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Gli integrali definiti

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Presentazione sul tema: "Gli integrali definiti"β€” Transcript della presentazione:

1 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree La funzione integrale Se 𝑓(π‘₯) Γ¨ una funzione continua in un intervallo [π‘Ž,𝑏], possiamo valutare l’integrale definito della funzione 𝑓 tra π‘Ž e un punto π‘₯ variabile in [π‘Ž,𝑏]. In questo modo: 𝐹 π‘₯ = π‘Ž π‘₯ 𝑓 𝑑 𝑑𝑑 diventa una funzione che rappresenta l’area del trapezoide tra π‘Ž e π‘₯. A questa funzione si dΓ  il nome di funzione integrale.

2 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree Il teorema fondamentale del calcolo integrale La funzione integrale gode di un’importante proprietΓ : la sua derivata coincide con la funzione 𝑓 𝐹 π‘₯ = π‘Ž π‘₯ 𝑓 𝑑 𝑑𝑑 β†’ 𝐹 β€² π‘₯ =𝑓 π‘₯ βˆ€π‘₯∈[π‘Ž,𝑏] Di conseguenza, la funzione integrale 𝐹 π‘₯ diventa un primitiva della funzione 𝑓 π‘₯ .

3 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree Il teorema fondamentale del calcolo integrale ci dΓ  un modo per calcolare un integrale definito. Indicata con πœ‘(π‘₯) una generica primitiva della funzione 𝑓(π‘₯), si ha che: π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯ =[πœ‘ 𝑏 βˆ’πœ‘(π‘Ž)] Questa relazione prende il nome di formula di Newton-Leibniz.

4 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree ESEMPI 1. Calcoliamo π‘₯ 2 βˆ’1 𝑑π‘₯ Troviamo una primitiva πœ‘ della funzione 𝑓 π‘₯ = π‘₯ 2 βˆ’1: π‘₯ 2 βˆ’1 𝑑π‘₯= π‘₯ 2 3 βˆ’π‘₯+𝑐 πœ‘ 2 = 8 3 βˆ’2+𝑐 πœ‘ 1 = 1 3 βˆ’1+𝑐 quindi πœ‘ 3 βˆ’πœ‘ 1 = 4 3 In definitiva: PoichΓ© la costante c Γ¨ ininfluente per il calcolo dell’integrale, possiamo ometterla nella scrittura della primitiva. 2. Calcoliamo 0 πœ‹ sin π‘₯ βˆ’ cos π‘₯ 𝑑π‘₯

5 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree Il calcolo di un’area Se 𝑓(π‘₯) Γ¨ positiva o nulla: π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž 𝑅= π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯ Se 𝑓(π‘₯) Γ¨ negativa o nulla: π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž 𝑅=βˆ’ π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯ Se 𝑓(π‘₯) non Γ¨ sempre positiva o nulla: π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž 𝑅= (somma degli integrali definiti di 𝑓 negli intervalli in cui 𝑓 Γ¨ positiva o nulla) – (somma degli integrali definiti di 𝑓 negli intervalli in cui 𝑓 Γ¨ negativa o nulla) Nel caso della figura: 𝑅= π‘Ž 𝑐 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯βˆ’ 𝑐 𝑑 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯+ 𝑑 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯

6 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree ESEMPIO Troviamo l’area della regione di piano delimitata dalla parabola di equazione 𝑦= π‘₯ 2 βˆ’4π‘₯+3 nell’intervallo [0, 4]. La parabola interseca l’asse delle ascisse nei punti π‘₯=1 e π‘₯=3 ed Γ¨ negativa se 1<π‘₯<3. L’area richiesta Γ¨ quindi data da: 0 1 π‘₯ 2 βˆ’4π‘₯+3 𝑑π‘₯βˆ’ π‘₯ 2 βˆ’4π‘₯+3 𝑑π‘₯ π‘₯ 2 βˆ’4π‘₯+3 𝑑π‘₯ = π‘₯ 3 βˆ’2 π‘₯ 2 +3π‘₯ 0 1 βˆ’ π‘₯ 3 βˆ’2 π‘₯ 2 +3π‘₯ π‘₯ 3 βˆ’2 π‘₯ 2 +3π‘₯ 3 4 = 4 3 βˆ’ βˆ’ =4 1 3 4

