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Monica Perez| Istituto nazionale di statistica

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Presentazione sul tema: "Monica Perez| Istituto nazionale di statistica"— Transcript della presentazione:

1 SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA
Monica Perez| Istituto nazionale di statistica Cristiano Santinello| Università degli studi di Trento Giuseppe Sciortino| Università degli studi di Trento SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE

2 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA IMPORTANZA DEL TEMA Sappiamo complessivamente poco della sociabilità della popolazione italiana, e ancora meno di quella della popolazione straniera che vive in Italia. .

3 Il paradosso delle reti interpersonali in emigrazione
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA LETTERATURA Il paradosso delle reti interpersonali in emigrazione Come tutte le esperienze di dislocazione, la mobilità geografica spesso implica una diminuzione delle connessioni interpersonali: i migranti esperiscono stati di solitudine involontaria nelle prime fasi del ciclo migratorio, e spesso anche dopo. Costruire relazioni interpersonali richiede tempo; I confini linguistici e di status incidono sulla possibilità di stabilire rapporti coi nativi; La vita in emigrazione comporta spesso lo sviluppo di un’intensa attività sociale con connazionali, dove predominano tuttavia i legami deboli, che si formano localmente in modo molto rapido e denso, ma con un’instabilità molto alta e un livello relativamente basso di fiducia; La possibilità di costruire (o trasferire) legami forti dipende da una lunga serie di elementi che hanno a che fare con le possibilità di ricongiungimento familiare, le possibilità di contatto, le risorse personali, le forme di sociabilità presenti nel contesto

4 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA Fonti Indagine nazionale Istat Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri in Italia su famiglie con cittadini stranieri residenti, per un totale di oltre 20 mila stranieri intervistati (oltre le informazioni su circa italiani nativi loro familiari) La prima esperienza in Italia di indagine condotta su base nazionale che affronta in un’unica occasione una pluralità di temi, alcuni dei quali del tutto inediti, legati alle condizioni di vita e all’integrazione degli immigrati la famiglia, la storia matrimoniale, i figli (conviventi e non), la formazione scolastica, l'appartenenza religiosa e linguistica, la storia migratoria, la storia lavorativa, le attuali condizioni di lavoro, le condizioni di salute, l'utilizzo e l'accessibilità ai servizi sanitari, gli stili di vita, le relazioni sociali, la partecipazione sociale, le esperienze di discriminazione vissuta, la sicurezza, le esperienze di vittimizzazione subite e le condizioni abitative. L’indagine ha segnato un passaggio rilevante sulla conoscenza della presenza straniera in Italia, ampliando il panorama delle informazioni disponibili da fonte anagrafica e amministrativa anche su comportamenti, atteggiamenti e opinioni dei cittadini stranieri, fotografando momenti di vita vissuti prima, durante e dopo l’evento migratorio Censimento della popolazione 2011 per la costruzione dell’indice di concentrazione della comunità di origine sul territorio Popolazione target Pop. straniera, definita sulla base della cittadinanza e non dello stato di nascita (include i nati in Italia e i nati all’estero) cittadini stranieri residenti (sono esclusi i cittadini non residenti e gli irregolari) cittadini stranieri ≥ 15 anni (n= 16,343 ; N=3,213,362) Metodi frequenze relative, tabelle univariate e bivariate modelli di regressione logistica Dati e metodi

5 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA I DATI E GLI INTERROGATIVI DOMANDE… - Cosa influisce sulla solitudine involontaria del migrante? -Quali fattori facilitano o rendono più difficile la presenza o meno di una rete interpersonale? I dati dell’indagine ISTAT rispetto a quelli utilizzati nella letteratura Al contrario di ampia parte della ricerca, che si concentra sui legami deboli, i dati qui analizzati si concentrano su legami (almeno relativamente) forti, basati su confidenza e fiducia; I dati coprono sia la sensazione soggettiva di solitudine sia quella oggettiva (presenza o meno di legami forti) I dati consentono di distinguere tra legami forti in Italia o all’estero; I dati prendono in considerazione tutta la popolazione straniera presente in Italia, senza il cd. ‘European bias’ -Quali fattori intervengono nella composizione per tipo di legame della cerchia di riconoscimento più ristretta? - Quali fattori intervengono nella composizione per nazionalità della cerchia di riconoscimento più ristretta?

