La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

cuore dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "cuore dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco"— Transcript della presentazione:

1 cuore dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco
L’ecologia integrale, cuore dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco Paolo Foglizzo, Aggiornamenti Sociali Corso di formazione IRC – A.S Sassari, 3-4 marzo 2017

2 1. I destinatari dell’enciclica

3 Due testi diversi

4 I destinatari ESORTAZIONE APOSTOLICA EVANGELII GAUDIUM DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI VESCOVI  AI PRESBITERI E AI DIACONI ALLE PERSONE CONSACRATE  E AI FEDELI LAICI  SULL' ANNUNCIO DEL VANGELO NEL MONDO ATTUALE LETTERA ENCICLICA  LAUDATO SI’  DEL SANTO PADRE  FRANCESCO  SULLA CURA DELLA CASA COMUNE Dalla Rerum novarum di Leone XIII (1891) alla Mater et magistra di Giovanni XXIII (1961): «Ai venerabili fratelli patriarchi, primati, arcivescovi, vescovi, e agli altri ordinari locali che sono in pace e comunione con la Sede apostolica» Dalla Pacem in terris (1963) alla Caritas in veritate (2009): anche «al clero e ai fedeli di tutto il mondo nonché a tutti gli uomini di buona volontà»

5 I destinatari nel testo della EG
«Dal momento che questa Esortazione è rivolta ai membri della Chiesa Cattolica» (EG, n. 200) Dalla Rerum novarum di Leone XIII (1891) alla Mater et magistra di Giovanni XXIII (1961): «Ai venerabili fratelli patriarchi, primati, arcivescovi, vescovi, e agli altri ordinari locali che sono in pace e comunione con la Sede apostolica» Dalla Pacem in terris (1963) alla Caritas in veritate (2009): anche «al clero e ai fedeli di tutto il mondo nonché a tutti gli uomini di buona volontà»

6 I destinatari nel testo della LS
«Perché inserire in questo documento, rivolto a tutte le persone di buona volontà, un capitolo riferito alle convinzioni di fede?» (LS, n. 62) «In questa Enciclica, mi propongo specialmente di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune» (LS, n. 3) L’esame di alcune occorrenze lessicali particolarmente indicative ci offre una conferma: il termine “Vangelo” è usato solo 7 volte in LS, contro le 121 di EG, in cui l’aggettivo “evangelico”, che non appare mai in LS, ricorre ben 223 volte. Il nome “Gesù” compare 21 volte in LS e l’appellativo “Cristo” 12 (l’espressione “Gesù Cristo” una sola volta); in EG le ricorrenze sono 132 per Gesù e 105 per Cristo (in 45 casi appaiono insieme). Estraneità a Chiesa

7 2. Il soggetto dell’ecologia integrale

8 156. L’ecologia integrale è inseparabile dalla nozione di bene comune, un principio che svolge un ruolo centrale e unificante nell’etica sociale

9 EG 221 Alla luce dei grandi postulati della Dottrina Sociale desidero ora proporre questi quattro principi che orientano specificamente lo sviluppo della convivenza sociale e la costruzione di un popolo in cui le differenze si armonizzino all’interno di un progetto comune. Lo faccio nella convinzione che la loro applicazione può rappresentare un’autentica via verso la pace all’interno di ciascuna nazione e nel mondo intero. LS 3. La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare.

10 - Il tempo è superiore allo spazio - L’unità prevale sul conflitto
- La realtà è più importante dell’idea - Il tutto è superiore alla parte

11 236. Il modello non è la sfera, che non è superiore alle parti, dove ogni punto è equidistante dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l’altro. Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità.

12 Sia l’azione pastorale sia l’azione politica cercano di raccogliere in tale poliedro il meglio di ciascuno. Lì sono inseriti i poveri, con la loro cultura, i loro progetti e le loro proprie potenzialità.

13 3. L’enciclica poliedro

14 LS 15 L’indice dell’enciclica
1. In primo luogo, farò un breve percorso attraverso vari aspetti dell’attuale crisi ecologica allo scopo di assumere i migliori frutti della ricerca scientifica oggi disponibile, lasciarcene toccare in profondità e dare una base di concretezza al percorso etico e spirituale che segue. 2. A partire da questa panoramica, riprenderò alcune argomentazioni che scaturiscono dalla tradizione giudeo- cristiana, al fine di dare maggiore coerenza al nostro impegno per l’ambiente. Contemplazione: 27 volte bellezza 47 volte

15 LS 15 L’indice dell’enciclica
3. Poi proverò ad arrivare alle radici della situazione attuale, in modo da coglierne non solo i sintomi ma anche le cause più profonde. 4. Così potremo proporre un’ecologia che, nelle sue diverse dimensioni, integri il posto specifico che l’essere umano occupa in questo mondo e le sue relazioni con la realtà che lo circonda. Contemplazione: 27 volte bellezza 47 volte

16 LS 15 L’indice dell’enciclica
5. Alla luce di tale riflessione vorrei fare un passo avanti in alcune ampie linee di dialogo e di azione che coinvolgano sia ognuno di noi, sia la politica internazionale. 6. Infine, poiché sono convinto che ogni cambiamento ha bisogno di motivazioni e di un cammino educativo, proporrò alcune linee di maturazione umana ispirate al tesoro dell’esperienza spirituale cristiana. Contemplazione: 27 volte bellezza 47 volte

17 LS 16 Gli assi portanti Ogni capitolo, sebbene abbia una sua tematica propria e una metodologia specifica, riprende a sua volta, da una nuova prospettiva, questioni importanti affrontate nei capitoli precedenti. Questo riguarda specialmente alcuni assi portanti che attraversano tutta l’Enciclica. Per esempio: l’intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare altri modi di intendere l’economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell’ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilità della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita. Questi temi non vengono mai chiusi o abbandonati, ma anzi costantemente ripresi e arricchiti. Contemplazione: 27 volte bellezza 47 volte

18 4. Scienza e fede

19 LS 61. Su molte questioni concrete la Chiesa non ha motivo di proporre una parola definitiva e capisce che deve ascoltare e promuovere il dibattito onesto fra gli scienziati, rispettando le diversità di opinione.

