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Candelore di sant’ Agata
Brayan Messina, Luca Zappulla, Guglielmo Fassari, Simone Spampinato, Giada Mucimarra
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La festa di sant’ Agata La festa di sant'Agata è la più importante festa religiosa della città di Catania. Si celebra in onore della santa patrona. Si svolge tutti gli anni dal 3 al 6 febbraio, il 12 febbraio e il 17 agosto. La prima data è quella del martirio della Santa catanese, mentre la data di agosto ricorda il ritorno a Catania delle sue spoglie, dopo che queste erano state trafugate e portate a Costantinopoli dal generale bizantino Giorgio Maniace, quale bottino di guerra e dove rimasero per 86 anni. Dal 3 al 6 febbraio giungono a Catania pellegrini, turisti e curiosi provenienti da tutta la Sicilia. È considerata la terza festa dell'intera cristianità per partecipazione popolare dopo la Settimana Santa di Siviglia e il Corpus Domini di Cuzco, in Perù. Insieme con il Patrimonio dell'Umanità delle città tardo barocche della Val di Noto (Sicilia sud orientale) conferito dall'UNESCO nel 2002, la festa di sant'Agata risulta "bene etno antropologico patrimonio dell'umanità" della Città di Catania nel mondo.
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Candelore 1Cereo di Monsignor Ventimiglia o di sant'Aita. È il più piccolo e fu donato nel 1766 da Monsignor Salvatore Ventimiglia, allora arcivescovo di Catania. 3Cereo degli ortofloricoltori costruito in stile gotico, è sormontato da una corona ed è per questo motivo che è soprannominato la regina delle cannalore. 5Cereo dei fruttivendoli, detto 'a signurina (la signorina) per la sua semplice bellezza. Si distingue per essere realizzato su di una base costituita da quattro cigni. 4Cereo dei pescivendoli, in stile rococò, detta anche "a bersagliera", si distingue per una corona floreale, pendente dagli altorilievi del secondo ordine, che conferisce una sensazione di movimento durante le evoluzioni dell'annacata. 2Cereo dei Rinoti. Questa è la prima delle grandi cannalore in processione, essendo la più antica, ed è costruita in stile barocco. 6Cereo dei macellai, poggia su di una base costituita da quattro leoni ed ha, nella parte alta, una statua di San Sebastiano patrono della corporazione.
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7Cereo dei pastari (produttori di pasta), è l'unico che ha tuttora il candelone centrale in cera, le altre candelore hanno un cereo in plastica (l'ultima candelora che effettuò il cambio fu quella dei fruttivendoli, il vecchio cereo è visibile nella cappella dell'addolorata nella parte destra della basilica cattedrale di Catania, vicino alla cappella di Sant'Agata). Risale ai primi anni del settecento ed è costruito in stile barocco. 11Cereo del Circolo sant'Agata, è il meno anziano degli undici ed è realizzato in stile neoclassico. In esso sono raffigurati, oltre a sant'Agata, l'altro martire catanese sant’Euplio; è il meno pesante tra i ceri grandi. 9Cereo dei putiari (bettolieri), è realizzato in stile impero ed è costruito su una base rappresentata da quattro leoni e da quattro aquile. È il secondo più pesante, dopo quello dei panificatori ed è portato da 10 persone. 12Cereo del Villaggio Sant'Agata È il più nuovo dei ceri grandi. Voluto dal sig. Salvatore Russo ed inaugurato nel 2010, ha ricevuto il benestare al comitato dei festeggiamenti per partecipare alle processioni dei tre giorni nel 2012 e il 3 febbraio 2012 ha fatto la sua prima uscita in occasione dell'offerta della cera. 10Cereo dei pannitteri (panificatori) è il più grande e pesante di tutti ed è trasportato da ben 12 portatori o vastasi. La prima sua costruzione risale al XVIII sec. ed è costruito su di una base costituita da quattro statue di Atlante. 8Cereo dei pizzicagnoli (venditori di pezzi di formaggio); è costruito in stile art nouveau o liberty ed è realizzato su di una base costituita da quattro cariatidi.
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