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Infor(mazione auto)matica

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Presentazione sul tema: "Infor(mazione auto)matica"— Transcript della presentazione:

1 Infor(mazione auto)matica
4 Infor(mazione auto)matica

2 Infor(mazione auto)matica
sistema organizzativo: insieme di risorse e regole per lo svolgimento coordinato delle attività (o processi) di una organizzazione ai fini del perseguimento dei suoi scopi sistema informativo: componente (sottosistema) di una organizzazione che gestisce (acquisisce, elabora, conserva, produce) le informazioni di interesse, cioè utilizzate per il perseguimento degli scopi dell’organizzazione sistema “statale” sistema azienda sistema organizzativo sistema informativo sistema informatico sistema degli archivi

3 Problemi Infor(mazione auto)matica: archivi archivio 1 archivio 2
applicazione 1 applicazione 2 applicazione n archivio 1 archivio 2 archivio n archivio 1 archivio 2 archivio n applicazione 1 definizione dati 1 applicazione 2 definizione dati 2 applicazione n definizione dati n archivio 1 archivio 2 archivio n sistema operativo Problemi

4 Infor(mazione auto)matica: DBMP  DBMS
archivio 1 archivio n DBMS Data Base Management System(s) base di dati DBMS applicazione 1 applicazione 2 applicazione n DBMP Data Base Management Person(s) archivio “statale”

5 ? … Infor(mazione auto)matica
I token, presi singolarmente, non hanno nessun significato, a meno che si conoscano almeno due cose: la codifica usata il contesto all’interno del quale il dato assume valore come informazione la codifica e il contesto sono presenti nella mente dell’antico agricoltore o dell’antico amministratore rappresentazione delle informazioni comunicazione orale vincoli amministrativi protezione dei dati responsabilità e ruoli nell’archiviazione coerenza dei dati dati ?

6 ? Infor(mazione auto)matica: DBMS
Integrazione dei dati (singolo archivio senza ridondanze): aumentare la possibilità di consultare i dati, ridurre il rischio di ridondanza e inconsistenza nei dati “una base di dati è una collezione di dati correlati, condivisa tra più applicazioni, che deve soddisfare il fabbisogno informativo di tutte le applicazioni. Il DBMS è un sistema hardware e software, centralizzato o distribuito, che fornisce gli strumenti necessari a memorizzare e ricerca le informazioni interattivamente o mediante programmi applicativi” [Bertino et al., cit., cap. 1] schema della base dati, descritto attraverso un formalismo ad alto livello (modello dei dati) ? DBMS Indi pendenza dei dati (fisica e logica): Agevolare lo sviluppo di nuove applicazioni, facilitare la manutenzione delle applicazioni esistenti Controllo centralizzato sui dati: Garantire qualità, privatezza e sicurezza dei dati architettura ANSI-SPARC ogni richiesta viene interpretata, analizzata ed eseguita dal DBMS

7 Infor(mazione auto)matica: DBMS
I servizi principali offerti da un DBMS: descrizione dei dati: per specificare i dati da memorizzare nella base dati manipolazione dei dati: accesso, memorizzazione, modifica, cancellazione controllo dell‘integrità: per evitare di memorizzare dati non corretti strutture di memorizzazione: per rappresentare in memoria i concetti di un modello dei dati ottimizzazione delle interrogazioni: per determinare la strategia più efficiente per accedere ai dati privatezza dei dati: per proteggere i dati da accessi non autorizzati ripristino della base di dati: per evitare che errori e malfunzionamenti di varia natura creino una base di dati inconsistente dizionario dei dati: per determinare i dati disponibili nella base di dati

8 es. formalismo matematico
Infor(mazione auto)matica: DBMS e modello dati Dai token alla scrittura ai bit: un passo in avanti e uno indietro? modello dei dati passaggio al digitale: necessità (e opportunità) di accorpare al dato che si intende archiviare e elaborare anche il suo “edificio” ? ? ? strutture dati esprimere i “concetti” esprimere le associazioni tra i “concetti” ? es. formalismo matematico ? ? notazione ? operazioni per manipolare i dati accesso memorizzazione modifica cancellazione ?

9 ? Infor(mazione auto)matica: modello dei dati
tempio A bulla a bulla b token 1 token 2 token 3 token 4 “L’evoluzione dei DBMS è stata guidata dall’evoluzione dei modelli dei dati. […] La tendenza nello sviluppo di nuovi modelli dei dati è sempre stata di aumentare il potere espressivo del modello dei dati, rendendolo in grado di rappresentare sempre meglio e in modo diretto la realtà di interesse alle più svariate applicazioni, e nel contempo di rendere la rappresentazione dei dati attraverso il modello il più indipendente possibile da aspetti implementativi, pertanto aumentando il livello di astrazione nella rappresentazione dei dati.” [E. Bertino et al., cit., cap. 1] gerarchico reticolare relazionale ad oggetti relazionale ad oggetti ?