6 il 44% delle donne e il 39% degli uomini
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA SOLITUDINE Ti senti solo/a qui in Italia? Molto…………………………. 1 Abbastanza ………………… 2 Poco …………………………… 3 Per niente …………………… 4 Cod.1,2,3=Senso di solitudine di diverso grado [SOLIT=1] Cod. 4=Nessun senso di solitudine [SOLIT=0] il 42% degli immigrati (15 anni e più) avverte un senso di solitudine in Italia il 44% delle donne e il 39% degli uomini

7 Il 56% degli stranieri che vive in Italia ha una rete all’estero
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA RETI INTERPERSONALI Qui in Italia, ci sono persone con cui parli di questioni importanti della tua vita come lavoro, famiglia, amore, salute, ecc.? Si …………………………….1 No………………………………. 2 Quante sono? |__|__| Fuori dall’Italia, hai persone con cui parlare di questioni importanti della tua vita? Si …………………………… 1 No…………………………… 2 Cod. 1=rete in Italia (PI_ITA=1) Cod.2= no rete in Italia (PI_ITA=0) l’83% degli stranieri può contare su una rete interpersonale in Italia (secondo l’ESS, il 93% della popolazione nativa è in analoga situazione) il 51% può contare su una rete interpersonale sia in Italia sia all’estero. Il 56% degli stranieri che vive in Italia ha una rete all’estero

8 PER CIASCUNA DELLE TRE PERSONE PIÙ IMPORTANTI in Italia (PI)….
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA PER CIASCUNA DELLE TRE PERSONE PIÙ IMPORTANTI in Italia (PI)…. INT_AM5 La [prima, seconda, terza] persona più importante per te è … (leggere) (una sola risposta) Italiano/a……………………………….. 1 Del suo stesso Stato di origine… 2 Di un altro Stato……………………… 3 Non sa………………………………....… 8 Non risponde…………………….…….9 INT_AM6 La [prima, seconda, terza] persona più importante per te è… (leggere) Padre/madre …………………………………………………………………………………….. 1 Mogli/marito/partner………………………………………………………………….. …………... 2 Figlio/a…………………………………………………………………………………………………….…. 3 Altro parente………………………………………………………………………………………………. 4 Amico…………………………………………………………………………………………………………. 5 Collega di lavoro…………………………………………………………………………………………. 10 Compagno di scuola……………………………………………………………… Vicino di casa………………………………………………………………………………………… Persona importante della tua comunità (leader religioso, politico, ecc) ……………… Persona di associazioni di volontariato ………………………………………………………. 15 Persona che lavora nei servizi pubblici (assistente sociale,mediatore culturale ecc)….. 16 Altro se per ogni PI solo cod=2  rete SOLO CONNAZIONALI; altrimenti MISTA se per ogni PI solo cod=1,2,3,4 rete SOLO PARENTI; altrimenti IBRIDA

9 Omofilia della rete PI ITA
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA La rete delle PI, come nel caso delle popolazioni native, è principalmente di tipo parentale. Per il 56% degli immigrati, tra le persone importanti ci sono solo parenti. Nelle loro reti in Italia, il 59% è composta solo da parenti. Cittadini stranieri di 15 anni e più per reti di persone importanti-Anno 2011 Rispetto all’omofilia, il 62% degli immigrati si relaziona con una rete di soli connazionali. Nelle reti parentali l’omofilia sale all’80% , mentre nelle reti ibride la quota è meno della metà (36%). Omofilia della rete PI ITA TOTALE Presenza di non connazionali Solo connazionali v.ass. %row Composizione della rete PI ITA 63,7 36,3 100,0 Ibrida Parenti 20,5 79,5 38,1 61,9

