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Prof.avv. Francesco de Leonardis

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Presentazione sul tema: "Prof.avv. Francesco de Leonardis"— Transcript della presentazione:

1 Prof.avv. Francesco de Leonardis
Il metodo e i manuali Prof.avv. Francesco de Leonardis

2 Rapporto tra manuale e codice
Il vero oggetto della nostra disciplina sono… le leggi Il manuale serve come ausilio per l’approfondimento delle leggi Partire dalle norme… Differenza di approccio tra studenti di scienze politiche e studenti di giurisprudenza Occorre pervenire alla comprensione del sistema “col Codice alla mano, nutrendo col Codice il testo, rischiarando col testo il Codice; ricostruendo da sé, con un lavoro innegabilmente faticoso ma suo, libro e Codice” (Capograssi e Santoro Passarelli citati da V. Cerulli Irelli, Lineamenti diritto amm.vo, 2016, XLI)

3 Quando nasce il diritto amministrativo?
“Considerato come legge il diritto amministrativo può dirsi antico quanto l’ordinamento degli Stati poiché non vi può essere governo che non abbia avuto un’amministrazione e leggi che ne regolassero l’ordinamento degli Stati; così nelle fonti del giure romano troviamo molte leggi di ordine amministrativo (…)”: (nel diritto romano vi erano molte leggi amministrative sulle acque, le strade, le città e i municipi…) (Manna) “ma né i giureconsulti romani, né coloro che nell’età di mezzo si occuparono a svolgere e commentare il diritto civile e canonico …rivolsero giammai la mente a studiare la scienza dell’amministrazione degli Stati”

4 La genesi del diritto amministrativo può essere collocata agli inizi dell’ottocento
“onde tutti gli scrittori del diritto amministrativo sono concordi nel considerare la scienza del diritto amministrativo come una scienza nuova la cui origini risalgono al cominciare di questo secolo”. (G. Manna, Principi di diritto amministrativo, 1876) come scienza il diritto amministrativo non venne mai commentato come il diritto civile e canonico o il diritto feudale nei commentatori medievali…

5 Il diritto amministrativo nasce con i primi manuali
Si può dire che il diritto amministrativo nasca quando vengono scritti i primi manuali che in base alla definizione di Giannini possono essere definite come le opere che in breve mole raccolgono le conoscenze relative ad una materia determinata, ordinandole in sistema scientificamente elevato; sì da trattare tutti gli argomenti secondo un ordine tecnicamente rigoroso, ma tutti in maniera semplice, con equilibri di partizione e di trattazione I primi manuali vengono scritti quasi in contemporanea tra Francia e Italia nei primi decenni dell’ottocento G. Vesperini, I manuali di diritto amministrativo, Riv.trim.dir.pubb., 2001, 1441 (subito dopo anche le riviste scientifiche e di giurisprudenza) S. Cassese, Gli ultimi manuali di diritto amministrativo, Riv.trim.dir.pubb., 2001, 751

6 I primi manuali in Francia (1818-1830)
I primi manuali di diritto amministrativo francese vengono pubblicati agli inizi dell’ottocento e sono strutturati come una sistematizzazione della giurisprudenza del Consiglio di Stato francese il primo manuale francese venne scritto da Macarel (che era un consigliere di Stato) nel 1818 ed era intitolato Elements de Jurisprudence administrative. Subito dopo venne l’opera di Cormenin Questions de droit administratif Poi vennero le due opere di De Gerando che forse fu il primo a fare una trattazione completa di tutte le varie parti (1819 e 1830) e poi ancora Laferriere

7 L’evoluzione dei manuali di diritto amministrativo in Italia
1) manuali preunitari ( ); 2) manuali classici ( ); 3) manuali moderni ( ); 4) manuali attuali (1990 ad oggi)

8 I manuali preunitari (1814-1860)
Il primo manuale italiano è quello di Giandomenico Romagnosi che nel 1814 pubblicava i suoi Principi fondamentali del diritto amministrativo Poi vi sono i Principi di diritto amministrativo di G. Manna del che sono più completi e sistematici Si tratta di opere generali scritte prima dell’Unità d’Italia così come vi sono alcuni manuali relativi agli Stati preunitari (Lorenzoni per il Lombardo Veneto del 1836; Lione per il Piemonte; Rocco per il Regno di Napoli). Poi vi sono i primi manuali post Unità d’Italia e tra questi: Garelli, Boccardo, De Gioannis Giacquinto; Persico e Scolari

9 I manuali classici (1860-1948) I cd. classici:
Vittorio E. Orlando (1891; A. De Valles S. Romano U. Forti F. Cammeo O. Ranelletti G. Miele

10 I manuali del dopoguerra (1948-1990)
M.S. Giannini A.M. Sandulli

11 I manuali attuali (1990-oggi)
I professori Clarich D’Alberti Corso Scoca Casetta Cerulli Irelli Sorace Morbidelli ed altri I giudici Caringella Garofoli Cirillo

12 Il problema del manuale: la rapidità dei mutamenti
Velocità dei mutamenti Il codice civile, il codice penale e l’ultimo mese di gazzette ufficiali… I primi sistematori guardavano la realtà Successivamente la scienza ha avuto ad oggetto la scienza altrui Il manuale si limita a fotografare una realtà in movimento S. Cassese, Gli ultimi manuali di diritto amministrativo, Riv.trim.dir.pubb., 2001, 751

13 Il metodo di studio degli istituti
Cosa dice il diritto positivo? Esiste una norma che dà la definizione del’istituto? Vivisezione della norma Quali problemi ha dovuto risolvere al riguardo la giurisprudenza? Quali posizioni sul punto sono state assunte dalla dottrina? L.Vandelli, L’attenzione per il diritto pubblico straniero, Riv.trim.dir.pubb., 2001, 1625

14 L’ampiezza del programma impone non la conoscenza di tutto ma un metodo
Visione sintetica e non analitica: l’esempio della montagna; necessità di fornire la mappa; Ricostruire sempre il fatto: Ex facto oritur ius: il diritto romano S.Cassese, Giuristi ed economisti: metodo e metodi nello studio del diritto, Giorn.dir.amm., 3, 2002, 341


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