7 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree L’area della regione definita da due o piΓΉ curve Siano 𝑓(π‘₯) e 𝑔 π‘₯ funzioni continue e tali che sia 𝑓(π‘₯)β‰₯𝑔 π‘₯ in tutti i punti dell’intervallo π‘Ž, 𝑏 . π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž 𝑑𝑖 𝑅= π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯βˆ’ π‘Ž 𝑏 𝑔 π‘₯ 𝑑π‘₯= π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ βˆ’π‘” π‘₯ 𝑑π‘₯

8 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree Se la regione di piano di cui si vuole calcolare l’area Γ¨ delimitata da piΓΉ funzioni: π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž 𝑑𝑖 𝑅= π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯+ 𝑏 𝑐 𝑔 π‘₯ 𝑑π‘₯βˆ’ π‘Ž 𝑐 β„Ž(π‘₯) 𝑑π‘₯ cioΓ¨: π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž 𝑑𝑖 𝑅= π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯+ 𝑏 𝑐 𝑔 π‘₯ 𝑑π‘₯+ 𝑐 π‘Ž β„Ž π‘₯ 𝑑π‘₯

9 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree Questa formula viene anche detta formula circolare in quanto, fissato un punto di partenza, per esempio quello di ascissa π‘Ž, si calcolano gli integrali definiti che si incontrano percorrendo il contorno della curva che delimita l’area 𝑅 fino a tornare nel punto di inizio.

10 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree ESEMPIO Calcoliamo l’area della regione finita di piano delimitata dalle curve 𝑓 π‘₯ =2βˆ’ π‘₯ 2 e 𝑔 π‘₯ =π‘₯ Calcoliamo le ascisse dei punti di intersezione delle due curve risolvendo l’equazione: 2βˆ’ π‘₯ 2 =π‘₯β†’π‘₯=βˆ’2∨π‘₯=1 PoichΓ© 𝑓(π‘₯)β‰₯𝑔(π‘₯) nell’intervallo [βˆ’2, 1], l’area richiesta Γ¨ uguale a: βˆ’2 1 2βˆ’ π‘₯ 2 𝑑π‘₯βˆ’ βˆ’2 1 π‘₯ 𝑑π‘₯= βˆ’2 1 2βˆ’ π‘₯ 2 βˆ’π‘₯ 𝑑π‘₯= βˆ’ 1 3 π‘₯ 3 βˆ’ 1 2 π‘₯ 2 +2π‘₯ βˆ’2 1 = 9 2

11 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree L’area della regione delimitata da una curva e dall’asse π’š Nel caso in cui la funzione 𝑓 abbia come variabile indipendente 𝑦 si procede come nel caso precedente. ESEMPIO Calcoliamo l’area della regione finita di piano delimitata dalla parabola di equazione π‘₯= 𝑦 2 +2π‘¦βˆ’3 La parabola interseca l’asse 𝑦 nei punti di ordinata βˆ’3 e 1. π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž 𝑑𝑖 𝑅=βˆ’ βˆ’3 1 𝑦 2 +2π‘¦βˆ’3 𝑑𝑦=βˆ’ 𝑦 3 + 𝑦 2 βˆ’3𝑦 βˆ’3 1 = 32 3