10 Quali fattori influiscono sul senso di solitudine degli immigrati?
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA Quali fattori influiscono sul senso di solitudine degli immigrati? (SOLIT=1) Stima degli OR la solitudine è esperita più dalle donne che dagli uomini la presenza di una struttura familiare in cui c’è la coppia (con o senza figli) è un fattore protettivo dalla solitudine, in misura maggiore di quanto non sia la genitorialità chi ha una rete composta di parenti è meno esposto alla solitudine rispetto a chi ha una rete ibrida l’aumento del numero di legami forti protegge dal rischio di solitudine l’età non gioca un ruolo determinante, seppure l’esperienza della solitudine risulti un po’ meno diffusa nella fascia anni; chi è arrivato minorenne in Italia si sente meno spesso solo rispetto a chi è immigrato da adulto; vivere al Nord-Est e al Centro protegge gli immigrati dalla solitudine l’esperienza della solitudine è maggiore tra chi è arrivato da meno tempo; la presenza di una rete di persone importanti all’estero aumenta la probabilità di sentirsi soli; (1/2) *** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

11 Quali fattori influiscono sul senso di solitudine degli immigrati?
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA Quali fattori influiscono sul senso di solitudine degli immigrati? Stima degli OR si riduce al crescere della soddisfazione per la propria vita aumenta per chi ha difficoltà con la lingua italiana si dimezza per chi si trova bene in Italia aumenta per coloro i quali considerano l’Italia come paese di transito, soprattutto per quelli che vogliono migrare in un altro Paese, meno per quelli che pensano di tornare nel proprio Paese di origine è maggiore per chi ritiene di essere stato discriminato in Italia è maggiore per le nazionalità provenienti dall’Asia e dall’Africa, mentre è minore da chi proviene da paesi europei o di colonizzazione europea Titolo di studio, condizione occupazionale, grado di concentrazione del gruppo etnico di appartenenza sul territorio non sembrano essere fattori predittivi della solitudine (2/2) *** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

12 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA Quali fattori sono predittivi per la presenza di persone importanti in Italia? (PI_ITA=1) Stima degli OR La propensione ad avere una rete di persone importanti in Italia.... è maggiore per le donne cresce all’aumentare del titolo di studio maggiore se si vive in una struttura familiare in cui vi è almeno un nucleo, soprattutto se di tipo coppia (con o senza figli) anziché di tipo mono-genitore è minore per gli immigrati adulti oltre i 34 anni rispetto a quelli più giovani rispetto a chi vive al N-O, è maggiore per chi vive al Centro, mentre si riduce per chi vive al Sud e nelle Isole 1/2

13 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA Quali fattori sono predittivi per la presenza di persone importanti in Italia? Stima degli OR La propensione ad avere una rete di persone importanti in Italia… cresce all’aumentare del grado di concentrazione del gruppo etnico di appartenenza sul territorio tende a aumentare al crescere della permanenza in Italia è quattro volte più elevata se si ha anche una rete di persone importanti all’estero è maggiore se si è soddisfatti della propria vita in migrazione aumenta se vi è partecipazione a forme di associazionismo risulta maggiore se si è stati discriminati  *** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1 2/2

14 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA La composizione delle reti di persone importanti: solo parenti o ibrida? Stima degli OR (Parentale=1) Gli uomini hanno più spesso relazioni importanti solo con parenti. Chi è inserito in strutture familiari più articolate tende ad avere una rete di PI esclusivamente parentale Chi ha una rete di PI anche all’estero tende ad avere una rete parentale anche in Italia; All’aumentare del titolo di studio vi è una maggiore propensione ad avere una rete di tipo ibrido All’aumentare dell’anzianità migratoria, cresce la probabilità di avere una rete ibrida Chi è arrivato minorenne o è nato in Italia tende più spesso ad avere reti ibride L’età da sola non è fattore predittivo, ma lo diventa se combinata con la generazione migratoria: all’interno delle diverse generazioni di immigrati i più giovani tendono ad avere reti più ibride che tendono a diventare di tipo parentale al crescere dell’età La propensione a disporre di una rete di tipo parentale si riduce al Centro e al N-E 1/2

