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Utilizzo del metodo SonReb su una struttura esistente:

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Presentazione sul tema: "Utilizzo del metodo SonReb su una struttura esistente:"— Transcript della presentazione:

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2 Utilizzo del metodo SonReb su una struttura esistente:
Stima della resistenza del cls: metodo combinato SonReb Utilizzo del metodo SonReb su una struttura esistente: Calibrazione di una funzione disponibile con alcune carote (da Giacchetti e altri). Eseguire le misure con metodo SonReb. Definire gruppi di elementi omogenei. All’interno di ogni gruppo omogeneo prelevare alcune carote. Calcolare per ogni gruppo omogeneo il “Coefficiente di influenza globale”:  = (Rc/Rs)m(n) I valori di Rs ottenuti negli altri punti con la funzione di correlazione disponibile verranno “calibrati” con .

3 Stima della resistenza del cls: metodo combinato SonReb
Stima della resistenza a compressione del cls delle travi in c.a.p. di un viadotto autostradale. Opera costituita da 11 campate x 6 travi = 66 travi. Si indagano 14 travi (21%), su 4 diverse campate, con metodo SonReb, sia nell’anima, sia nel bulbo inferiore = 28 punti di prova. Si prelevano 4 carote dall’anima di altrettante travi. Le indagini sono eseguite in prossimità della sezione di mezzeria.

4 In ogni punto di prova si è misurato:
Stima della resistenza del cls: metodo combinato SonReb In ogni punto di prova si è misurato: il valore locale dell’indice di rimbalzo “I”, come media di 10 battute (solo su un lato). il valore locale della velocità US “V”, come media di 5 misure (4 nei punti con carota), per trasparenza; (E’ fondamentale la preparazione della superficie mediante levigatura.)

5 Rs”G”= 7.546x10-11 V2.6 I1.4 (Giacchetti, Lacquaniti, 1980) [V in m/s]
Stima della resistenza del cls: metodo combinato SonReb Tabella riepilogativa: con 2 diverse funzioni di correlazione. Rs”G”= 7.546x10-11 V2.6 I1.4 (Giacchetti, Lacquaniti, 1980) [V in m/s] Rs”D”= 1.2x10-9 V2.446 I (Di Leo, Pascale, 1994) [V in m/s]

6 Tabella riepilogativa carote.
Stima della resistenza del cls: metodo combinato SonReb Tabella riepilogativa carote. N. 4 carote estratte dall’anima di 4 travi per la calibrazione della funzione di correlazione. Per ricavare la resistenza cubica in situ (essendo H/D1) si è utilizzata la relazione: R(cubo) = R(carota) [2.5/(1.5+D/H)] (British Concrete Society, per carotaggi perpendicolari al getto).

7 Utilizzo del “Coefficiente di influenza globale”.
Stima della resistenza del cls: metodo combinato SonReb Utilizzo del “Coefficiente di influenza globale”. Il coefficiente è stato calcolato per entrambe le funzioni di correlazione.

8 Indagini diagnostiche sulle pile di un viadotto
Metodi di indagine: Pacometro Sclerometro Pull-out, Windsor Carote Chimiche (carb e Cl) Scopi: Valutazione Rcls con pnd e carote Misura copriferro e carbonatazione Penetrazione cloruri Rilievo armatura e confronto con progetto

9 Indagini diagnostiche sulle pile di un viadotto
Carreggiate separate 22 pile (11 per carreggiata) Controlli su 9 pile Metodi di indagine: Pacometro Sclerometro Pull-out, Windsor Carote Chimiche (carb e Cl)

10 Indagini diagnostiche sulle pile di un viadotto
Riepilogo dei risultati: Carreggiata Elemento controllato Scler Kg/cmq Windsor Pull out Carote Copriferro minimo mm Carbonatazi one Prelievo cloruri Est Pila 1 zona 1 430 - 440 23 25  30 Pila 1 zona 2 570 390 (1) 398 20  25 1C-1D Pila 2 420 350 21 35  40 Pila 4 490 380 (3) 363 45 3A-3B-3C Pila 6 >70 30  40 5 Ovest Pila 1 17 20 460 (4) 333 48 10  25 4A-4B-4C Pila 3 35 (2A) 508 (2B) 447 2A-2B-2C Pila 5 320 370 38 Valor medio 410

11 CONTENUTO CLORURI (come Cl-mg/kg)
Indagini diagnostiche sulle pile di un viadotto Riepilogo dei risultati: concentrazione cloruri ELEMENTO CARBONA TAZIONE CONTENUTO CLORURI (come Cl-mg/kg) Valore di PRELIEVO STRUTTURALE mm a (mm 0–25) b (mm 25– 50) c (mm 50– 75) d (mm 75– 100) soglia p.p.m. 1 (settori carota 1) Pila 1 carreggiata est 2550 1241 500 2 (settori carota 2) Pila 4 carreggiata ovest 2819 1826 426 3 (settori carota 3) Pila 4 carreggiata est 1791 585 124 4 (settori carota 4) Pila 2 carreggiata ovest 2837 3369 2074 5 (frammenti) Pila 6 carreggiata est 2624

12 Indagini diagnostiche sulla soletta di impalcato
Scopi: Valutazione zona di “cucitura” Saggi con demolizione pavimentazione Valutazione Rcls con pnd e carote Misura copriferro e carbonatazione Penetrazione cloruri Rilievo armatura e confronto con progetto Metodi di indagine: Pacometro Sclerometro Pull-out Carote, US Chimiche (carb e Cl)