12 Gli integrali definiti
Il calcolo delle aree Se la funzione 𝑓 ha come variabile indipendente π‘₯ ed Γ¨ invertibile, prima si scrive l’equazione della funzione in funzione di 𝑦 e poi si procede come nel caso precedente. ESEMPIO Calcoliamo l’area della regione di piano delimitata dall’iperbole di equazione 𝑦= 3π‘₯βˆ’2 π‘₯+1 , dall’asse 𝑦 e dalla retta 𝑦=2. Esplicitiamo l’equazione dell’iperbole rispetto a π‘₯: π‘₯= 𝑦+2 3βˆ’π‘¦ π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž= βˆ’2 2 𝑦+2 3βˆ’π‘¦ 𝑑𝑦= βˆ’2 2 βˆ’1+ 5 3βˆ’π‘¦ 𝑑𝑦= βˆ’π‘¦βˆ’5 ln (3βˆ’π‘¦) βˆ’2 2 =5 ln 5βˆ’4

13 Il volume di un solido di rotazione
Gli integrali definiti Volume di un solido di rotazione Il volume di un solido di rotazione La rotazione attorno all’asse 𝒙 Se 𝑓(π‘₯) Γ¨ una funzione continua in π‘Ž, 𝑏 il volume 𝑉 del solido generato da 𝑓(π‘₯) in una rotazione completa attorno all’asse π‘₯ Γ¨ dato dalla formula: 𝑉=πœ‹ π‘Ž 𝑏 [𝑓 π‘₯ ] 2 𝑑π‘₯.

14 Gli integrali definiti
Volume di un solido di rotazione ESEMPIO Calcoliamo il volume del solido di rotazione ottenuto dalla rotazione completa attorno all’asse π‘₯ della funzione 𝑓 π‘₯ = π‘₯ nell’intervallo βˆ’2, 2 . 𝑉=πœ‹ βˆ’ π‘₯ 𝑑π‘₯ =πœ‹ βˆ’ 1 2 ln 2βˆ™ 2 2π‘₯ βˆ’2 2 = 255πœ‹ 32 ln 2 β‰ˆ36,12

15 Gli integrali definiti
Volume di un solido di rotazione La rotazione attorno all’asse π’š Il volume 𝑉 del solido generato da 𝑓(π‘₯), funzione continua in π‘Ž, 𝑏 , in una rotazione completa attorno all’asse 𝑦 si calcola con la formula: 𝑉=2πœ‹ π‘Ž 𝑏 π‘₯βˆ™π‘“(π‘₯)𝑑π‘₯ se 𝑓(π‘₯) Γ¨ positiva 𝑉=βˆ’2πœ‹ π‘Ž 𝑏 π‘₯βˆ™π‘“(π‘₯)𝑑π‘₯ se 𝑓(π‘₯) Γ¨ negativa oppure 𝑉=πœ‹ 𝑝 π‘ž [𝑔 𝑦 ] 2 𝑑𝑦 con g 𝑦 = 𝑓 βˆ’1 (π‘₯) e 𝑝=𝑓 π‘Ž , π‘ž=𝑓(𝑏)

16 Gli integrali impropri
Gli integrali definiti Integrali impropri Gli integrali impropri Nel calcolo di aree e volumi abbiamo supposto che la funzione 𝑓(π‘₯) da integrare fosse una funzione continua in un intervallo [π‘Ž, 𝑏] con estremi finiti. Ora vogliamo generalizzare il concetto di integrale definito nel caso in cui cada una delle due ipotesi precedenti. In particolare esamineremo cosa accade se: la funzione tende a infinito in uno degli estremi di integrazione o in un punto interno ad π‘Ž, 𝑏 uno degli estremi di integrazione o entrambi non sono finiti.

17 Gli integrali definiti
Integrali impropri Il primo caso Se 𝑓(π‘₯) non Γ¨ continua in 𝑏 e lim π‘₯β†’ 𝑏 βˆ’ 𝑓 π‘₯ =∞ , se esiste ed Γ¨ finito lim π‘˜β†’π‘ π‘Ž π‘˜ 𝑓(π‘₯) 𝑑π‘₯ con π‘˜βˆˆ π‘Ž,𝑏 , allora diciamo che 𝑓(π‘₯) Γ¨ integrabile in π‘Ž, 𝑏 e poniamo: π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯= lim π‘˜β†’ 𝑏 βˆ’ π‘Ž π‘˜ 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯ Se invece tale limite non esiste o non Γ¨ finito diciamo che 𝑓 π‘₯ non Γ¨ integrabile in π‘Ž, 𝑏 .