10 formalizzazione dell’astrazione
Modello dei dati: modello relazionale formalizzazione dell’astrazione 22 110 300 A 5 19 82 290 4 20 93 3 17 90 312 2 16 100 1 superficie larghezza lunghezza nomeProprietà numeroCampo 50 150 unTerzo dueTerzi prodottoComplessivo proprieta(nomeProprietà, prodottoComplessivo, dueTerzi, unTerzo) campi(numeroCampo, nomeProprietà, lunghezza, larghezza, superficie) implementazione

11 formalizzazione dell’astrazione
Modello dei dati: modello ad oggetti formalizzazione dell’astrazione implementazione public class Proprieta { String nomeProprieta; Integer prodottoComplessivo; Integer unTerzo; Integer dueTerzi; Vector campi; } ...

12 Formalizzazione e implementazione
formalizzazione dell’astrazione modello dei dati es. formalismo relazionale DBMS il dbms permette di esprimere i concetti astratti del modello dati attraverso questi linguaggi implementazione linguaggi: DML inserimento ricerca cancellazione aggiornamento DDL (definizione dello schema) nome base dati unità logiche elementari vincoli di integrità semantica es. SQL linguaggio dichiarativo  successo, facilità d’uso: in una query di accesso/ricerca descrivo i risultati che voglio (cosa desidero) e non come voglio arrivarci (se ne occupa DBMS  implica conoscenza su strutture dati/meccanismi di accesso, ...)

13 ? Dall’archeologia dei db ai db archeologici
scelgo un modello dei dati e lo utilizzo per esprimere i concetti significativi che intendo catturare e le loro relazioni ?

14 PARADIGMA DI PROGRAMMAZIONE Modello computazionale
Dall’archeologia dei db ai db archeologici Realtà Programma di Ricerca Il METODO SCIENTIFICO FALSIFICAZIONISTICO Modello concettuale Ipotesi Ausiliaria Modelli Logici Corroborazione Esecuzione PARADIGMA DI PROGRAMMAZIONE Modello computazionale Nucleo khuniano Calcolo Il meccanicismo “a la Turing” CINTURA PROTETTIVA popperiana

15 neuroscienze, psicologia, ...
Dall’archeologia dei db ai db archeologici vs db come “protesi” della memoria informazione (nel senso informatico) dati, formalismi, linguaggi, ... computer science linguaggio naturale, interpretazione semantica, ... meccanismi mnemonici del cervello umano significato neuroscienze, psicologia, ... descrizione interpretazione teoria archeologica ?

16 ? Dall’archeologia dei db ai db archeologici
il dato descrittivo è già un dato interpretato descrizione del “record” archeologico: problemi “terminologici” (es. liste tipologiche differenti) conoscenza incerta cambiamenti nell’interpretazione di un manufatto ... problemi interpretativi: continue modifiche allo schema del db aggiunta/eliminazione di termini nei “vocabolari” sperimentazione di modelli dati differenti ... ? ma … io mi ero abituato a ragionare in relazionale... la rappresentazione e l‘elaborazione di forme più ricche di informazione e conoscenza sono complesse, e la ricerca e la tecnologia stanno lentamente producendo risultati parziali

17 ma … io mi ero abituato a ragionare in relazionale...
Dall’archeologia dei db ai db archeologici ma … io mi ero abituato a ragionare in relazionale... ?

18 Dall’archeologia dei db ai db archeologici
?

19 5 Bibliografia

20 Bibliografia S. Rose, La fabbrica della memoria. Dalle molecole alla mente, Garzanti 1992 E. Bertino et al., Sistemi di basi di dati. Concetti e architetture, UTET 1997 P. Atzeni et al., Basi di dati. Concetti, linguaggi e architetture, McGraw-Hill 1996 P. Rossi (ed.), La memoria del sapere, Laterza 1988 W. J Ong, Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola, il Mulino 1986 G. Bocchi, M. Ceruti (ed.), Origini della scrittura. Genealogie di un’invenzione, Bruno Mondadori 2002 D. Schmandt-Besserat, Before Writing. From Counting to Cuneiform, Texas University Press, 1992 M. Liverani, Uruk la prima città, Laterza 1998 M. Frangipane, La nascita dello stato nel Vicino Oriente, Laterza 1996


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