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DISTRIBUZIONI TEORICHE DI PROBABILITA’

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Presentazione sul tema: "DISTRIBUZIONI TEORICHE DI PROBABILITA’"— Transcript della presentazione:

1 DISTRIBUZIONI TEORICHE DI PROBABILITA’

2 DISTRIBUZIONI TEORICHE DI PROBABILITA’
DEFINIZIONI: Qualsiasi caratteristica misurabile è denominata variabile. Se una variabile può assumere numerosi valori tali che qualsiasi risultato è determinato dal caso, essa è nota come variabile casuale Una V.C. è un numero X che assume un valore in R, determinato sulla base di un evento E che si è presentato in seguito all’esperimento al quale si riferisce. Tale numero è assunto da X con probabilità P Una distribuzione di probabilità è una funzione che sintetizza la relazione tra i valori di una variabile casuale e la probabilità che questi si presentino Una distribuzione di probabilità applica la teoria della probabilità per descrivere il comportamento di una variabile.

3 OSSERVAZIONI Una distribuzione è analoga ad una distribuzione di frequenze relative , ma mentre questa si ricava da un campione di osservazioni estratte da un popolazione, una distribuzione di probabilità è in relazione alla popolazione di tutti i possibili risultati Una distribuzione continua non permette la stima della probabilità di estrarre un particolare valore, ma solo quelli compresi in un dato intervallo. Per esempio, nella distribuzione delle altezze di una popolazione di studenti, non è possibile stimare la probabilità di avere un individuo alto esattamente 176,000 cm ma quella di avere un individuo tra 180 e 190 centimetri

4 La forma di una distribuzione di probabilità continua è usualmente definita da una curva senza sbalzi, mentre per una variabile discreta la probabilità è definita per i valori puntuali della variabile , e il grafico della distribuzione rassomiglia ad una serie di impulsi La forma di una distribuzione può essere simmetrica rispetto al valore centrale o ci può essere una coda più lunga da un lato piuttosto che da un altro. Se la coda è a sinistra (destra) la distribuzione viene detta asimmetrica a sinistra (destra)

5 La Distribuzione Gaussiana
Le distribuzioni normali sono una famiglia di curve simmetriche a forma di campana e unimodali (moda media e mediana coincidono). Hanno tutte la stessa forma ma sono caratterizzate (e completamente individualizzate) dai due valori: media e varianza N(μ,σ2). Densità di Probabilità L’area totale sotto la curva è 1

6 1. Caratteristiche di una distribuzione Normale
La curva Normale è Unimodale e simmetrica rispetto alla sua media (μ) Frequenza relativamente più elevata dei valori centrali e frequenze progressivamente minori verso gli estremi. La media, la mediana e la moda della distribuzione coincidono La Deviazione Standard, rappresentata da , indica la quantità di dispersione delle osservazioni intorno alla media I parametri μ e σ definiscono in modo completo la curva

7 2. Caratteristiche di una distribuzione Normale
La funzione di densità è simmetrica rispetto alla media: cresce da zero fino alla media e poi decresce fino a +∞. Ha due flessi: il primo, ascendente, nel punto μ-σ; il secondo, discendente, nel punto μ+σ. Se μ varia e σ rimane costante, si hanno infinite curve normali con la stessa forma e la stessa dimensione, ma con l'asse di simmetria in un punto diverso. Quando due distribuzioni hanno media differente, è possibile ottenere l'una dall'altra mediante traslazione o trasformazione lineare dei dati. Se invece μ rimane costante e σ varia, tutte le infinite curve hanno lo stesso asse di simmetria; ma hanno forma più o meno appiattita, secondo il valore di σ.

