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LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

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Presentazione sul tema: "LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE"— Transcript della presentazione:

1 LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

2 L’INIZIO DELLA RIVOLUZIONE
Nella seconda metà dell'Ottocento l'Europa occidentale estese e consolidò la propria presenza nel mondo. Il suo prestigio si fondava sulla superiorità nel campo scientifico e tecnologico e sulla potenza industriale e capitalistica, rafforzato in seguito alla scoperta di nuove fonti di energia, come il petrolio e l'elettricità, all'utilizzo di nuovi sistemi di comunicazione e di trasporto, al dominio incontrastato del commercio mondiale. Intanto le grandi potenze europee portavano a termine le conquiste coloniali, soprattutto in Africa, spinte dal desiderio di procurarsi nuovi mercati di vendita per i prodotti nazionali e di accaparrarsi materie prime e risorse energetiche a basso costo. Dal 1870 in poi, si ebbe in Europa e negli Stati Uniti uno sviluppo tecnologico senza precedenti, che assicurò ai paesi Occidentali la supremazia tecnica in tutto il mondo

3 LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
I settori in cui si ebbero i maggiori risultati furono quello agricolo, quello manifatturiero e quello alimentare settore metallurgico, Novità investirono anche il campo elettrico, soprattutto in Italia, con la costruzione della centrale termoelettrica a carbone per opera di Galileo Ferraris. In Italia, mancando il carbone fossile e scarseggiando il carbone bianco si sfruttarono i corsi d'acqua per la produzione di energia elettrica. Così facendo non si andò incontro alle esose spese per l'importazione di carbone. Più lento fu invece lo sviluppo dell'apparato elettrico ancora in via di sperimentazione, che ebbe un deciso incremento solo dopo il 1870, quando si produssero i primi generatori  . Un'ulteriore spinta al processo di diffusione dell'elettricità fu l'invenzione della corrente alternata da parte di Nikola Tesla che permise il trasporto dell'energia elettrica su lunghe distanze al contrario della corrente continua che non poteva essere trasmessa per più di 3 km. I progressi in questo campo permisero la graduale diffusione della rete elettrica ad uso civile per l‘illuminazione (e successivamente l'utilizzo dei primi elettrodomestici), nelle case e nei luoghi di lavoro.

4 RIVOLUZIONE IN CAMPO MEDICO
Fu soprattutto nel periodo della seconda rivoluzione industriale, più che nella prima, che vennero fatte numerose e importantissime scoperte in campo medico e scientifico.  Numerose altre scoperte e invenzioni (come ad esempio lo stetoscopio) consentirono enormi progressi nel campo della chirurgia e in generale delle condizioni igienico- sanitarie negli ospedali e nella vita quotidiana delle famiglie. Un'altra decisiva scoperta nel settore medico-sanitario fu l'adozione dell‘anestesia a base di etere e cloroformio durante gli interventi chirurgici e l'applicazione dei raggi x per le diagnosi interne. Questo complesso di scoperte e invenzioni permise nel giro di pochi decenni di migliorare le condizioni igienico-sanitarie e alimentari di gran parte delle popolazioni dei paesi industrializzati, di abbattere l'alto tasso di mortalità infantile, e di innalzare notevolmente l'età media della popolazione e le aspettative di vita delle persone. Tale evoluzione, unitamente alla maggiore disponibilità di risorse, condusse nel giro di alcuni decenni ad un incremento esponenziale della popolazione, tanto che, fra la fine del XVIII secolo e il XX secolo la popolazione europea si è accresciuta di quasi quattro volte, la speranza di vita è passata da valori compresi tra i 25 e i 35 anni a valori che superano i 75 anni, il numero di figli per donna scesi da 5 a meno di 2 e natalità e mortalità scesi da valori compresi tra il 30 e il 40 per mille a valori prossimi al 10.

5 RIVOLUZIONI NEI TRASPORTI…
I trasporti nella seconda metà dell‘Ottocento divennero molto più sviluppati e complessi. Il sistema ferroviario, uscito dalla fase pionieristica, ebbe un accrescimento senza precedenti; in alcuni paesi le ferrovie ebbero un incremento del 900%: negli Stati Uniti si passò da  km di linee ferroviarie a più di  km. L'enorme sviluppo del trasporto ferroviario rivoluzionò in breve tempo i commerci e la possibilità di movimento delle popolazioni interessate, divenendo a sua volta un potente elemento di accelerazione e moltiplicazione dello sviluppo economico delle aree raggiunte dal servizio. Per quanto riguarda il sistema navale, grazie allo sviluppo della metallurgia e all'introduzione dell'elica, si poterono costruire i primi scafi in ferro e successivamente in acciaio, che permisero la costruzione dei robustissimi transatlantici. Piano piano, le navi a vela vennero soppiantate da quelle a vapore grazie anche all'avvento dei motori compound. In questo modo le economie dei vari stati nazionali cominciarono a divenire interdipendenti e sembrò realizzarsi il sogno degli illuministi che basandosi sulla espansione del mercato auspicavano il superamento delle barriere nazionali con la realizzazione del cosmopolitismo. La realtà si rivelò del tutto diversa: invece che al sorgere di un sentimento fraterno tra gli uomini si assisté al feroce scontro dei nazionalismi.

