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PubblicatoRomano Marinelli Modificato 6 anni fa
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Domenica XXIII 10 settembre 2017 tempo ordinario Gerusalemme Anno A
Musica: “Shemà Israel”
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Letture 1° e 2° Dio ha scelto i profeti perché siano i suoi porta-parola, sentinelle incaricate di avvertire, consolare, correggere, raddrizzare il suo popolo. In un tempo in cui i Giudei deportati a Babilonia sono tentati dalla disperazione, Ezechiele ha preso il suo impegno di profeta con molto impegno. Egli accosta la missione del profeta a quella di una sentinella. Deve spiare l’orizzonte della storia per coglierne i segni nascosti, le misteriose tracce di Dio, per comunicarli alla città che è la comunità di Israele. Certamente, la sua responsabilità è fondamentale. Nei primi versetti del capitolo 13° della lettera ai Romani (vv.1-7) l’Apostolo raccomanda a tutti di non lasciarsi coinvolgere in avventure, di comportarsi da cittadini esemplari. Nella seconda parte (vv. 8-10) – il brano odierno della seconda lettura : Paolo enuncia un principio generale che aiuta a risolvere non solo questo, ma qualunque problema morale: Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole.
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Gerusalemme all’alba Il Salmo 94 è quello che proclamiamo all’alba, invitando tutti ad ascoltare la voce di Dio. Ezechiele ci avverte che siamo responsabili affinché anche il fratello possa ascoltare. S. Paolo afferma che l’amore verso gli altri è tutta la Legge. Nel vangelo Gesù invita ad avvertire il fratello quando si separa dall’amore, perché Lui è lì dove ci sono due o tre riuniti. Immagini di Gerusalemme all’alba
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Ez 33:7-9 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».
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Salmo 94 Venite, cantiamo al Signore,
Ascoltate oggi la voce del Signore. Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.
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Ascoltate oggi la voce del Signore.
Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce.
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Ascoltate oggi la voce del Signore.
Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere».
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Rm 13:8-10 Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
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ALLELUIA 2C 5: 19 Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione.
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Gli insegnamenti di Gesù, nel Vangelo di Matteo, sono raccolti
in cinque discorsi, che costituiscono quasi le colonne caratteristiche dell’opera di Matteo. Una delle questioni affrontate con particolare calore è proprio quella della correzione fraterna, che in un certo senso è la missione della sentinella nei confronti del pericolo che può correre un fratello. Si tratta di un impegno molto delicato e difficile ed è per questo che Matteo organizza le parole di Gesù secondo una precisa gradualità. Essere “sentinella”, praticare la correzione fraterna è, comunque, un’arte che richiede umiltà, amore autentico, sensibilità. Lo scopo non è mai quello del giudicare o del condannare, ma del salvare, anche accompagnando con pazienza un lento cammino di risalita.
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Mt 18: »In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
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Originale: Joan Ramirez (+)
Ampliamento immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione inglese : Vivian Townsend Versione neerlandese : Ben Van Vossel Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Video: Esther Lozano Monache di S. Benedetto di Montserrat
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