18 Gli integrali definiti
Integrali impropri Analogamente, se la funzione 𝑓(π‘₯) non Γ¨ continua in π‘Ž e lim π‘₯β†’ π‘Ž + 𝑓 π‘₯ =∞ , se esiste ed Γ¨ finito lim β„Žβ†’ π‘Ž + β„Ž 𝑏 𝑓(π‘₯) 𝑑π‘₯ con β„Žβˆˆ(π‘Ž, 𝑏], diciamo che 𝑓(π‘₯) Γ¨ integrabile in π‘Ž, 𝑏 e poniamo: π‘Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯= lim β„Žβ†’ π‘Ž + β„Ž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯ Se invece tale limite non esiste oppure Γ¨ infinito diciamo che 𝑓 π‘₯ non Γ¨ integrabile in π‘Ž, 𝑏 .

19 Gli integrali definiti
Integrali impropri ESEMPIO Vogliamo stabilire se Γ¨ finita l’area della regione di piano delimitata dalla funzione 𝑦= ln π‘₯ nell’intervallo [0, 1]. La funzione tende a βˆ’βˆž per π‘₯β†’ 0 + . Calcoliamo allora lim β„Žβ†’ β„Ž 1 ln π‘₯ 𝑑π‘₯= lim β„Žβ†’ π‘₯( ln π‘₯βˆ’1) β„Ž 1 = lim β„Žβ†’ βˆ’1βˆ’β„Ž ln β„Ž βˆ’1 =βˆ’1 PoichΓ© il limite ha valore finito e tenendo conto che la funzione Γ¨ negativa in 0, 1 , possiamo concludere che l’area ha misura finita e vale 1.

20 Gli integrali definiti
Integrali impropri ESEMPIO Vogliamo stabilire se Γ¨ finita l’area della regione di piano delimitata dalla funzione 𝑦= 1 (π‘₯βˆ’2) 2 e l’asse π‘₯ nell’intervallo [0, 1]. La funzione tende a +∞ per π‘₯β†’ 1 βˆ’ . Calcoliamo allora lim π‘˜β†’ 1 βˆ’ 0 π‘˜ 1 (π‘₯βˆ’2) 2 𝑑π‘₯= lim π‘˜β†’ 1 βˆ’ βˆ’π‘₯ 0 π‘˜ = lim π‘˜β†’ 1 βˆ’ βˆ’π‘˜ βˆ’1 =+∞ PoichΓ© il limite ha valore infinito la funzione non Γ¨ integrabile in 0, 1 e l’area richiesta non ha valore finito.

21 Gli integrali definiti
Integrali impropri Il secondo caso Sia 𝑓(π‘₯) una funzione definita e continua in un intervallo π‘Ž, +∞ . Allora, se esiste finito lim 𝑏→+∞ π‘Ž 𝑏 𝑓(π‘₯) 𝑑π‘₯ , la funzione Γ¨ integrabile nell’intervallo π‘Ž, +∞ e poniamo: π‘Ž +∞ 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯= lim 𝑏→+∞ π‘Ž 𝑏 𝑓(π‘₯) 𝑑π‘₯

22 βˆ’βˆž +∞ 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯= lim π‘Žβ†’βˆ’βˆž 𝑏→+∞ π‘Ž 𝑏 𝑓(π‘₯) 𝑑π‘₯
Gli integrali definiti Integrali impropri In modo analogo si pongono le definizioni nel caso in cui la funzione: Γ¨ definita nell’intervallo βˆ’βˆž, 𝑏 : βˆ’βˆž 𝑏 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯= lim π‘Žβ†’βˆ’βˆž π‘Ž 𝑏 𝑓(π‘₯) 𝑑π‘₯ Γ¨ definita nell’intervallo βˆ’βˆž, +∞ : βˆ’βˆž +∞ 𝑓 π‘₯ 𝑑π‘₯= lim π‘Žβ†’βˆ’βˆž 𝑏→+∞ π‘Ž 𝑏 𝑓(π‘₯) 𝑑π‘₯ sempre che tali limiti esistano finiti.