20 LS 188. Ci sono discussioni, su questioni relative all’ambiente, nelle quali è difficile raggiungere un consenso. Ancora una volta ribadisco che la Chiesa non pretende di definire le questioni scientifiche, né di sostituirsi alla politica, ma invito ad un dibattito onesto e trasparente, perché le necessità particolari o le ideologie non ledano il bene comune.

21 “Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro” EG n. 49
IL POSTO DELLA CHIESA «né il Papa né la Chiesa posseggono il monopolio dell’interpretazione della realtà sociale o della proposta di soluzioni per i problemi contemporanei» (EG, n. 184). la Chiesa è concepita come parte di un mondo più ampio, che l’enciclica chiama «casa comune», di cui fa parte e con cui entra in relazione. LA CHIESA NEL POLIEDRO «Questi contributi dei Papi raccolgono la riflessione di innumerevoli scienziati, filosofi, teologi e organizzazioni sociali che hanno arricchito il pensiero della Chiesa su tali questioni. Non possiamo però ignorare che anche al di fuori della Chiesa Cattolica, altre Chiese e Comunità cristiane – come pure altre religioni – hanno sviluppato una profonda preoccupazione e una preziosa riflessione su questi temi che stanno a cuore a tutti noi» (LS, n. 7) “Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro” EG n. 49

22 LS 62. la scienza e la religione, che forniscono approcci diversi alla realtà, possono entrare in un dialogo intenso e produttivo per entrambe. Parità, non gerarchia, ma nessuna chiusura

23 LS 110. Una scienza che pretenda di offrire soluzioni alle grandi questioni, dovrebbe necessariamente tener conto di tutto ciò che la conoscenza ha prodotto nelle altre aree del sapere, comprese la filosofia e l’etica sociale.

24 LS 201. La maggior parte degli abitanti del pianeta si dichiarano credenti, e questo dovrebbe spingere le religioni ad entrare in un dialogo tra loro orientato alla cura della natura, alla difesa dei poveri, alla costruzione di una rete di rispetto e di fraternità. È indispensabile anche un dialogo tra le stesse scienze, dato che ognuna è solita chiudersi nei limiti del proprio linguaggio, e la specializzazione tende a diventare isolamento e assolutizzazione del proprio sapere. Questo impedisce di affrontare in modo adeguato i problemi dell’ambiente.

25 I. La luce che la fede offre
63. Se teniamo conto della complessità della crisi ecologica e delle sue molteplici cause, dovremmo riconoscere che le soluzioni non possono venire da un unico modo di interpretare e trasformare la realtà. È necessario ricorrere anche alle diverse ricchezze culturali dei popoli, all’arte e alla poesia, alla vita interiore e alla spiritualità. Se si vuole veramente costruire un’ecologia che ci permetta di riparare tutto ciò che abbiamo distrutto, allora nessun ramo delle scienze e nessuna forma di saggezza può essere trascurata, nemmeno quella religiosa con il suo linguaggio proprio. Inoltre la Chiesa Cattolica è aperta al dialogo con il pensiero filosofico, e ciò le permette di produrre varie sintesi tra fede e ragione. Per quanto riguarda le questioni sociali, questo lo si può constatare nello sviluppo della dottrina sociale della Chiesa, chiamata ad arricchirsi sempre di più a partire dalle nuove sfide.

26 La sfida della speranza
243. Alla fine ci incontreremo faccia a faccia con l’infinita bellezza di Dio (cfr 1 Cor 13,12) e potremo leggere con gioiosa ammirazione il mistero dell’universo, che parteciperà insieme a noi della pienezza senza fine. Sì, stiamo viaggiando verso il sabato dell’eternità, verso la nuova Gerusalemme, verso la casa comune del cielo. Gesù ci dice: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5). La vita eterna sarà una meraviglia condivisa, dove ogni creatura, luminosamente trasformata, occuperà il suo posto e avrà qualcosa da offrire ai poveri definitivamente liberati. LS 244. Nell’attesa, ci uniamo per farci carico di questa casa che ci è stata affidata, sapendo che ciò che di buono vi è in essa verrà assunto nella festa del cielo. Insieme a tutte le creature, camminiamo su questa terra cercando Dio, perché «se il mondo ha un principio ed è stato creato, cerca chi lo ha creato, cerca chi gli ha dato inizio, colui che è il suo Creatore». Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza.

27 Bibliografia essenziale
Costa G. – Foglizzo P., «Laudato si’: un’enciclica poliedro», in La Rivista del Clero Italiano, 7-8 (2015), Costa G. – Foglizzo P., «L’ecologia integrale», in Aggiornamenti Sociali, 8-9 (2015), Costa G. – Foglizzo P., «Evangelii gaudium: un “motore” per la Laudato si’ (I)», in Aggiornamenti Sociali, 2 (2016), Costa G. – Foglizzo P., «Evangelii gaudium: un “motore” per la Laudato si’ (II)», in Aggiornamenti Sociali, 3 (2016),

28 Per approfondire: «Speciale Enciclica»

29 GRAZIE!!!


Scaricare ppt "cuore dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco"

Presentazioni simili


Annunci Google