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Lingotti, ma anche pezzi piccoli
Fucinatura e stampaggio Stampo aperto Stampo chiuso Sgrossatura Lingotti, ma anche pezzi piccoli Finitura Componenti “finiti” Applicazione di forze di compressione a caldo mediante presse e magli 1 10
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Magli Presse A semplice effetto A contraccolpo A doppio effetto 2 11
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Caratteristiche dei magli e delle presse
Macchine a energia imposta (max 1200 kJ) Adatti per pezzi piccoli Vel di deformazione elevata Microdeformazione distribuita e struttura uniforme Macrodeformazione disuniforme nella fucinatura Presse Macchine a forza imposta (5000 MN) Adatte per pezzi grandi Vel di deformazione lenta (Compressione statica) Microdeformazione concentrata e struttura disuniforme Macrodeformazione controllabile 3
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Deformazione di un pezzo sottoposto a compressione monoassiale
Sequenza della deformazione Importanza dell’attrito 4
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Y = kevn Calcolo di prima approssimazione della forza di fucinatura
- Magli di piccola o grande massa producono penetrazioni differenti - La sezione finale non dipende dalla massa, ma dalla velocità Il calcolo delle forze e delle energie per lavorazioni al maglio a caldo è affidato a formule empiriche Valore medio di sy Y = kevn Forza di fucinatura, P Attenzione: a e b crescono continuamente b = profondità 5
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Soluzione dell’equazione differenziale
- La forma della distribuzione è indipendente da a 6 8
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Fucinatura al maglio a caldo
In principio: Forza P Necessità di conoscere il tempo di contatto Energia Necessità di conoscere ev 6 5 8
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Calcolo pratico del valore di Y
A caldo, ad alta velocità (maglio): difficoltà da superare - Il materiale incrudisce, per cui la resistenza aumenta all’aumentare della deformazione - L’incrudimento dipende dalla velocità di deformazione - Per conoscere la velocità di deformazione occorre conoscere sia la deformazione totale che il tempo di contatto 7 9
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Funzioni del canale di bava - Attutire l’urto fra gli stampi
Forze di stampaggio Funzioni del canale di bava - Attutire l’urto fra gli stampi - Accogliere il materiale in eccesso - Riempire gli stampi 9 13
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- Y = resistenza del materiale alla def plastica
Forze di stampaggio F = k Y A - Y = resistenza del materiale alla def plastica - A = impronta del pezzo sul piano di bava, compresa la camera scartabava - k = costante: pezzi semplici 5-8 con scartabava 8-12 forme complesse 10 13
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Progettazione del greggio e degli stampi
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Scelta del piano di divisione (piano di bava)
- eliminare sottosquadri (assenza di elementi scomponibili a) - evitare spinte laterali b) - scegliere piani normali all’asse di rotazione (economia) c) - scegliere piani che permettano la lavorazione di un solo semistampo d) - evitare punti deboli e) a truciolo b fonderia c def. plastica 13 15
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Angoli di sformo Dimensionamento dei sovrametalli
Scopi del sovrametallo - permettere asportazione di truciolo - compensare - ossidazione - difetti superficiali - incompleto riempimento - ritiro Angoli di sformo Scopi - facilitare il riempimento - evitare usura dello stampo durante l’estrazione Pezzi normali: 7 - 8° Pezzi alti: 10-12° 14 16
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Geometria del greggio Raggi di raccordo Scopi
- Evitare concentrazioni di tensioni - Favorire il riempimento Valori tipici dei raggi di raccordo Geometria del greggio 15 17
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Dimensionamento del canale di bava
Scopi del canale di bava - Attutire l’urto fra gli stampi - Accogliere il materiale in eccesso - Favorire il riempimento degli stampi A = area in pianta del pezzo 16 18
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Il ciclo di stampaggio Taglio spezzoni e riscaldamento
Sbozzatura e stampaggio Eliminazione delle bave Pulizia superficiale Coniatura: pezzi piccoli, tolleranze spinte, a freddo 17 19
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