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PERTOSSE EZIOLOGIA Bordetella pertussis

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Presentazione sul tema: "PERTOSSE EZIOLOGIA Bordetella pertussis"— Transcript della presentazione:

1 PERTOSSE EZIOLOGIA Bordetella pertussis
altre specie: B. parapertussis e B. bronchiseptica coccobacillo Gram negativo, asporigeno, immobile, aerobio, produce diverse tossine ed ha struttura antigenica complessa: tossina pertossica (PT): è un'esotossina ed è responsabile della linfocitosi emoagglutinina filamentosa (PHA): costituente della parete, consente l'adesione all'epitelio ciliato respiratorio pertactina (PRN) agglutinogeno della parete esterna agglutinogeni delle fimbrie endotossina lipopolisaccaridica: parete  

2 PERTOSSE I costituenti della Bordetella sono tutti presenti in
FASE I che è la fase di virulenza del batterio ----> FASE II e III -----> Fase R, senza capsula, avirulenta, priva di potere immunogeno PATOGENESI Si localizza sulla mucosa tracheo-bronchiale tra le ciglia delle cellule epiteliali, aderendovi e moltiplicandosi attivamente; non invade il circolo ematico. La tossina termolabile induce flogosi catarrale dell’epitelio con processi di necrosi. L’irritazione della mucosa provoca la tipica sintomatologia ad attacchi parossistici di tosse.

3 PERTOSSE – QUADRO CLINICO
Incubazione 12-14 giorni Periodo catarrale 1-4 settimane Periodo parossistico o accessuale 3-4 settimane Gli attacchi di tosse possono raggiungere i 40 al giorno e sono caratterizzati da tosse in espirazione seguita da profonda inspirazione forzata, sibilante (a glottide chiusa) con emissione di muco denso e filante. La malattia non è in genere accompagnata da una sintomatologia generale, ma può assumere carattere particolarmente grave nei bambini con meno di 1 anno: letalità fino al 70% per complicanze broncopolmonari e neurologiche.

4 PERTOSSE - EPIDEMIOLOGIA
Fonte d'infezione Portatore precoce e malato (anche con forme atipiche) con massima contagiosità nel periodo di incubazione e catarrale Via di trasmissione aerea diretta Distribuzione di luogo e tempo Endemica-epidemica in tutto il mondo, con epidemie ogni 3-5 anni; casi all'anno nel mondo; di morti, soprattutto in Paesi in via di sviluppo. Le stagioni prevalenti sono quelle primaverili e invernale

5 PERTOSSE - EPIDEMIOLOGIA
Età e Sesso La fascia più colpita è tra 0 e 5 anni; gli anticorpi materni non proteggono il neonato; nella pertosse i meccanismi immunitari non sono completamente chiariti, ma sembra implicata la risposta cellulo-mediata che non viene trasmessa da madre a bambino Si osserva una maggiore prevalenza nelle femmine. Dai casi denunciati nel 1987, la situazione oggi si attesta sui casi all’anno, ma non tutti i casi vengono denunciati.

6 PERTOSSE - PROFILASSI DIRETTA
Denuncia obbligatoria in Classe II Isolamento sarebbe utile, ma è difficile da realizzare: 21 giorni dopo l'inizio della malattia, 7 giorni dopo l'inizio della terapia antimicrobica Accertamento Clinico (sulla base del quadro clinico, linfocitosi, ecc.) Ricerca colturale della Bordetella da escreato: formano nei terreni di coltura tipiche colonie a goccia di mercurio Disinfezione su escreato

7 PERTOSSE – PROFILASSI SPECIFICA
VACCINOPROFILASSI Vaccini con bordetelle in fase I uccise con formolo Vaccini acellulari che contengono antigeni purificati del batterio in diverse combinazioni (PT detossificata, PHA, agglutinogeni, pertactina) L'efficacia dei vaccini antipertosse non può essere valutata con la determinazione del titolo anticorpale verso le singole componenti batteriche, poiché tale titolo non è correlato al livello di protezione. I giudizi sull'efficacia derivano esclusivamente dai risultati di studi sperimentali sul campo. Un importante studio è stato condotto in Italia, a partire dal 1992, su bambini; studi analoghi sono stati condotti contemporaneamente in Svezia, Germania e Senegal.

8 Risultati degli studi epidemiologici sperimentali
PERTOSSE – PROFILASSI SPECIFICA Risultati degli studi epidemiologici sperimentali Sono stati messi a confronto: - Vaccino acellulare contenente PT, PHA, Pertactina + DT - Vaccino cellulare + DT - DT Gli effetti collaterali dei vaccini acellulari hanno una frequenza bassa, sovrapponibile a quella del vaccino combinato DT. I vaccini a cellule intere presentano invece una frequenza di reazioni (locali e generali) e complicanze (cutanee allergiche, shock, convulsioni febbrili, encefalopatia) di 1: : I vaccini acellulari con almeno 3 componenti antigeniche hanno un alto grado di efficacia protettiva (84% nello studio italiano; 87% nello studio svedese; 89% nello studio tedesco)

9 PERTOSSE – PROFILASSI SPECIFICA
Dopo questi studi il vaccino a cellule intere e uccise, utilizzato in passato, è stato sostituito con i vaccini acellulari che vengono raccomandati nella vaccinazione dell’infanzia. Esistono preparati combinati DTP (associazione difterite-tetano-pertosse) e combinati esavalenti (DTP, epatite virale B, poliomielite, emofilo B) Schedula vaccinale 1° dose: 3° mese (DTP o esavalente) 2° dose: 5° mese (DTP o esavalente) 3° dose: 11-12° mese (DTP o esavalente) Richiamo a 5-6 anni (DTP) Via di somministrazione intramuscolare

10 PERTOSSE – PROFILASSI SPECIFICA
IMMUNOPROFILASSI PASSIVA con IG specifiche, utilizzate anche nella terapia, insieme a farmaci antibatterici (eritromicina) Sono particolarmente indicate nei bambini molto piccoli che possono aver contratto l’infezione CHEMIOPROFILASSI Eritromicina nei contatti suscettibili, soprattutto nei bambini < 4 anni, per almeno 10 giorni. E' consigliabile nei bambini < 4 anni, anche se sono stati vaccinati.


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