IRC30 prima bozza 3 Spunti per ripartire IRC30.

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1 IRC30 prima bozza 3 Spunti per ripartire IRC30

2 IRC all’altezza dei tempi
L’IRC, trent’anni dopo,si dimostra in definitiva ancora come una risposta sostanzialmente all’altezza dei tempi. La decisione della Chiesa cattolica di rinunciare al profilo catechistico dell’insegnamento e della Repubblica di poter così valorizzare il profilo culturale della religione cattolica, hanno prodotto un’offerta scolastica sui generis che viene scelta dalla stragrande maggioranza di coloro che frequentano la scuola italiana e quella del Trentino.

3 Altre discipline al posto dell’IRC?
Le proposte alternative di una disciplina scolastica riguardante il tema della religione ipotizzate a vari livelli, che coprono l’ampio spettro che va da un insegnamento di religione cattolica obbligatorio per tutti, con insegnanti nominati solo dall’autorità scolastica (Massimo Cacciari) ad un insegnamento di storia delle religioni per tutti(Francesca Campana Comparini), pur sostenendo indubbie esigenze formative e culturali, vanno incontro ad una serie di obiezioni e complicazioni di vario genere (e spesso incrociate, tanto da annullarsi a vicenda) e non sembrano quindi trovare ancora un consenso sufficientemente ampio da accreditarsi almeno quanto lo è l’IRC oggi.

4 Ovviamente l’IRC è un insegnamento (l’unico) esposto alla scelta, che presenta inevitabilmente luci ed ombre: -in un panorama provinciale connotato da zone e istituti in cui l’IRC è frequentato dalla quasi totalità degli studenti e da altre con percentuali quasi dimezzate, gli aspetti problematici organizzativi emergono soprattutto dove si deve gestire un maggior numero di studenti che non si avvalgono. - il dato della presenza di studenti con cittadinanza non italiana, associato al modificarsi del panorama culturale, incide sulla scelta, ma nache sugli aspetti di natura didattica, per chi se ne avvale, alla stregua e anche più di quanto avviene nelle altre discipline

5 Criticità Tra le questioni problematiche espressamente evidenziate dai presidi si possono segnalare: 1. una perplessità, da parte di qualcuno, rispetto al profilo istituzionale concordatario dell’IRC; 2.un problema a giustificare, sempre da parte di alcuni,le due ore settimanali IRC nella scuola primaria a fronte della previsione oraria ridotta di altre discipline; 3. l’esigenza da parte di alcuni altri presidi che vengano approfonditi i criteri di valutazione dell’IRC, soprattutto nei casi di presenza diffusa di insufficienze o comunque di giudizi o voti totalmente incongruenti con quelli dei colleghi del consiglio di classe;

6 Punti di forza Tra gli aspetti positivi evidenziati dai presidi per quanto riguarda gli IdR si possono ricordare: 1. una diffusa capacità da parte degli insegnanti di IRC di stabilire relazioni educative con gli studenti, tenendo presenti le loro domande e accompagnandoli ad un confronto con la cultura religiosa; 2.una emergente disponibilità degli insegnanti a partecipare attivamente alla vita scolastica e allo sviluppo dei progetti d’istituto, tanto da essere scelti non raramente come collaboratori; 3. una certa propensione alla ricerca educativa e alla formazione professionale, per poter concorrere con qualità alla proposta didattica.

7 Attività didattica alternativa
Compiti pro futuro Sulla base dell’intervista e del sondaggio ai presidi, gli elementi di snodo da considerare per il prossimo futuro sembrano essere: L’applicazione corretta delle norme: scelta, orario, classi, valutazione,… Attività didattica alternativa La revisione dei piani di studio IRC: profili essenziali, aperti all’interdisciplina e intercultura L’organico insegnanti - stabilizzazione La formazione degli insegnanti - relazione educativa - sintesi cultura/vita Il lavoro in rete degli insegnanti