13 Indagini diagnostiche sulla soletta di impalcato
Metodi di indagine (nei saggi): Pacometro Sclerometro Pull-out Carote, US Chimiche (carb e Cl) Viadotto a carreggiate separate Impalcati ampliati per 3^ corsia 5 campate sempl. appoggiate Controlli su 4 campate

14 Indagini diagnostiche sulla soletta di impalcato
Riepilogo dei risultati: CAMPATA ELEMENTO CONTROLLATO SCLER Kg/cmq PULL OUT PISTOLA WINDSOR CAROTE R (cub) (n°)/Kg/cmq VELOCITA’ US (*) m/s COPRI- FERRO mm CARBONA- TAZIONE CLORURI p.p.m. 3 Saggio S1 380 300 (S1A) / 415 4264 44 / (S1B) / 426 4315 5 Saggio S2 530 450 0÷32 35.4 2 Saggio S3 360 350 S3 / 478 4347 53 1 Saggio S4 460 (S4A) / 729 4396 36 (S4B) / 762 4759

15 Indagini diagnostiche sulla soletta di impalcato
Valutazione delle caratteristiche delle barre di armatura: FeB44k: fy ≥ 430 N/mm2 ft ≥ 540 N/mm2 A ≥ 7.5%

16 MAPPATURA DI POTENZIALE DELLE SOLETTE DI IMPALCATO (UNI 9535-10174)
VALUTAZIONE DELLA PROBABILITA’ DI CORROSIONE ARMATURA SOLETTA “TARATURA” SU SOLETTA MISURA SU PAVIMENTAZIONE CON ELETTRODO A RUOTA (Cu/CuSO4)

17 MAPPATURA DI POTENZIALE DELLE SOLETTE DI IMPALCATO
DIAGRAMMA FREQUENZE RELATIVE SECONDO ASTM C876-91 MAPPATURA CON CURVE DI ISOPOTENZIALE ANALISI STATISTICA DELLE MISURE CLASSIFICAZIONE: valor medio E[Mv] % sup. con prob. Corr.

18 Mappature di potenziale
Confronto misure

19 Altra metodologia di controllo per le solette di impalcato
Tomografia radar 3D Radar a 8 antenne

20 Altra metodologia di controllo per le solette di impalcato
Tomografia radar 3D Radar a 8 antenne

21 Mappa degli spessori dell’asfalto - Campata 4
Area i cui spessori dell’asfalto sono > 15cm Milano Bologna -1cm Range Aree i cui spessori dell’asfalto sono < 15cm Spessore di rif 15cm Range +1cm

22 Mappa degli spessori del copriferro - Campata 4
Aree i cui spessori del copriferro sono >5cm Milano Bologna -0.3cm Aree i cui spessori del copriferro sono <5cm Range Spessore di rif del copriferro 5cm Range +0.3cm

23 Mappa degli spessori del copriferro - Campata 4
7.0cm 6.6cm Intervalli di spessori in cui è suddivisa la mappa del copriferro 6.2cm 5.8cm 5.4cm 5.0cm 4.6cm 4.2cm 3.8cm 3.4cm

24 Mappa di umidità - Campata 4
Mappa di attenuazione del segnale radar La presenza di umidità può generare elevata attenuazione del segnale radar Alta attenuazione Bassa attenuazione

25 Anomalie della soletta all’interfaccia tra pavimentazione e copriferro - Campata 4
Area di possibile distacco tra pavimentazione e soletta Estensione del distacco

26 Misura della Profondità di carbonatazione:
in funzione del tempo: Reazione chimica: Ca(OH)2 + CO2  CaCO3 + H2O ANDAMENTO TIPO: C = K¯t C = profondità di carbonatazione [mm] K = costante T = tempo [anni]

27 Misura della Profondità di carbonatazione in funzione del tempo
- gruppo di opere della stessa tratta autostradale misura sulle elevazioni (pile e spalle) ad altezza d’uomo su tutti i lati accessibili misure ripetute nel tempo

28 Misura della Profondità di carbonatazione in funzione del tempo
- gruppo di opere della stessa tratta autostradale misura sulle elevazioni (pile e spalle) ad altezza d’uomo su tutti i lati accessibili misure ripetute nel tempo

29 Profondità di carbonatazione (dati sperimentali)‏
ANDAMENTO TIPO: C = K¯t con: K 4.3 e “t” in anni. In questo caso circa 45 anni per carbonatare un copriferro di 3 cm.

30 Profondità di carbonatazione in funzione del tempo
e dell’indice sclerometrico del cls

31 Profondità di carbonatazione in funzione del tempo
e dell’indice sclerometrico del cls

32 Controlli strumentali sui ponti (e sulle costruzioni in generale).
- CULTURA DELLA SICUREZZA E DELLA PREVENZIONE (VOLONTA’): RUOLO DEL LEGISLATORE E DEL GESTORE - I CONTROLLI COME STRUMENTO PER IL D.L., IL C.S. ED IL GESTORE - CATALOGAZIONE, ARCHIVIAZIONE E RINTRACCIABILITA’ DI TUTTI I “DATI” RELATIVI AL SINGOLO MANUFATTO E ALL’INSIEME DI OPERE CUI APPARTIENE - ATTENTA PROGETTAZIONE DELLE PROVE (obiettivi), EVENTUALMENTE PREVEDENDO FASI SUCCESSIVE DI APPROFONDIMENTO, CON UTILIZZO OTTIMALE DEI RISULTATI DI TUTTE LE INDAGINI PREGRESSE - PERFETTA EFFICIENZA DELLA STRUMENTAZIONE DI CONTROLLO E VERIFICA DELLA SUA TARATURA - ESECUZIONE DEI CONTROLLI ED ELABORAZIONE DEI RISULTATI DA PARTE DI PERSONALE QUALIFICATO


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