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Il sistema di Istruzione e formazione professionale Quadro generale e stato di attuazione.

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Presentazione sul tema: "Il sistema di Istruzione e formazione professionale Quadro generale e stato di attuazione."— Transcript della presentazione:

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4 Il sistema di Istruzione e formazione professionale Quadro generale e stato di attuazione

5 Qualche numero (2014/2015): la partecipazione ai percorsi di IeFP
Gli alunni iscritti ai percorsi dal I al IV anno di IeFP sono in totale di cui : presso le istituzioni formative (43,7%%) presso le istituzioni scolastiche (56,3%)

6 Alunni iscritti ai percorsi triennali di IeFP sono in totale
Iscritti alla IeFP (I-IV anno) per tipologia (v.a.) 18.873 Suss. Complementare Istituzioni formative Suss. Integrativa

7 Alunni iscritti al 4°anno dei percorsi di IeFP
Fig Iscritti IV anno per tipologia (v.a.) 19,5 Suss. Complementare 80,5 Istituzioni formative

8 Evoluzione delle iscrizioni al sistema di IeFP
Il sistema di IeFP ha conosciuto negli anni un aumento esponenziale: si è passati da circa alunni iscritti ai percorsi triennali nel 2003/2004 ai iscritti nel 2014/2015 ai medesimi percorsi I dati degli ultimi anni sembrano mostrare una stabilizzazione del sistema di IeFP nelle strutture formative accreditate, mentre sono in continuo aumento le iscrizione al sistema di IeFP in sussidiarietà (si è passati dai iscritti nel ai oltre nel )

9 Evoluzione della partecipazione alla IeFP e delle risorse nazionali destinate

10 Iscritti ai percorsi triennali di IeFP e ai corsi quinquennali di istruzione professionale, a.f. 2003/4 – 2014/15

11 Vocazione o seconda opportunità ?
Vocazione/seconda opportunità: incidenza dei 14enni al primo anno per tipologia – a.f (%)

12 L’iscrizione ai percorsi di IeFP come prima scelta
La percentuale di iscritti 14enni al primo anno è del 45,1% per i percorsi dei Centri accreditati, percentuale che sale al 50% per la sussidiarietà integrativa e al 32,8 %per la complementare. A queste quote si può dire corrispondano, grosso modo, le percentuali degli allievi che hanno scelto i percorsi IeFP come prima scelta, diversamente dagli altri che, con qualche eccezione, vi sono probabilmente approdati dopo precedenti insuccessi formativi o scelte insoddisfacenti. Diminuisce lo scostamento delle iscrizioni tra le due tipologie di sussidiarietà: Nei percorsi a sussidiarietà integrativa corrisponde al 50% Nei percorsi a sussidiarietà complementare è pari al 32.8%

13 La ricaduta occupazionale dei percorsi di IeFP
A distanza di tre anni dall’ottenimento della qualifica: il 50% dei giovani risulta occupato (a fronte del 59% della precedente indagine) Il 42.1% disoccupato (di cui il 23.5% ha perso il lavoro e il 18.6% che è in cerca di occupazione) il 6.6% dei giovani è in formazione, dunque ha proseguito negli studi (a fronte del 9.7% della precedente indagine) Gli inattivi diminuiscono: sono l.1.3% (a fronte del 4% della precedente indagine)

14 Condizione prevalente a tre anni dalla qualifica (valori %)

15 La ricaduta occupazionale dei percorsi di IeFP per tipologia di istituzione e area geografica
Le istituzioni formative presentano una ricaduta occupazionale più alta: gli occupati a distanza di tre anni dalla qualifica sono il 55% per quanto riguarda le istituzioni formative a fronte del 37.9% per quanto riguarda le istituzioni scolastiche. L’area geografica che presenta il livello più alto di occupazione è il Nord Est per quanto riguarda sia le istituzioni formative (61.5%) sia le istituzioni scolastiche (50.5%), segue il Nord Ovest, rispettivamente al 55.4% e 38.5%, il Centro rispettivamente al 30% e al 39% e infine il Sud Isole al 27.7% e al 27.8%

16 Il sistema duale in Italia

17 Contesto nel quale si sviluppa la sperimentazione del sistema duale
Le Regioni e Province Autonome a seguito dell’introduzione del TU su apprendistato con il D.Lgs. 167/11, in un proprio documento di riflessione inviato al Ministro del Lavoro avevano avanzato osservazioni finalizzate ad evidenziare gli aspetti critici riscontrati nell’attuazione del nuovo apprendistato, che si era fatto sempre più difficile da gestire per le imprese disincentivandone l’uso in generale.

18 Contesto nel quale si sviluppa la sperimentazione del sistema duale
Un ulteriore aspetto disincentivante era legato alla forte attrattività esercitata dall’apprendistato professionalizzante, che ha finito per fagocitare le altre due tipologie. E’ proprio nella coscienza di tali problematiche che le Regioni e Province Autonome hanno avviato un approfondito percorso di riflessione tentando di individuare gli elementi imprescindibili per il rilancio di questi strumenti contrattuali.

