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IL ‘48 : insurrezioni e guerre di indipendenza

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Presentazione sul tema: "IL ‘48 : insurrezioni e guerre di indipendenza"— Transcript della presentazione:

1 IL ‘48 : insurrezioni e guerre di indipendenza
I moti insurrezionali del 1948 in Europa interessano - Francia, - Italia, - Confederazione Germanica, - Impero Austriaco.

2 I popoli sottomessi ai grandi imperi chiedevano libertà e indipendenza
Nel 1848 l’Europa fu scossa da un capo all’altro da insurrezioni e vere e proprie rivoluzioni. Le popolazioni soggette all’Impero asburgico aspiravano alla libertà e all’indipendenza. Tutti gli insorti richiedevano ai regnanti una Costituzione e riforme politiche e sociali. In diversi casi gli insorti borghesi furono appoggiati dalla popolazione urbana che sperava di migliorare le proprie condizioni. Tuttavia, queste rivoluzioni NON EBBERO SUCCESSO oppure ottennero RISULTATI MINIMI. COSTITUZIONE: Insieme di REGOLE FONDAMENTALI che tutelano i diritti dei cittadini e fissano la forma dello Stato. Il potere di chi governa non è più assoluto e gli abitanti dello Stato non sono più sudditi ma liberi cittadini. I popoli sottomessi ai grandi imperi chiedevano libertà e indipendenza In Europa scoppiano contemporanea-mente numerose rivoluzioni In diversi paesi era forte il MALCONTENTO della BORGHESIA LIBERALE esclusa dal potere PERCHè E’ in corso in Europa una CRISI ECONOMICA: cresce la misera e la rabbia delle classi più povere (i contadini delle campagne e la classe lavoratrice urbana)

3 Le tappe della «PRIMAVERA DEI POPOLI»:
Nome dato alla nuova ondata rivoluzionaria per indicare il risveglio degli ideali di libertà e indipendenza delle popolazioni di numerosi paesi Europei Le tappe della «PRIMAVERA DEI POPOLI»: FRANCIA AUSTRIA GERMANIA Moti a Parigi (febbraio 1848) Moti a Vienna e Budapest (marzo 1848) Moti di Colonia e Berlino (marzo 1848) E in Spagna e Russia? Potere in mano a Monarchie assolute e alla nobiltà terriera Sono quasi totalmente ASSENTI borghesi e operai, le classi sociali più attive nelle rivolte Luigi Filippo abdica e nasce la seconda repubblica Il ministro Metternich si dimette e viene concessa la Costituzione Costituzione concessa ad aprile e revocata a giugno Luigi Napoleone presidente della repubblica: -scioglie il parlamento, -diventa Imperatore come NAPOLEONE III (1852) Repressi i movimenti nazionali ungherese e ceco

4 Il Risorgimento italiano
In questo clima cominciò a prendere forma il RISORGIMENTO, cioè il periodo attraverso cui si giunse all’Unità d’Italia. La situazione del Paese era molto complessa, a partire da forti disparità storiche ed economiche tra i vari territori. Proprio per questo inizialmente i patrioti erano uniti solo dall’aspirazione all’indipendenza, ma non vi era accordo sulle modalità di azione e sul destino della Patria. Democratici Moderati Stato federale repubblicano (Cattaneo, Ferrari) Neoguelfi: federazioni di Stati guidati dal Papa (Gioberti) Non escluso il ricorso alla violenza Laici: Stato unificato sotto la guida dei Savoia (D’Azeglio, Balbo) fra gli Stati della penisola italiana esistevano grandi disparità per storia e sviluppo economico In Italia inizia il risorgimento e si confrontano vari progetti PERCHè Sulla forma di Stato da adottare per l’Italia unita i PATRIOTI proponevano soluzioni differenti Su come agire, anche rispetto allo Stato della Chiesa

5 1° guerra di Indipendenza - 1848
I rivoluzionari Lombardo- Veneti riuscirono a cacciare gli austriaci da Milano e Venezia, ma per resistere chiesero aiuto a Carlo Alberto di Savoia. Il Regno di Sardegna dichiarò guerra all’Austria APPOGGIO di molti patrioti accorsi da tutta Italia e di alcuni sovrani della Penisola (Regno di Napoli, Granducato di Toscana e papato) che immaginavano per l’Italia un progetto federale. Gli alleati, timorosi di fronte alle mire espansionistiche piemontesi ritirarono le loro truppe. La guerra si concluse con la vittoria austriaca e l’abdicazione di Carlo Alberto in favore del figlio Vittorio Emanuele II. Vittorio Emanuele II si rifiutò di annullare lo Statuto Albertino che l’Austria aveva chiesto di abolire per restaurare l’assolutismo. STATUTO ALBERTINO costituzione emanata da Carlo Alberto nel 1848 in maniera unilaterale, dedica i primi capitoli alla definizione del potere del re, garantendogli poteri forti e il controllo su tutta la vita politica del Paese (potere esecutivo, giudiziario e partecipazione con le camere al potere legislativo). Riconosce alcuni dei diritti fondamentali dei cittadini (ad esempio libertà personale, di stampa e di proprietà). Rimane in vigore fino al 1946.

6 POLITICA ESTERA DI CAVOUR e 2° guerra di Indipendenza
Negli anni seguenti, abili politici della monarchia Savoia, come d'Azeglio e Cavour, si preoccupano di modernizzare e sviluppare l’economia del proprio Regno. Sostenuta l’agricoltura e l’industria Attuata una politica economica liberista Vengono sottoposte a tassazione tutte le classi sociali Banca Nazionale che conceda prestiti alle imprese costruzione di porti, canali, strade e ferrovie Promossi accordi commerciali con i principali stati esteri Rivendicata la laicità dello Stato Parziale abolizione dei dazi doganali POLITICA ESTERA DI CAVOUR e 2° guerra di Indipendenza Grazie all’appoggio delle truppe francesi, ottenuto partecipando alla Guerra di Crimea, nel 1859 i Savoia furono di nuovo in grado di affrontare l’Austria, la guerra si concluse questa volta con la vittoria dell’esercito sabaudo Cessione della Lombardia da parte dei Francesi Nei territori pontifici il successo spinse i patrioti a chiedere l’annessione alla monarchia piemontese (Emilia-Romagna, Granducato di Toscana, ducati di Parma e Modena) e l’anno successivo, con l’impresa di Garibaldi, venne conquistato anche il Regno delle due Sicilie.

7 Nasce il Regno d’Italia
Nel 1861 nasce il Regno d’Italia con Vittorio Emanuele II Re d’Italia e Torino capitale del Regno. Lo Stato dei Savoia però non si estende ancora su tutta la Penisola PERCHè C’è lo Stato della Chiesa, seppure ridotto a un territorio molto limitato intorno a Roma. La capitale verrà annessa nel 1870 con la Breccia di porta Pia L’unione del Veneto avverrà qualche anno dopo, con la Terza guerra d’indipendenza (1866) Le aree intorno a Trento e Trieste restano in mano all’Austria. Bisognerà aspettare la fine della prima guerra mondiale per l’annessione all’Italia


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