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L’EUROPA DURANTE LA GUERRA DEI TRENT’ANNI
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Una crisi nel cuore dell’Impero
Agli inizi del XVII secolo la crisi si manifesta nel cuore dell’Impero dove le istituzioni politiche (Dieta, Collegio degli Elettori) non erano in grado di garantire l’unità di stati e territori ancora profondamente divisi sul piano religioso. L’unica confessione riconosciuta dalla pace di Augusta (1555) è quella luterana, mentre calvinisti e dissidenti, particolarmente forti in Boemia e in Moravia, sono privi di diritti.
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Organi politici dell’Impero
IMPERATORE CONSIGLIO PER LA GIUSTIZIA Elegge Consiglia Legifera CANCELLERIA IMPERIALE CAMERA PER LE FINANZE DIETA IMPERIALE GRANDI ELETTORI: (Colonia vesc., Treviri vesc., Magonza vesc; Boemia, Baviera, Palatinato, Sassonia, Brandeburgo) ARISTOCRAZIA: eccles.; 30 principi; 140 signori CITTA’ IMPERIALI: borgomastri CAMERA DI GIUSTIZIA IMPERIALE (Francoforte) 1 presidente, 12 nobili, 12 giuristi
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Quattro fasi di un’unica guerra, o quattro guerre successive?
I. La fase boemo-palatina ( ) 3 anni II. La fase danese ( ) 4 anni III. La fase svedese ( ) 7 anni IV. La fase francese ( ) 13 anni
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Praga: capitale imperiale
Il castello di Hradčany a Praga, sede del potere imperiale e luogo d’inizio del conflitto
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Rodolfo II d’Asburgo e la libertà di coscienza
1609: l’imperatore Rodolfo II d’Asburgo ( ),tollerante e imbevuto di cultura esoterica, emana la Lettera di Maestà con la quale concede la libertà di coscienza a tutti i sudditi boemi e la libertà di culto ai nobili e alle città della corona. Rodolfo d’Asburgo in un ritratto di Arcimboldo
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Le premesse del conflitto: il breve regno di Mattia d’Asburgo
1608 – Si costituisce a Nordlingen l’Unione evangelica 1609 – Si costituisce a Monaco la Lega cattolica Conflitto fra cattolici e protestanti in Westfalia per l’eredità di casa Mark 1612 – muore l’imperatore Rodolfo II d’Asburgo ( ); - gli succede il fratello minore Mattia ( ), re di Boemia, vecchio, malato e senza figli e cattolico intransigente. Immediatamente si pone il problema della successione imperiale. Mattia d’Asburgo imperatore
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Il candidato dei cattolici: Ferdinando d’Asburgo, arciduca di Stiria e re di Boemia e d’Ungheria
La Lega cattolica sostiene la candidatura al trono di Boemia del cugino di Mattia: Ferdinando d’Asburgo, Arciduca di Stiria 1617 – Ferdinando ottiene la corona di Boemia (a maggioranza protestante) 1618 – Ferdinando ottiene la corona di Ungheria e la designazione a successore dell’Imperatore Mattia
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Il candidato dei protestanti: Federico V di Palatinato: da uomo simbolo a grande sconfitto
Proclamato nel 1618 re di Boemia dall’Unione Evangelica, contro Ferdinando II, il calvinista Federico V di Palatinato diviene il simbolo della riscossa protestante. Alla morte di Mattia si parla di lui come possibile nuovo imperatore, ma la sconfitta militare porterà alla fine del suo regno.