19 Contesto nel quale si sviluppa la sperimentazione del sistema duale
Parallelamente al confronto sull’apprendistato, le Regioni hanno continuato ad approfondire la riflessione sulle difficoltà di attuazione del sistema di IeFP. Nello specifico le Regioni riproponevano l’istanza secondo cui il segmento dell’IeFP deve entrare a far parte a pieno titolo del sistema educativo nazionale, garantendo al contempo il controllo dei LEP e la certezza delle risorse, anche attraverso l’individuazione di fabbisogni e costi standard da parte del livello centrale.

20 Contesto nel quale si sviluppa la sperimentazione del sistema duale
Nel solco di tale riflessione e confronto si inquadrano le recenti innovazioni di sistema avviate dal Governo in stretta collaborazione con le Regioni e Province Autonome: l’introduzione del nuovo Capo V dell’Apprendistato (D.Lgs 81/15 ARTT. 41 – 47) l’Accordo sul progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale” approvato in sede di Conferenza Stato/Regioni il 24 settembre (“beta test” delle riforme avviate con il “Jobs Act” e la “Buona Scuola”)

21 Accordo in CS/R del 24 settembre “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale” Obiettivi: • Contrastare più incisivamente la dispersione scolastica e formativa rafforzando la metodologia dell’apprendimento esperienziale. • Ridurre la platea dei NEET attraverso percorsi brevi di riqualificazione dei giovani in possesso di titoli deboli o senza titoli di studio. • Attivare percorsi duali per almeno 60 mila allievi nel biennio, suddivisi in 20 mila in apprendistato e 40 mila in alternanza scuola-lavoro e impresa formativa .

22 Accordo in CS/R del 24 settembre 2015
Sperimentazione strutturata sulla base di due linee di sviluppo: 1. Linea 1 – Sviluppo e rafforzamento del sistema di placement dei centri di formazione professionale pubblici e privati (CFP) (Finanziata con 10,5 MEURO) 2. Linea 2 – Sostegno di percorsi di IeFP nell’ambito del sistema duale (Finanziata per due annualità con un totale di 174 MEURO MEURO per il tutoraggio aziendale)

23 Accordo in CS/R del 24 settembre 2015
La Linea 1 prevede, attraverso il coinvolgimento di Italia Lavoro: Selezione di 300 CFP, accreditati a livello regionale, che prenderanno parte alla sperimentazione; Avvio azioni di costituzione o rafforzamento di uffici di orientamento e placement all’interno dei CFP selezionati; Gestione di un sistema di contributi per datori di lavoro che impegneranno personale proprio in azioni di tutoraggio

24 Accordo in CS/R del 24 settembre 2015
La Linea 2 (finanziata con 87 MEURO distribuiti tra le Regioni e PA) prevede la strutturazione di percorsi di IeFP nei quali venga potenziato il raccordo tra formazione e lavoro

25 Accordo in CS/R del 24 settembre 2015
Modalità attuazione Linea 2: a) apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, con contenuti di applicazione pratica non inferiori al 40% dell’orario ordinamentale per il secondo anno e al 50% per il terzo e quarto anno; b) alternanza scuola - lavoro, con periodi di applicazione pratica non inferiore a 400 ore annue; c) impresa formativa simulata, con periodi di applicazione pratica non inferiore a 400 ore annue, quale strumento propedeutico ai percorsi di alternanza scuola lavoro o di apprendistato, con particolare riferimento agli studenti quattordicenni

26 Accordo 24 settembre 2015 Recepimento regionale
Tutte le Regioni e PA, ad esclusione della Provincia Autonoma di Bolzano, hanno siglato dei protocolli One to One con il MLPS, di impegno all’avvio della sperimentazione, in cui ciascuna realtà territoriale si impegnava a dare attuazione a tale sperimentazione programmando le necessarie attività.

27 Recepimento regionale Tipologie di intervento
Tutte le Regioni firmatarie dei protocolli hanno previsto l’attivazione di percorsi Iefp. Delle Regioni che hanno emanato atti di indirizzo, ad eccezione della Liguria, che ha approvato l’avvio di un’azione di sistema per l’implementazione del sistema duale in coerenza con il sistema di IeFP esistente, tutti intendono avviare almeno un percorso sperimentale triennale per la qualifica in modalità di alternanza rafforzata o di Impresa formativa simulata.

28 Recepimento regionale Tipologie di intervento
Tutte le Regioni firmatarie dei protocolli hanno previsto l’attivazione di percorsi Iefp. Delle Regioni che hanno emanato atti di indirizzo, ad eccezione della Liguria, che ha approvato l’avvio di un’azione di sistema per l’implementazione del sistema duale in coerenza con il sistema di IeFP esistente, tutti intendono avviare almeno un percorso sperimentale triennale per la qualifica in modalità di alternanza rafforzata o di Impresa formativa simulata.

29 Recepimento regionale Tipologie di intervento
6 Regioni hanno previsto l’avvio anche di almeno un percorso quadriennale volto al conseguimento del diploma in modalità di alternanza rafforzata. Solamente la Regione Lazio al momento ha previsto l’avvio di percorsi quadriennali in modalità di Impresa formativa simulata. La Regione Lombardia ha previsto inoltre l’avvio di percorsi di 5° anno volti al conseguimento del certificato di specializzazione tecnica superiore, in modalità di alternanza rafforzata


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