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TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI IMMIGRATI Sessione 6
Ivana Fellini | Università di Milano-Bicocca Giovanna Fullin | Università di Milano-Bicocca SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE
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25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI IMMIGRATI Obiettivi del panel Gli effetti della crisi economica evidenti nel mercato del lavoro italiano con un certo ritardo rispetto agli altri paesi europei ma molto persistenti nel tempo Il panel si focalizza sui cambiamenti che si sono registrati nella struttura occupazionale italiana in seguito alla crisi con attenzione al diverso impatto sulla popolazione nativa e su quella immigrata Oltre i tre filoni di ricerca di solito distinti: studio del mercato del lavoro / studio dei processi migratori / studio delle politiche Benvenuti a tutti a questa secondo panel della sessione 6, panel che affronta il tema della crisi dal particolare punto di vista delle tendenze dell’occupazione e le ricadute sull’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro italiana. Prima di avviare i lavori lasciando la parola ai relatori e senza rubare troppo tempo, io e Giovanna, vorremmo introdurre il panel condividendo gli obiettivi che ci hanno guidato nel suo disegno e condividendo alcuni dati di scenario che crediamo utili per contestualizzare le discussione che seguirà. Come sappiamo, e come ci hanno ricordato le relazioni in planaria di ieri, nella prima fase della crisi in corrispondenza con il biennio della Grande Recessione, il mercato del lavoro italiano ha mostrato discreti segni di tenuta, ma negli anni successivi e a parte il piccolo balzo del 2011, la crisi che è stata più intensa e soprattutto presenta un carattere di forte persistenze nel tempo. Per comprendere gli effetti della crisi guardiamo alle tendenze dell’occupazione e al diverso impatto sulla popolazione nativa e su quella immigrata Un secondo obiettivo è far dialogare diversi filoni di ricerca
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Alcuni antefatti - 1) un mercato del lavoro a bassa qualificazione
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI IMMIGRATI Alcuni antefatti - 1) un mercato del lavoro a bassa qualificazione
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2) Un’anomalia nel quadro europeo negli anni della crisi
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI IMMIGRATI 2) Un’anomalia nel quadro europeo negli anni della crisi Tassi di variazione dell’occupazione per gruppi professionali (Isco08) Cognitive altamente qualificate < >Manuali non qualificate
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3) Tendenze dell’occupazione differenziate per genere e per origine
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI IMMIGRATI 3) Tendenze dell’occupazione differenziate per genere e per origine Guardando all’impatto dei flussi migratori sul mercato del lavoro italiano nel lungo periodo vediamo comunque un flusso di ingressi in continua crescita nel tempo, con solo un lieve rallentamento con la crisi. Immigrati sono 8,4% della popolazione e 11% della forza lavoro (solo PFPM e 15% al Nord) Si vede bene con i numeri indice ma attenzione: non vuol dire che gli autoctoni perdono il lavoro e gli immigrati lo trovano. Su questo ci darà una spiegazione Bruno Anastasia a cui cediamo tra un attimo la parola
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TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI IMMIGRATI In questo quadro quali tendenze dell’integrazione degli immigrati nel MdL? Paesi West-EU trade-off tra disoccupazione e qualità dell’occupazione: a) la penalizzazione degli immigrati nel rischio di disoccupazione è elevata nei paesi nordici, limitata nei paesi del Sud Europa Dibattito su immigrazione spesso prescinde da questo quadro, dalle specificità delle caratteristiche della domanda di lavoro nei diversi paesi. Alcuni studi però mettono in connessione le due cose e identificano una sorta di trade-off tra penalizzazione degli immigrati in termini di accesso al lavoro (rischio di disoccupazione) e in termini di qualità dell’occupazione. Alcune analisi fatte comparando autoctoni e immigrati a parità di caratteristiche socio-anagrafiche, hanno messo in luce come Nei paesi dell’Europa centro-settentrionale vi è un’alta penalizzazione in termini di disoccupazione ma una bassa penalizzazione in termini di accesso ad occupazioni qualificate Nei paesi del Sud Europa invece gli immigrati sono poco penalizzati in termini di disoccupazione, trovano facilmente impiego, ma a costo di una forte segregazione nelle fasce del lavoro manuale e poco qualificato Le spiegazioni di questo trade off sono da ricondursi, appunto, alle caratteristiche della struttura occupazionale e della domanda di lavoro nei paesi di arrivo e alle caratteristiche dei sistemi di welfare e ai modi di ingresso degli immigrati (in alcuni paesi prevalentemente rifugiati, in altri persone che hanno già un lavoro, in altri come Sud EU entrano nella maggior parte dei casi senza avere un impiego). Non abbiamo tempo di entrare ora nel dettaglio Le analisi sono state condotte prima della crisi, il quadro cambia un pochino con la crisi ma non in maniera sostanziale. Invece di mostrarvi i risultati dei modelli abbiamo preferito presentare qualche dato descrittivo da cui le differenze tra paesi emergono comunque. DISOCCUPAZIONE Si vede che in IT e anche SP il tasso di disoccupazione degli immigrati è molto simile a quello degli autoctoni nel Negli altri paesi differenze più marcate. Con la crisi la disoccupazione colpisce in maniera forte gli immigrati, stt maschi, ma colpisce anche la popolazione autoctona. Nel 2015 in IT il gap si allarga un po’ e anche in SP è più ampio anche se relativo a livelli dei tassi elevatissimi IT ancora tra i paesi in cui il gap è ridotto. Poi ci sono casi specifici ma non entriamo ora
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TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO
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TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO b) ma nei paesi del Sud Europa la penalizzazione degli immigrati in termini di segregazione nelle occupazioni meno qualificate è molto marcata Qui abbiamo il dato del 2014 ma da prima della crisi ad oggi la situazione in Italia e Spagna è peggiorata.
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Le domande per i relatori
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI IMMIGRATI Le domande per i relatori Che impatto ha avuto la crisi sull’occupazione degli immigrati e dei nativi in Italia? Quali le differenze tra quanto accaduto nel Centro-Nord e nel Mezzogiorno? Allargando la prospettiva ai paesi europei, sono in atto processi di sostituzione tra forza lavoro immigrata e forza lavoro autoctona o esse giocano ruoli complementari? Qual è l’impatto dei flussi migratori sui mercati del lavoro di arrivo? Qual è e come è cambiato con la crisi il ruolo delle politiche che influiscono sull’offerta di lavoro immigrata?
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TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI IMMIGRATI Un progetto europeo sull’inserimento occupazionale degli immigrati nei paesi EU
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