23 Gli integrali definiti
Integrali impropri ESEMPIO Stabiliamo se esiste 2 +∞ 1 π‘₯ 3 𝑑π‘₯ Dobbiamo calcolare: lim 𝑏→+∞ 2 𝑏 1 π‘₯ 3 𝑑π‘₯= lim 𝑏→+∞ βˆ’ 1 2 π‘₯ 𝑏 = lim 𝑏→+∞ βˆ’ 1 2 𝑏 = 1 8 Quindi 2 +∞ 1 π‘₯ 3 𝑑π‘₯= 1 8

24 L’integrazione numerica
Gli integrali definiti L’integrazione numerica L’integrazione numerica Il calcolo di un integrale definito Γ¨ possibile solo se della funzione integranda 𝑓(π‘₯) Γ¨ possibile trovare una primitiva. Non sempre si riesce in questa operazione; per esempio non siamo in grado di trovare una primitiva della funzione 𝑓 π‘₯ = 𝑒 π‘₯ 2 . In tal caso si ricorre a metodi che consentono di dare una valutazione approssimata dell’integrale: questi metodi prendono il nome di metodi di quadratura numerica. Il problema Γ¨ dunque il seguente: determinare un valore approssimato dell’integrale definito π‘Ž 𝑏 𝑓(π‘₯) 𝑑π‘₯ essendo 𝑓(π‘₯) una funzione continua in π‘Ž, 𝑏 .

25 Il metodo dei rettangoli
Gli integrali definiti L’integrazione numerica Il metodo dei rettangoli Data una funzione 𝑓(π‘₯) continua e positiva in un intervallo π‘Ž, 𝑏 , si puΓ² calcolare un valore approssimato dell’integrale definito di 𝑓(π‘₯) nell’intervallo π‘Ž, 𝑏 procedendo nel seguente modo: si suddivide l’intervallo π‘Ž, 𝑏 in un numero 𝑛 di parti uguali di ampiezza β„Ž= π‘βˆ’π‘Ž 𝑛 mediante i punti di suddivisione π‘₯ 0 =π‘Ž π‘₯ 1 =π‘Ž+β„Ž π‘₯ 2 =π‘Ž+2β„Ž … π‘₯ 𝑛 =π‘Ž+π‘›β„Ž=𝑏 si considerano i valori assunti dalla funzione 𝑓 in ciascuno di questi punti: 𝑓 π‘Ž 𝑓 π‘₯ 𝑓 π‘₯ 2 … 𝑓( π‘₯ 𝑛 ) si costruiscono una serie di rettangoli che hanno per base il segmento di estremi π‘₯ 𝑖 , π‘₯ 𝑖+1 e altezza 𝑓( π‘₯ 𝑖 ) (valore della funzione assunto nell’estremo sinistro di ciascun intervallo).

26 Gli integrali definiti
L’integrazione numerica si calcola l’area di ciascun rettangolo: β„Žβˆ™π‘“( π‘₯ 𝑖 ) si sommano i valori ottenuti e si ottiene un valore approssimato dell’integrale definito che indichiamo con 𝑅 𝑆 : 𝑅 𝑠 =β„Ž[𝑓 π‘Ž + 𝑓 π‘₯ 1 +𝑓 π‘₯ 2 +…+ 𝑓 π‘₯ π‘›βˆ’1 ] Se si assume come altezza il valore assunto dalla funzione 𝑓 nell’estremo destro di ciascun intervallo si ottiene l’espressione seguente: 𝑅 𝑆 =β„Ž[ 𝑓 π‘₯ 1 +𝑓 π‘₯ 2 +…+ 𝑓 𝑏 ] dove β„Ž viene detto passo dell’integrazione.

