di disturbi del sonno-veglia non altrimenti specificate sono state ridotte e inserite in nuove categorie diagnostiche

4 Disturbo da Insonnia Include le precedenti diagnosi di Insonnia primaria e secondaria Si caratterizza per la presenza di un periodo di almeno tre mesi con difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno, o con risvegli precoci, almeno 3 volte alla settimana Si associa ad un disagio clinicamente significativo Specificatori per il decorso del disturbo: episodico, i sintomi durano per almeno 1 mese, ma meno di 3 mesi cronico, i sintomi durano per almeno 3 mesi o più ricorrente, due (o più) episodi nel corso di 1 anno

5 Narcolessia Il paziente presenta attacchi di sonno o di sonnellini diurni ricorrenti, per un periodo di almeno 3 mesi e con una frequenza di almeno 3 volte alla settimana A questi episodi devono associarsi almeno uno dei seguenti: episodi di cataplessia (perdita bilaterale improvvisa del tono muscolare con conservato livello di coscienza) carenza di ipocretina alterazione alla polisonnografia con breve latenza del sonno REM Deve essere distinta da altre forme di disturbi caratterizzati da ipersonnolenza È possibile specificare il livello di gravità del disturbo in base alla frequenza degli episodi

6 Disturbo da ipersonnolenza
Si caratterizza per l’eccessiva sonnolenza, nonostante periodi di sonno continuativo di almeno 7 ore, a cui si associano periodi di sonno ricorrenti nel corso della giornata o difficoltà a restare svegli in seguito ad un risveglio improvviso I sintomi devono essere presenti per almeno 3 volte alla settimana in un arco temporale di almeno 3 mesi Tale condizione causa un disagio clinicamente significativo nel soggetto

7 Disturbi del sonno correlati alla respirazione
Nell’ambito di questa categoria diagnostica, la maggiore conoscenza sui meccanismi patogenetici alla base delle apnee ha permesso di distinguere: l’apnea/ipopnea ostruttiva del sonno l’apnea centrale del sonno l’ipoventilazione correlata al sonno Per formulare la diagnosi, il paziente deve sottoporsi ad un esame polisonnografico per identificare la causa alla base dell’apnea del sonno

8 Disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia
Categoria di disturbi caratterizzati dall’interruzione del sonno a causa di un’alterazione del sistema/ritmo circadiano È possibile utilizzare vari specificatori per descrivere il tipo di disturbo: tipo fase di sonno ritardata tipo fase di sonno anticipata tipo ritmo sonno-veglia irregolare tipo ritmo sonno-veglia diverso dalle 24 ore tipo lavoro con turni Tipo non specificato È stato introdotto uno specificatore relativo alla durata temporale del disturbo (episodico, persistente, ricorrente) Il disturbo da cambio di fusi orari (jet-lag) è stato eliminato

9 Parasonnie Disturbi caratterizzati da comportamenti anomali o da eventi fisiopatologici che si verificano durante specifici stadi del sonno o nei passaggi sonno-veglia, che includono: disturbi dell’arousal del sonno non-REM (episodi di risvegli incompleti dal sonno con episodi di sonnambulismo, terrori nel sonno, e successiva amnesia degli episodi) il disturbo da incubi (episodi di sogni prolungati che implicano minacce per la sopravvivenza, al cui risveglio il soggetto è vigile) il disturbo comportamentale del sonno REM (episodi di vocalizzazione o comportamenti motori complessi durante il sonno) la sindrome delle gambe senza riposo (bisogno di muovere gli arti inferiori, che peggiora di notte, deve essere presente per almeno 3 mesi, per 3 volte alla settimana)

10 Fonti Highlights of changes from DSM IV-TR to DSM5- American Psychiatric Association Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders –fifth edition - American Psychiatric Association


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