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8 AGOSTO 2017 VENERDÌ - XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO SAN DOMENICO Sacerdote  UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R.

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1 8 AGOSTO 2017 VENERDÌ - XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO SAN DOMENICO Sacerdote  UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode.   Antifona Venite, adoriamo il pastore supremo, Cristo Signore. SALMO 94  Invito a lodare Dio Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13). Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, * a lui acclamiamo con canti di gioia. Poiché grande Dio è il Signore, * grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l'ha fatto, * le sue mani hanno plasmato la terra. Venite, prostràti adoriamo, * in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, * il gregge che egli conduce. Ascoltate oggi la sua voce: † « Non indurite il cuore, * come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: * mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere. Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione † e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, * non conoscono le mie vie;   perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo ». Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Venite, adoriamo il pastore supremo, Cristo Signore.

2 Inno Frumento di Cristo noi siamo, cresciuto nel sole di Dio, nell'acqua del fonte impastati, segnati dal crisma divino. In pane trasformaci, o Padre, per il sacramento di pace: un Pane, uno Spirito, un Corpo, la Chiesa una santa, o Signore. O Cristo, pastore glorioso, a te la potenza e l'onore col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

3 1^ Antifona Affida al Signore la tua via, ed egli compirà la sua opera
1^ Antifona Affida al Signore la tua via, ed egli compirà la sua opera. SALMO 36, (I) Il destino dell'empio e del giusto Beati i miti perché erediteranno la terra (Mt 5, 5). Non adirarti contro gli empi, * non invidiare i malfattori.  Come fieno presto appassiranno, * cadranno come erba del prato.  Confida nel Signore e fa’ il bene, * abita la terra e vivi con fede.  Cerca la gioia nel Signore, * esaudirà i desideri del tuo cuore.  Manifesta al Signore la tua via, * confida in lui: compirà la sua opera;  farà brillare come luce la tua giustizia, * come il meriggio il tuo diritto.  Sta’ in silenzio davanti al Signore * e spera in lui; non irritarti per chi ha successo, * per l'uomo che trama insidie.  Desisti dall'ira e deponi lo sdegno, * non irritarti: faresti del male,  poiché i malvagi saranno sterminati, * ma chi spera nel Signore possederà la terra.  Ancora un poco e l'empio scompare, * cerchi il suo posto e più non lo trovi.  I miti invece possederanno la terra * e godranno di una grande pace. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Affida al Signore la tua via, ed egli compirà la sua opera.

4 2^ Antifona Allontànati dal male, fa' il bene: il Signore sostiene i giusti. SALMO 36, 12-29 (II)
Il destino dell'empio e del giusto Beati i miti perché erediteranno la terra (Mt 5, 5). L'empio trama contro il giusto, * contro di lui digrigna i denti.  Ma il Signore ride dell'empio, * perché vede arrivare il suo giorno.  Gli empi sfoderano la spada  e tendono l'arco † per abbattere il misero e l'indigente, * per uccidere chi cammina sulla retta via.  La loro spada raggiungerà il loro cuore * e i loro archi si spezzeranno.  Il poco del giusto è cosa migliore * dell'abbondanza degli empi;  le braccia degli empi saranno spezzate, * ma il Signore è il sostegno dei giusti.  Conosce il Signore la vita dei buoni, * la loro eredità durerà per sempre.  Non saranno confusi nel tempo della sventura * e nei giorni della fame saranno saziati.  Poiché gli empi periranno, † i nemici del Signore appassiranno come lo splendore dei prati, * tutti come fumo svaniranno. L'empio prende in prestito e non restituisce, * ma il giusto ha compassione e dà in dono.  Chi è benedetto da Dio possederà la terra, * ma chi è maledetto sarà sterminato.  Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo * e segue con amore il suo cammino.  Se cade, non rimane a terra, * perché il Signore lo tiene per mano.  Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, † non ho mai visto il giusto abbandonato * né i suoi figli mendicare il pane.  Egli ha sempre compassione e dà in prestito, * per questo la sua stirpe è benedetta.  Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, * e avrai sempre una casa.  Perché il Signore ama la giustizia  e non abbandona i suoi fedeli; † gli empi saranno distrutti per sempre * e la loro stirpe sarà sterminata.  I giusti possederanno la terra * e la abiteranno per sempre. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona Allontànati dal male, fa' il bene: il Signore sostiene i giusti.

5 3^ Antifona Spera nel Signore e seguì la sua via
3^ Antifona Spera nel Signore e seguì la sua via. SALMO 36, (III) Il destino dell'empio e del giusto Beati i miti perché erediteranno la terra (Mt 5, 5). La bocca del giusto proclama la sapienza, * e la sua lingua esprime la giustizia;  la legge del suo Dio è nel suo cuore, * i suoi passi non vacilleranno.  L'empio spia il giusto * e cerca di farlo morire.  Il Signore non lo abbandona alla sua mano, * nel giudizio non lo lascia condannare.  Spera nel Signore e segui la sua via: † ti esalterà e tu possederai la terra * e vedrai lo sterminio degli empi.  Ho visto l'empio trionfante * ergersi come cedro rigoglioso;  sono passato e più non c'era, * l'ho cercato e più non si è trovato.  Osserva il giusto e vedi l'uomo retto, * l'uomo di pace avrà una discendenza.  Ma tutti i peccatori saranno distrutti, * la discendenza degli empi sarà sterminata.  La salvezza dei giusti viene dal Signore, * nel tempo dell'angoscia è loro difesa;  il Signore viene in loro aiuto e li scampa, † li libera dagli empi e dà loro salvezza, * perché in lui si sono rifugiati. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona Spera nel Signore e seguì la sua via.