15 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA La composizione delle reti di persone importanti: solo parenti o ibrida? Stima degli OR la propensione ad avere una rete di soli parenti è maggiore quanto più si è soddisfatti della propria vita le difficoltà linguistiche con l’italiano portano ad avere delle reti maggiormente parentali la partecipazione a forme di associazionismo favorisce l’apertura vero reti di tipo ibrido L’esperienza della discriminazione è più spesso associata ad una rete ibrida la propensione alla rete parentale è maggiore per le nazionalità asiatiche e balcaniche, più ridotta per chi proviene dall’Europa orientale, dal Medio Oriente e dal Nord Africa 2/2 *** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

16 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA La composizione delle reti di persone importanti: reti etniche o miste? Stima degli OR (solo connaz=1) Gli uomini tendono maggiormente ad avere una rete di persone importanti fatta solo di connazionali; L’età svolge un ruolo nel favorire reti di soli connazionali All’aumentare del titolo di studio posseduto vi è una maggiore propensione ad avere reti miste; Chi ha una rete di persone importanti fatta di parenti, ha molte più probabilità di avere una rete di connazionali; Le reti di connazionali sono più diffuse tra chi vive in comuni dove vive un numero relativamente elevato di connazionali. L’anzianità migratoria favorisce la nascita di reti miste; 1/2 *** p<0.01, ** p<0.05, * p<0.1

17 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA La composizione delle reti di persone importanti: reti etniche o miste? Stima degli OR la propensione ad una rete di soli connazionali in Italia è minore se si ha di una rete di PI anche all’estero; tende più spesso ad avere reti miste chi è soddisfatto della propria vita in emigrazione, chi non ha difficoltà con la lingua italiana e chi ha subito discriminazioni; Reti esclusivamente di connazionali sono più diffuse tra gli immigrati dall’Asia e dall’Africa nera rispetto alle migrazioni intra-europee o da paesi sviluppati 2/2

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SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA Quali sono le caratteristiche che nell’insieme sembrano determinare maggiormente la struttura delle reti e intervengono nel senso di solitudine? I dati italiani confermano come la dislocazione spaziale implichi maggiori rischi di solitudine, che si attenuano man mano che l’esperienza migratoria consente il ricongiungimento o la costruzione di nuclei familiari (soprattutto di coppie). Questa maturazione dell’esperienza migratoria richiede tempo. La costruzione (o il ricongiungimento con un nucleo familiare pre-esistente), la durata della permanenza in Italia, l’età all’arrivo, il superamento delle difficoltà linguistiche, un progetto migratorio che preveda una vita in Italia: sono tutti aspetti che tendono a favorire sia la formazione di reti che l‘attenuazione del senso di solitudine. Chi ha legami forti con parenti (ancora?) all’estero prova maggiormente la solitudine ma tende anche ad avere in Italia reti più ibride . Alcune caratteristiche socio demografiche definiscono categorie di immigrati che presentano reti più ampie ed ibride: le donne, le persone in possesso di titoli di studio più elevati e le generazioni successive alla prima. Vivere in aree dove vi è un buon numero di connazionali favorisce la presenza di reti di persone importanti omogenee, ma non influisce sull’esperienza della solitudine.

19 Alcuni problemi aperti….
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SOLITUDINE INVOLONTARIA E RETI INTERPERSONALI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA Alcuni problemi aperti…. Qual è il ruolo del contesto? Nel centro Italia e al Nord-Est sono più diffusi reti di legami forti più ibridi e meno immigrati percepiscono la solitudine. Al contrario, nelle regioni meridionali i legame forti sono più assenti. Cosa può spiegare queste differenze? Qual è il ruolo della differenza visibile? Gli immigrati che sono più facilmente riconoscibili come tali nell’interazione sono quelli che percepiscono una maggiore solitudine e che tendono ad avere di più reti di tipo parentale o su base nazionale. Discriminazione e chiusura. L’esperienza della discriminazione, che colpisce quasi il 30% degli immigrati, ha effetti sul sentirsi soli. Essa colpisce, tuttavia, soprattutto chi ha maggiori legami forti con individui non appartenenti alla propria parentela o categoria nazionale. In pratica avere degli atteggiamenti più aperti e allargare la rete interpersonale può esporre a maggiori rischi di fare l’esperienza di atti discriminatori. Farne esperienza, tuttavia, non sembra produrre tendenze all’auto-segregazione in reti «sicure».


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