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L’inflazione Economia & Finanza Pubblica
L'inflazione è l'aumento del livello generale dei prezzi dei beni e dei servizi in un determinato periodo di tempo (un mese, un trimestre, un anno), e causa la diminuzione del potere d’acquisto della moneta. Il tasso di inflazione è la variazione percentuale (dP/P) del livello dei prezzi P da un periodo ad un altro. Un reddito monetario R ha un valore reale R/P. Con un’inflazione a tasso dP/P il valore reale diventa R/P(1+dP/P). La perdita di potere d’acquisto è pari a R/P – R/P(1+dP/P). Si distingue tra: Inflazione strisciante (ad un tasso del 2-3%), dovuta alla crescita dell'economia di un paese: è stata presente nello sviluppo economico delle economie occidentali del secondo dopoguerra; inflazione galoppante, caratterizzata da un aumento progressivo dei prezzi dei beni il tasso annuo di inflazione è superiore ad un 10% annuale (inflazione a due cifre), presente negli anni ’70 - ’80 del sec. XX come conseguenza delle crisi petrolifere; iperinflazione, che ha un tasso particolarmente elevato (superiore al 100%): è stata presente nelle economie di guerra e dei dopoguerra (ad es. nella Repubblica di Weimar nel ), ed è strutturale in alcuni paesi. L'inflazione ha diverse cause, distinte o concorrenti: Inflazione da domanda: aumento di domanda senza aumento dell’offerta; può essere causata da un aumento della quantità di moneta in circolazione, se questo aumento fa crescere la domanda di beni e servizi e gli investimenti senza un corrispondente aumento dell'offerta. Inflazione da costi: l'aumento del costo dei fattori produttivi (ad es. il costo del lavoro) e dei beni intermedi si trasferisce sui prezzi dei prodotti finali. Inflazione da mark up e da aumento dei profitti, se le imprese determinano prezzi maggiori per sostenere i loro profitti. Inflazione da importazioni, per l'aumento dei prezzi dei beni importati (ad es. il petrolio. il gas, i cereali). L'inflazione causa la perdita di valore del denaro risparmiato ed un trasferimento di ricchezza vantaggioso per i soggetti debitori e svantaggioso per i soggetti creditori. Chi ha contratto un debito D di importo reale fisso D/P è avvantaggiato dall'inflazione, in quanto il debito diventa D/P(1+dp/P). Al contrario chi ha concesso il prestito, ottiene una restituzione di denaro con valore ridotto.
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