8 Le due curve della figura 11 hanno media μ identica e deviazione standard σ differente.

9 Le due curve della figura 12 hanno deviazione standard σ identica e media μ differente.

10 In Figura 13 sono riportate 2 distribuzioni normali che differiscono sia per la media sia per la dispersione dei dati

11 3. Caratteristiche di una distribuzione Normale
La probabilità che un valore estratto a caso da una N(μ,σ2): - sia compreso nell’intervallo (μ -σ , μ+σ) è pari a , - che sia compreso tra (μ -2σ , μ+2σ) è pari a 0,9544 - che sia compreso tra (μ -3σ , μ+3σ) è pari a 0,9973 In una distribuzione Normale: - il 90% dei valori centrali cade nell’intervallo (μ σ , μ+1.65σ) - il 95% dei valori centrali cade nell’intervallo (μ σ , μ+1.96σ) - il 99% dei valori centrali cade nell’intervallo (μ – 2.58σ , μ+2.58σ)

12 AREE SOTTO LA CURVA NORMALE COMUNEMENTE USATE

13 Poiché i valori di μ e σ dipendono dal particolare problema in considerazione le probabilità di trovare dei valori in un determinato intervallo, anche diverso da quelli comunemente usati, e descritti nel grafico precedente, diventa complicato. Non ci sono tavole di probabilità per tutti i possibili valori di μ e σ, esiste una tavola unica che può essere usata per tutte le variabili Normali. Tale tavola si riferisce ad una particolare distribuzione: la distribuzione Normale Standardizzata. La distribuzione normale standardizzata o normale ridotta, si ottiene mediante il cambiamento di variabile dato da

14 La standardizzazione è una trasformazione che consiste nel:
- rendere la media nulla (μ = 0), poiché ad ogni valore viene sottratta la media; - prendere la deviazione standard σ come unità di misura (σ = 1) della nuova variabile. La distribuzione normale ridotta viene indicata con N(0,1), che indica appunto una distribuzione normale con media 0 e varianza uguale a 1. In ogni distribuzione Normale con media μ e d.s. σ, la probabilità tra x1 e x2 è la stessa che tra z1 e z2 nella distribuzione Normale Standardizzata, dove z1=(x1- μ)/ σ z2=(x2- μ)/ σ

15 Caratteristiche di una Distribuzione Normale Standard
In una Distribuzione Normale Standardizzata: La probabilità che un valore estratto a caso sia compreso tra -1 e 1 è pari a 0,683 e che sia compreso tra -2 e 2 è pari a 0,954 Il 95% dei valori centrali di una distribuzione Normale standard cadono nell’intervallo (-1.96 ,+1.96) ed il 99% nell’intervallo (– 2.58 , +2.58) Tutti i valori di probabilità per z sono riportati in una tavola, detta tavola di probabilità I valori nel corpo della tabella mostrano l’area sotto la curva N.S. alla destra di z. Queste sono le probabilità di trovare un valore uguale o superiore a z

16 Area a dx di Z

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19 Uso della tavola di Probabilità Gaussiana
Due sono gli usi della tavola di probabilità: Definito un intervallo di valori di X, serve per calcolare la probabilità che un valore x cada al suo interno Definita una probabilità, serve per calcolare l’intervallo dei valori X che corrisponde a tale probabilità.

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23 Esercizio Si consideri una popolazione con altezza distribuita in maniera Gaussiana con media (µ) =172,5 cm e deviazione standard (σ) = 6,25 cm. Qual è la probabilità di incontrare un individuo estratto da tale popolazione e di altezza superiore a cm 190? Z = (190 – 172,5) / 6,25 = 2,8  Dalle tavole trovo p= 0,00256, quindi la probabilità di trovare un soggetto più alto di 190cm è dello 0,2%

24 Qual è la probabilità di incontrare un individuo estratto da tale popolazione con un’altezza compresa tra cm 165 e175? Z1= (165 – 172,5) / 6,25 = -1.2 Z2= (175 – 172,5) / 6,25 = 0.4 P(Z1)=0.115 P(Z2)=0.345 P(165≤ X ≤ 175) = P(-1.2≤ Z ≤ 0.4) = 1- [ ]=0.54

25 Qual è quel valore di altezza che delimita il 5% superiore della distribuzione?
p=0.05  z =1.645 z =(x-172.5)/6.25  1.645=(x-172.5)/6.25 x = (6.25*1.645) x = Circa il 5% della popolazione in studio ha un’altezza superiore di cm


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