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La defenestrazione di Praga (1618)
23 maggio Defenestrazione di Praga e rivolta antiasburgica della Boemia: i due delegati imperiali inviati da Mattia sono gettati da una finestra del castello di Praga: è l’inizio della rivolta che porta alla proclamazione di Federico V re di Boemia
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I. La fase boemo-palatina (1618-20) sconfitta del fronte protestante
Federico V del Palatinato è proclamato re di Boemia dall’Unione Evangelica; la rivolta si estende nell’Impero 1619 – muore l’Imperatore Mattia; gli succede Ferdinando II d’Asburgo con il voto degli elettori protestanti 1620 – Battaglia di Wissenberg (Montagna Bianca): sconfitta boema ad opera del generale cattolico Tilly, conte di Brabante. Repressione durissima contro boemi e protestanti; famiglie protestanti abbandonano la Boemia; spartizione del Palatinato e trasferimento della biblioteca di Heidelberg a Roma 1621 – scioglimento dell’Unione evangelica
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Le forze in campo: FRONTE PROTESTANTE FRONTE CATTOLICO
Federico V del Palatinato, re di Boemia (sconfitto) Cristiano IV di Danimarca Giacomo I d’Inghilterra Repubblica delle Province Unite Repubblica di Venezia FRONTE CATTOLICO Ferdinando di Stiria, Imperatore (vincitore) Massimiliano di Baviera Filippo III di Spagna
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II. La fase danese (1625-29) sconfitta danese e protestante
1622 – la Spagna – da Milano - occupa la Valtellina cacciandovi i protestanti (“sacro macello”) 1625 – Cristiano IV di Danimarca, protestante, attacca l’Impero 1626 – Cristiano IV è sconfitto dal generale Tilly presso Lütten; occupazione tedesca della Danimarca Il generale boemo Albrecht von Wallenstein, cattolico, comandante dell’armata imperiale, assedia il porto danese di Stralsunda sul Baltico (Pomerania) 1629 – Pace di Lubecca: la Danimarca esce dalla guerra “Editto di restituzione” (delle terre secolarizzate ai cattolici; i calvinisti perdono ogni diritto)
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I due grandi rivali: Cristiano IV di Danimarca e Albrecht von Wallenstein
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Wallenstein: un signore della guerra padrone d’Europa
Albrecht von Wallenstein, piccolo nobile boemo di famiglia protestante convertita, generale in capo dell’armata imperiale dal 1626 al 1634, percorre una carriera folgorante ottenendo per i suoi meriti militari il titolo di Duca di Friedland e di Maclemburgo. Vero e proprio padrone degli eserciti imperiali (possiede un esercito personale di uomini) e uomo fra i più ricchi d’Europa, si fa edificare a Praga un lussuoso palazzo e non nasconde le proprie ambizioni monarchiche. Dopo una serie di strepitose vittorie sarà assassinato da sicari dell’Imperatore per porre fine al suo inquietante potere.
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Le forze in campo: FRONTE ANTI-ASBURGICO Regno di Danimarca
Principi protestanti Province Unite Regno d’Inghilterra Regno di Francia Leghe Grigie Ducato di Savoia Repubblica di Venezia FRONTE IMPERIALE Impero e principi cattolici Regno di Spagna
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Impiccagioni Esecuzioni di massa durante la guerra in un quadro di Jacques Callot
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III. La fase svedese ( ) Apertura del fronte italiano: seconda guerra del Monferrato (franco-spagnola) 1631 – Gustavo Adolfo di Svezia, alleato della Francia, in guerra contro l’Impero Vittoria svedese a Breitenfeld (Lipsia) e avanzata in Renania 1632 – vittoria svedese a Lech; muore il gen. Tilly; il comando dell’esercito imperiale è affidato al generale Wallenstein. Vittoria svedese a Lützen (Lipsia); morte Gustavo Adolfo (gli succede Cristina) Prosegue l’avanzata svedese anche senza il re; guerra personale del Wallenstein 1634 – Wallenstein, troppo potente e compromesso, è fatto assassinare dall’Imperatore Sconfitta svedese a Nördlingen (Gallas) 1635 – Pace di Praga: I principi protestanti si sottomettono, ma viene sospeso l’editto di restituzione.