6 …E NELLE COMUNICAZIONI
Parallelamente ai trasporti, anche le comunicazioni si fecero più veloci e intense. La scoperta dell'elettromagnetismo con l'invenzione del telegrafo prima e del telefono poi, permisero le prime comunicazioni intercontinentali. Questo tipo di comunicazione ebbe un ruolo decisivo per il graduale sviluppo dell'interdipendenza tra i vari stati del pianeta. Attorno agli anni quaranta del XIX secolo si svilupperà rapidamente in tutto il mondo il telegrafo elettrico Morse, che per la prima volta nella storia permetterà la comunicazione istantanea a distanza, e che darà luogo a notevoli sviluppi, fra cui la creazione delle prime agenzie di stampa, che raccoglievano e distribuivano notizie in tempi molto più rapidi che in passato. Sarà soprattutto la successiva invenzione del telefono (1860) e la sua diffusione su larga scala che porteranno ad una vera rivoluzione nel campo delle comunicazioni, imprimendo in poco tempo uno sviluppo totalmente nuovo nelle interrelazioni sociali e commerciali tra gruppi e individui. Nei primi anni del Novecento, quindi, l'avvento della radio avvierà una nuova era nel campo della informazione che porterà notevoli conseguenze anche in campo sociale.

7 EFFETTI SOCIO-ECONOMICI
Gli aspetti più rilevanti della grande trasformazione si ebbero in Inghilterra, già protagonista della prima rivoluzione, dove masse di popolazione si spostarono nelle città. Nel 1871 in Inghilterra il 35% della popolazione lavorava nel settore agricolo, nel 1910 la manodopera agricola era scesa al 25%. Se la produzione agricola europea non subì un vistoso calo questo fu dovuto alla meccanizzazione dell'agricoltura che divenne "scientifica", anch'essa di tipo capitalistico ed industriale. Nell'allevamento si cominciò a selezionare il bestiame e dove possibile si sostituì alla cerealicoltura la coltivazione intensiva di frutta ed ortaggi. Alla fine del XIX secolo l'industria aveva quasi sostituito l'agricoltura, che fino ad allora era stata la principale risorsa economica di molte Nazioni. Milioni di persone si trovarono a vivere e lavorare in enormi centri industriali dove le condizioni di vita erano discutibili, la maggior parte degli stabilimenti era male aerata e male illuminata, il lavoro era spesso pericoloso, gli orari gravosi ed i salari molto scarsi. Peggio di tutti stavano le donne ed i bambini, costretti a lavorare in condizioni pressoché di schiavitù. Nei centri sorti intorno alle fabbriche la popolazione aumentò rapidamente favorendo l'immigrazione interna dei contadini dalle campagne, A tutto ciò, non corrispose un adeguato e razionale sviluppo urbanistico, le città sorsero in modo caotico, si costituirono nuove abitazioni ovunque vi fosse spazio, causando così l'aumento smisurato ed incontrollato dei fitti. Le città industriali vennero in pochi anni circondate da enormi periferie sub-urbane, tetre e malsane, specialmente nel periodo anteriore alle scoperte medico-scientifiche. La rapida diffusione di questi centri ne rese impossibile la pianificazione, l'igiene era pressoché sconosciuta e la sovrappopolazione favoriva sempre più la criminalità e le malattie. Solo negli ultimi decenni del XIX secolo le amministrazioni delle grandi città iniziarono a pianificare interventi di ristrutturazione urbanistica su larga scala, come ad esempio la grande trasformazione operata a Parigi durante il Secondo Impero, che prevedevano talvolta anche l'abbattimento di interi quartieri fra i più vecchi e fatiscenti, per far posto a zone ricostruite secondo schemi urbanistici più razionali.

8 FINANZA Anche il sistema finanziario, che era alla base dello sviluppo industriale, andò modificandosi: fabbriche e capitali si concentravano nelle mani di poche grandi società a danno delle aziende più piccole e più deboli dando così origine ai primi monopoli. Questa nuova forma di gestione della fabbrica comporta anche un mutamento nei rapporti tra il padrone e gli operai che ora si trovano a dover interloquire per le loro rivendicazioni con entità anonime spersonalizzate portatrici di responsabilità collettive, non più individuali e facilmente identificabili come prima, rappresentate dai consigli di amministrazione a loro volta espressioni della massa informe degli azionisti. I principi della libera concorrenza si alterano con la formazione di nuove forme di coalizione e concentrazione industriale e commerciale come quelle dei cartelli, associazioni di imprese che producono beni simili, che assegnano zone di smercio ai singoli imprenditori per contrastare la concorrenza sgradita. Organi di controllo assicurano il rispetto dei patti tra gli associati al cartello che si trasforma in pool. Forma più aggressiva per contrastare la concorrenza straniera fu quella del dumping, vendita a prezzi maggiorati di beni sul mercato interno per compensare i prezzi inferiori a quelli di costo praticati sui mercati esteri. Nasce un nazionalismo economico che degenera nel protezionismo, in una guerra di tariffe nella quale si segnalano dopo il 1879 i produttori tedeschi che daranno l'avvio a guerre doganali incubatrici della grande guerra del 


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