6 V. Insegnami sapienza e conoscenza: R. ho fiducia nelle tue parole
V. Insegnami sapienza e conoscenza: R. ho fiducia nelle tue parole. Prima Lettura: Dal libro del profeta Amos 7,1-17 Le visioni della rovina d'Israele Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: egli formava uno sciame di cavallette quando cominciava a germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura del re. Quando quelle stavano per finire di divorare l'erba della regione, io dissi: «Signore Dio, perdona, come potrà resistere Giacobbe? E tanto piccolo». Il Signore si impietosì: «Questo non avverrà», disse il Signore. Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava per il castigo il fuoco che consumava il grande abisso e divorava la campagna. Io dissi: «Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo». Il Signore se ne pentì: «Neanche questo avverrà», disse il Signore. Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un piombino in mano. Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Amos?». Io risposi: «Un piombino». Il Signore mi disse: «Io pongo un piombino in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più.

7 Prima Lettura: Dal libro del profeta Amos 7,1-17 Le visioni della rovina d'Israele
Saranno demolite le alture d'Isacco e i santuari d'Israele saranno ridotti in rovine, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboàmo». Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re di Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa di Israele; il paese non può sopportare le sue parole, poiché così dice Amos: Di spada morirà Geroboàmo e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese». Amasia disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritirati verso il paese di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno». Amos rispose ad Amasia: «Non ero profeta, né figlio di profeta; ero un pastore e raccoglitore di sicomori; il Signore mi prese di dietro al bestiame e il Signore mi disse: Va', profetizza al mio popolo Israele. Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: Non profetizzare contro Israele, né predicare contro la casa di Isacco. Ebbene, dice il Signore: Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà spartita con la corda, tu morirai in terra immonda e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra». Responsorio   R. Il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servi, i profeti: * Dio ha parlato: chi può non profetare? V. Il Signore mi prese mentre seguivo il gregge e mi disse: Va', profetizza al mio popolo. R. Dio ha parlato: chi può non profetare?

8 Seconda Lettura: Dalla «Storia dell'Ordine dei Predicatori» (Libellus de Principiis O.P:; Acta canoniz. sancti Dominici; Monumenta O.P. Mist. 16, Romae 1935, pp. 30 ss., ) O parlava con Dio, o parlava di Dio Domenico era dotato di grande santità ed era sostenuto sempre da un intenso impeto di fervore divino. Bastava vederlo per rendersi conto di essere di fronte a un privilegiato della grazia. V'era in lui un'ammirabile inalterabilità di carattere, che si turbava solo per solidarietà col dolore altrui. E poiché il cuore gioioso rende sereno il volto, tradiva la placida compostezza dell'uomo interiore con la bontà esterna e la giovialità dell'aspetto. Si dimostrava dappertutto uomo secondo il Vangelo, nelle parole e nelle opere. Durante il giorno nessuno era più socievole, nessuno più affabile con i fratelli e con gli altri. Di notte nessuno era più assiduo e più impegnato nel vegliare e pregare. Era assai parco di parole e, se apriva la bocca, era o per parlare con Dio nella preghiera o per parlare di Dio. Questa era la norma che seguiva e questa pure raccomandava ai fratelli. La grazia che più insistentemente chiedeva a Dio era quella di una carità ardente, che lo spingesse a operare efficacemente alla salvezza degli uomini.

9 Seconda Lettura: Dalla «Storia dell'Ordine dei Predicatori» (Libellus de Principiis O.P:; Acta canoniz. sancti Dominici; Monumenta O.P. Mist. 16, Romae 1935, pp. 30 ss., ) O parlava con Dio, o parlava di Dio Riteneva infatti di poter arrivare a essere membro perfetto del corpo di Cristo solo qualora si fosse dedicato totalmente e con tutte le forze a conquistare anime. Voleva imitare in ciò il Salvatore, offertosi tutto per la nostra salvezza. A questo fine, ispirato da Dio, fondò l'Ordine dei Frati Predicatori, attuando un progetto provvidenziale da lungo accarezzato. Esortava spesso i fratelli, a voce e per lettera, a studiare sempre l'Antico e il Nuovo Testamento. Portava continuamente con sé il vangelo di Matteo e le lettere di san Paolo, e meditava così lungamente queste ultime da arrivare a saperle quasi a memoria. Due o tre volte fu eletto vescovo; ma egli sempre rifiutò, volendo piuttosto vivere con i suoi fratelli in povertà. Conservò illibato sino alla fine lo splendore della sua verginità. Desiderava di essere flagellato, fatto a pezzi e morire per la fede di Cristo. Gregorio IX ebbe a dire di lui: «Conosco un uomo, che seguì in tutto e per tutto il modo di vivere degli apostoli; non v'è dubbio che egli in cielo sia associato alla loro gloria». Responsorio R. Simile al fuoco, sorse un nuovo araldo della salvezza. * La sua parola bruciava come fiaccola. V. Un insegnamento fedele era sulla sua bocca, né c'era falsità sulle sue labbra. R. La sua parola bruciava come fiaccola.

10 Orazione Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.


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