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Le forze in campo: FRONTE ANTI-ASBURGICO Regno di Svezia
Principi protestanti Province Unite Regno d’Inghilterra Regno di Francia Ducato di Savoia Repubblica di Venezia FRONTE IMPERIALE Impero e principi cattolici Regno di Spagna
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IV. La fase francese (1635-48) sconfitta imperiale
1635 – la Francia dichiara guerra alla Spagna 1636 – l’Impero attacca la Francia 1637 – Ferdinando III Imperatore Trattative di pace in due sedi: Münster: francesi, spagnoli, tedeschi Osnabrück: svedesi, tedeschi 1640 – crisi in Spagna: perdita del Portogallo e rivolta in Catalogna 1642 – sconfitta imperiale a Breitenfeld 1643 – vittoria dell’armata francese (guidata dal principe di Condé) contro gli spagnoli a Rocroi; offensiva francese a Dunquerque 1645 –vittorie francesi (Condé) di Friburgo, Nordlingen 1648 – vittoria francese (Condé) a Lens 1648 – Pace di Westfalia; sostanziale sconfitta del fronte imperiale
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Gli anni delle rivolte antispagnole (1640-49)
resistenza antifiscale delle Cortes di Aragona, Catalogna e Portogallo 1640 – rivolta antispagnola e guerra d’indipendenza del Portogallo (sostenuta dall’Inghilterra) 1640 – rivolta della Catalogna, sostenuta dalla Francia 1652 – riconquista spagnola di Barcellona 1647 – rivolta di Palermo rivolta di Napoli (Masaniello) 1648 – riconquista spagnola di Napoli
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Il decennio delle rivolte in Inghilterra e in Francia(1640-50)
REGNO UNITO – rivolta anti-inglese (cattolica) in Scozia 1641 – rivolta anti-inglese (cattolica) in Irlanda – Rivoluzione inglese FRANCIA – sommosse antifiscali e Fronda parlamentare in Francia Fronda nobiliare (pr. Condé, card. Retz)
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Le forze in campo: FRONTE ANTI-ASBURGICO Regno di Francia
Province Unite Ribelli di Catalogna, Portogallo, Napoli [Impero Ottomano] FRONTE IMPERIALE Regno di Spagna Impero e principi cattolici
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Olivares contro Richelieu
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Il principe Luigi di Condé
Luigi II di Borbone principe di Condé ( ), appartenente ad una famiglia di nobiltà ugonotta, eroe della guerra dei Trent’anni, è l’artefice della vittoria francese di Rocroi (1643), contro gli spagnoli, e delle vittorie di Friburgo, Nordlingen (1645) e Lens (1648) contro gli imperiali, che pongono fine alla lunga guerra, segnando la preponderanza militare francese. In seguito sarà uno dei capi della fronda nobiliare contro Mazarino. Condannato a morte nel 1654 e costretto a rifugiarsi in Spagna, sarà più tardi riabilitato da Luigi XIV.
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La pace di Westfalia (1648) La pace di Westfalia segna una svolta decisiva nella storia europea. Nei trattati internazionali siglati nel 1648 si affermano alcuni fondamentali presupposti destinati a svilupparsi nei secoli seguenti: l'avvio di una politica internazionale fondata sul principio di equilibrio il principio di non ingerenza degli Stati nelle questioni interne l'accettazione di fatto del pluralismo confessionale scaturito dalla Riforma. L'unità dell'Impero, ancora vagheggiata nel 1618, tramonta per sempre e il tentativo di imporre il cattolicesimo alla Province unite, alla Boemia, alla Germania protestante fallisce. Si afferma la secolarizzazione politica e con essa la laicità dello Stato. Per questo i diplomatici impegnati nelle trattative di pace non ammettono gli inviati del papa, a sottolineare che l'unica via d'uscita alla tragedia della guerre di religione poteva essere cercato sul terreno della politica e non della teologia. Solo dopo Westfalia si aprirà una stagione culturale in cui i temi della separazione tra politica e religione, tra ragione e fede, saranno posti al centro della riflessione dei maggiori intellettuali europei (Spinoza, Locke, Bayle, ecc.).
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L’Europa festeggia la pace di Westfalia
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Le novità di Westfalia Il principio del cuius Regio eius Religio viene confermato, così come lo jus reformandi (l’autorità del principe in materia religiosa); ma per la prima volta, in un trattato internazionale, si afferma la libertà di coscienza della persona, seppur limitata a tre confessioni: cattolica, luterana e calvinista. Il cambiamento di religione del sovrano non impone più il cambiamento di religione dei sudditi, ma solo l’affermazione di una “religione di Stato”. Si stabilisce l’obbligo di consentire a tutti i dissidenti “di frequentare privatamente, in piena libertà di coscienza, i rispettivi luoghi di culto, senza essere soggetti a domande e di partecipare senza impedimento al pubblico esercizio della propria religione laddove questo è consentito”.
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L’Impero nel 1648
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L’Europa dopo Westfalia
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La guerra dei Trent’anni nelle illustrazioni di Jacques Callot
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Artiglieria
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Accampamento
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Villaggi evacuati
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La paga dei soldati
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Violenze
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Giustizia sommaria
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Saccheggi
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Momenti della guerra Figure della guerra dei Trent’anni
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