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PubblicatoGiacinta Massari Modificato 6 anni fa
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Studi sull’assetto sismotettonico della Regione Toscana Dipartimento di Scienze della Terra Univ. di Siena
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La storia sismica conosciuta è sufficiente-mente rappresentativa del comportamento sismotettonico di una zona e può quindi essere usata per dedurre la sismicità futura. I terremoti sono eventi indipendenti tra loro e distribuiti nel tempo secondo modelli statistici predefiniti. La posizione e la geometria delle possibili sorgenti sismiche sono note e catalogate I risultati conseguiti partendo da questi presupposti hanno regolarmente denunciato i loro limiti in occasione dei forti terremoti avvenuti negli ultimi decenni, sia in Italia che nel mondo.
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(da: Meletti et alii, 2008; modificato)
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Definire le norme tecniche per la costruzione dei nuovi edifici è sicuramente importante, ma affronta solo un aspetto del problema rischio sismico. Rimane da capire come difendere la popolazione che vive dentro agli edifici già esistenti che non sono in grado di resistere agli scuotimenti massimi attesi. Il problema nasce dal fatto che non sono disponibili le risorse per mettere in sicurezza il patrimonio edilizio in tutte le zone a rischio.
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Questa difficoltà ha indotto molto spesso a non prendere nessuna iniziativa, continuando poi a dolersi per le vittime considerate inevitabili e per il consumo di immani risorse. In questo contesto, apparentemente inguaribile, sarebbe necessario cercare una possibile via d’uscita che consenta di affrontare questo problema anche con limitate risorse disponibili. Una possibile strada sarebbe quella di concentrare le risorse in una o poche zone, sperando di fare la scelta giusta.
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( ( )
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1915 (7.0) 16 16
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1916 (5.9) 1917 (5.8) 1919 (6.2) 1918 (5.8)
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20 1920 (6.5) 1916 (5.9) 1917 (5.8) 1919 (6.2) 1918 (5.8)
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Strato elastico Strato viscoso
terremoto indotto perturbazione post-sismica innescante 20
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centro settentrionale
Rete geodetica nell’ Italia centro settentrionale (350 stazioni GPS)
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Campo di velocità geodetico (2001 – 2011)
(da: Mantovani et alii, 2011)
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OBIETTIVI PRINCIPALI DEL SECONDO VOLUME
Definizione dell’intensità massima in tutti i comuni della Toscana. Definizione di criteri di priorità tra le zone sismiche toscane per la gestione delle risorse destinate a interventi di prevenzione. Uso di osservazioni geodetiche per la stima del rischio sismico attuale
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Carta Tettonica d’Italia
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(da Meletti et alii,2008)
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Terremoto innescante 43
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