27 Gli integrali definiti
L’integrazione numerica Al crescere di 𝑛, il grado di approssimazione migliora, cioΓ¨ troviamo valori approssimati che via via si avvicinano al valore vero dell’integrale. Se 𝑓 Γ¨ una funzione derivabile con derivata prima continua in π‘Ž, 𝑏 , l’errore commesso 𝐸 rispetta la relazione: 𝐸≀ (π‘βˆ’π‘Ž) 2 2𝑛 βˆ™ 𝑓 𝑀 β€² dove 𝑓 𝑀 β€² Γ¨ il massimo dei valori assunti da | 𝑓 β€² π‘₯ | in π‘Ž, 𝑏 .

28 Gli integrali definiti
L’integrazione numerica Il metodo dei trapezi Possiamo approssimare l’area del trapezoide utilizzando trapezi che hanno come basi i valori 𝑓 π‘₯ 𝑖 e 𝑓 π‘₯ 𝑖+1 e altezza β„Ž. Otteniamo un valore approssimato 𝑇 dell’area dato dalla seguente espressione: 𝑇=β„Ž 𝑓 π‘₯ 0 +𝑓( π‘₯ 𝑛 ) 2 +𝑓 π‘₯ 1 +𝑓 π‘₯ 2 +…+𝑓( π‘₯ π‘›βˆ’1 ) L’errore che si introduce rispetta la relazione: 𝐸≀ π‘βˆ’π‘Ž 𝑛 2 βˆ™ 𝑓 𝑀 β€²β€² nell’ipotesi che 𝑓 sia una funzione due volte derivabile e con entrambe le derivate continue in π‘Ž, 𝑏 e dove 𝑓 𝑀 β€²β€² Γ¨ il massimo dei valori assunti da |𝑓′′(π‘₯)| in π‘Ž, 𝑏 .

29 Il metodo delle parabole
Gli integrali definiti L’integrazione numerica Il metodo delle parabole Approssimiamo ora la funzione 𝑓 in ciascuno degli intervalli π‘₯ 𝑖 , π‘₯ 𝑖+1 con una parabola seguendo la procedura: suddividiamo l’intervallo [π‘Ž, 𝑏] in 2𝑛 parti uguali mediante i punti di suddivisione π‘₯ 0 =π‘Ž ,π‘₯ 1 , π‘₯ 2 ,…, π‘₯ 2𝑛 =𝑏 posto h= π‘βˆ’π‘Ž 2𝑛 si consideriamo gli 𝑛 intervalli π‘₯ 0 , π‘₯ 2 , π‘₯ 2 , π‘₯ 4 , …, [ π‘₯ 2π‘›βˆ’2 , π‘₯ 2𝑛 ] ciascuno di ampiezza 2β„Ž= π‘βˆ’π‘Ž 𝑛 che hanno come punti medi i punti π‘₯ 1 , π‘₯ 3 , …, π‘₯ 2π‘›βˆ’1 ; scriviamo in ogni intervallo l’equazione della parabola che passa per i punti estremi e per il punto medio; calcoliamo l’integrale definito di ciascuna parabola nel proprio intervallo; sommiamo i valori ottenuti .

30 Gli integralo definiti
L’integrazione numerica La somma dei valori ottenuti Γ¨ data dalla formula: 𝐼= 1 3 β„Ž 𝑦 0 + 𝑦 2𝑛 +4( 𝑦 1 + 𝑦 3 +…+ 𝑦 2π‘›βˆ’1 +2( 𝑦 2 + 𝑦 4 +…+ 𝑦 2π‘›βˆ’2 ) 𝑓 π‘Ž 𝑓(𝑏) nota come formula di Cavalieri-Simpson. L’errore commesso rispetta la relazione: 𝐸≀ (π‘βˆ’π‘Ž) 𝑛 4 𝑓 𝑀 (4) nell’ipotesi che 𝑓 sia derivabile fino alla derivata quarta e tutte le derivate siano continue in [π‘Ž, 𝑏] e dove 𝑓 𝑀 (4) Γ¨ il massimo dei valori assunti da |𝑓 𝑀 (4) | in π‘Ž, 𝑏 .


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