Le guerre ieri e oggi.

Presentazione sul tema: "Le guerre ieri e oggi."— Transcript della presentazione:

1 Le guerre ieri e oggi

2 1940 Inizia la seconda guerra mondiale. I soldati tedeschi, guidati da Hitler, rapiscono gli ebrei, li mettono in treni per il trasporto di animali e li portano nei campi di concentramento, dove verranno sottoposti a controlli e lavori pesanti….

3 1940/41 Gli ebrei in questi campi incominciano a sparire, perché i soldati tedeschi li portano dentro delle docce a gas…per farli morire

4 1942 La gente ebrea perde la speranza perché incominciano ad ammalarsi, e chi si ammala deve entrare nelle docce, perché per i tedeschi è un peso !!!!

5 1944/45 Finalmente arrivano i rinforzi, i soldati americani, italiani e francesi iniziano a bombardare le basi tedesche e i campi di concentramento. Finisce la guerra ma i danni sono rimasti così tutti si mettono a lavoro per ripararli!!!!

6 Ma ancora oggi c’è discriminazione, e le guerre non sono finite.
Ad esempio….. Siria e paesi vicini in questi posti si combatte non gli ebrei, ma si combatte per politica, per chi deve avere più potere e questa cosa causa ancora molti morti e feriti!!!

7 e…le famiglie? in questi posti le famiglie non possono vivere con tutto ciò che gli accade intorno… il fumo, i bombardamenti così decidono di partire ed imbarcarsi su dei canotti per approdare nei paesi vicini

8 e i bambini? Per le condizioni disperate molti bambini muoiono su questi canotti e allo stesso tempo rischiano anche molte mamme e capita che i bambini si ritrovano soli

9 Questa gente non riesce a fermarsi un attimo e a pensare come sarebbe un mondo immerso nella pace

10 Però dei bambini si salvano e riescono a mangiare ,bere insomma sopravvivere grazie a delle associazioni. Anche voi potete aiutarli donando una piccola a cifra a queste associazioni

11 La giornata della Shoah
La giornata della shoah è stata creata per non dimenticare E per non rifare mai più gli stessi errori. Per questo nella nostra scuola è stato lanciato un concorso appunto per non dimenticare Alessandro Manna