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Il concetto di alienazione
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L’origine giuridica del termine
Il termine alienazione deriva dall’aggettivo latino alius, “altro”, e in ambito giuridico indica la cessione di un bene o di un diritto a un’altra persona Nel Settecento Jean-Jacques Rousseau ( ) lo utilizza per parlare del nodo fondamentale del contratto sociale, cioè del trasferimento dei diritti dai singoli cittadini al sovrano, che li rappresenta in quanto volontà generale 2 | Il concetto di alienazione
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L’alienazione in Hegel
Pochi decenni dopo Rousseau, Georg Wilhelm Friedrich Hegel ( ) usa il termine alienazione in ambito strettamente filosofico, facendone un concetto metafisico che riassume uno dei momenti dialettici della vita dello spirito In alternativa possiamo provare a inserire uno scontorno tipo fiore con insetto o alberello? L’alienazione è l’uscita dello spirito da se stesso, il momento in cui l’idea si estrinseca nella realtà spazio-temporale della materia, facendosi natura, mondo 3 | Il concetto di alienazione
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L’alienazione in Feuerbach
Nell’ambito della Sinistra hegeliana, Ludwig Feuerbach ( ) usa il termine alienazione nella sua critica della religione Hai disposto così i box per far stare un’immagine di Feuerbach? L’alienazione è il processo, del tutto inconsapevole, con cui l’essere umano proietta fuori di sé le proprie qualità, “oggettivandole” in Dio, essere illusorio e astratto che egli considera superiore e al quale si sottomette la fede in Dio è una malattia di cui occorre prendere coscienza: la teologia è in realtà antropologia, e l’ateismo è l’unica prospettiva possibile per riflettere davvero sull’uomo e sulla sua condizione dunque 4 | Il concetto di alienazione
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L’alienazione in Marx Il concetto di “alienazione” assume importanza centrale nella riflessione di Marx da un lato dall’altro Marx segue la via aperta da Feuerbach e riporta “sulla terra” la riflessione intorno all’uomo, approfondendo gli aspetti economici e produttivi della società Marx concepisce l’alienazione come la condizione non già del credente, bensì dell’operaio salariato, che aliena se stesso e la propria natura nel lavoro 5 | Il concetto di alienazione
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Marx: la condizione dell’operaio
L’alienazione del lavoratore salariato consiste in una condizione di: scissione auto-estraniazione dipendenza rispetto al lavoro, che l’operaio cede al “padrone” in cambio del salario all’oggetto prodotto, che non gli appartiene alla natura umana, che egli dovrebbe poter realizzare pienamente proprio nell’attività lavorativa al capitalista, con il quale ha un rapporto di contrapposizione e conflitto 6 | Il concetto di alienazione
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Marx: una malattia da cui guarire
Come per Feuerbach, anche per Marx l’alienazione è una condizione patologica tipica della società capitalistica, che però non riguarda la dimensione psicologica dell’uomo, bensì quella concreta e materiale La via d’uscita è la rivoluzione proletaria, con cui si espropriano i capitalisti dei loro beni per ridistribuirli a tutti equamente 7 | Il concetto di alienazione
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L’alienazione in Freud
Qualche decennio più tardi, il concetto di alienazione ricompare nella teoria psicoanalitica di Freud Può dirsi alienata la condizione del paziente nevrotico, il cui Io è “strattonato”: - da una parte, dalle pulsioni inconsce dell’Es - dall’altra, dalle ragioni morali del Super-io Il soggetto in queste condizioni è continuamente “altro da sé” Può dirsi alienata la condizione dell’uomo inserito nella società: egli, per sottostare alle norme della convivenza, egli “aliena” da sé le proprie pulsioni erotiche, trasformandole in prestazioni lavorative 8 | Il concetto di alienazione
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Oltre Marx e Freud: Marcuse e il principio di prestazione
Nel Novecento, il filosofo e sociologo Herbert Marcuse ( ) fonde la critica mossa da Marx alla struttura economica della società e l’analisi compiuta da Freud sul “disagio” che la vita civile procura agli individui, giungendo ad affermare che la vita sociale dell’uomo è asservita al principio di prestazione Esso prescrive di impiegare le proprie energie per fini produttivi, sacrificando la ricerca del piacere Se per Freud la vita in società richiede una repressione (non necessariamente patologica) dei propri desideri, per Marcuse il principio di prestazione genera inevitabilmente uomini “alienati”, che sacrificano del tutto il loro istinto vitale 9 | Il concetto di alienazione
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