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E. Pasqualucci INFN Roma

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Presentazione sul tema: "E. Pasqualucci INFN Roma"— Transcript della presentazione:

1 E. Pasqualucci INFN Roma
Atlas TDAQ E. Pasqualucci INFN Roma

2 Sommario Attivita’ di fine 2008 – inizio 2009
Preparazione per i run con fasci Trigger con luminosita’ iniziali 16/9/2009 E. Pasqualucci

3 Attivita’ TDAQ Durante la presa dati con raggi cosmici (fine 2008) Funzionamento continuo del trigger Supporto per la presa dati dei rivelatori Manutenzione del sistema Nuova versione di software tdaq prodotta nel 2009 Miglioramenti principali: Protezione del database di configurazione del daq tramite check automatici “Pulizia” del meccanismo di stop-less recovery Preparazione per la migrazione a SLC 5 ed alla versione a 64 bit Migrazione ad SLC5 completata per il run di giugno 1 giorno a settimana dedicato a test e manutenzione del tdaq Prese dati regolari a partire da Aprile Settimane di presa dati dedicate ai rivelatori Una settimana dedicata all’integrazione degli algoritmi Due settimane dedicate ad un run di cosmici globale in giugno Shift regolari a partire da meta’ ottobre 16/9/2009 E. Pasqualucci

4 Attivita’ TDAQ HLT Aggiunta la possibilita’ di pre-scaling dinamico Testata ed utilizzata nel run di giugno On-line monitoring ri-disegnato e semplificato Stream di calibrazione dei muoni integrata ed utilizzata stabilmente Studi di robustezza rispetto alle condizioni del rivelatore Studi di evoluzione dei menu di trigger per la presa dati In termini di commissioning del trigger In termini di utilizzazione per la prima fisica 1 settimana dedicata a documentazione trigger (maggio) Ogni mese corso per I turnisti Programma generale Si procede come pianificato alla fine del 2008 La rete e’ stata completamente ri-cablata Preparata per l’espansione del sistema 16/9/2009 E. Pasqualucci

5 Stato dell’HW HLT Preparazione dell’infrastruttura 2009
30 nuovi rack pronti alla fine dell’estate Gara per il cooling partita, installazione a dicembre Acquisto e messa in opera delle macchine Gara per la prima tranche (10 rack, ~300 nodi) partita Installazione e messa in opera Posticipata a gennaio 2010 Seconda e terza tranche (20 racks) Messa in funzione per l’estate 2010 Completamento del sistema ~90 rack in totale Previsto durante lo shutdown a fine 2010 Richiesto il completamento del piano finanziario 16/9/2009 E. Pasqualucci

6 Preparazione del livello 1
L’HW previsto e’ completamente installato Il trigger viene preparato attraverso: Allineamento temporale Parzialmente effettuato tramite Misure di propagazione dei segnali e correzioni relative Prese dati con cosmici Run di pulse (TGC) Studio delle soglie Preparazione delle “strade” nel caso dei muoni Prese dati di commissioning 16/9/2009 E. Pasqualucci

7 Muon barrel trigger Per commissioning menu esclusivo per barrel and end-cap Inclusivo per la preparazione finale Allineamento temporale Misura della lunghezza delle fibre Allineamento locale Analizzando i dati Correzione disallineamenti nelle torri Analisi dei dati di T2 Allineamento globale Allineamento tra le torri e settori Cross check con MDT, HLT and CTP Tool per l’allineamento con dati da collisioni Completato e utilizzato con run con MDT e TRT Tempo di processamento: ricostruzione al Tier h. Dopo un run notturno, calibrazioni disponibili nel primo pomeriggio 85% del detector allineato entro 2-3 BC 16/9/2009 E. Pasqualucci

8 Preparazione HLT Durante le settimane dedicate ai rivelatori
Si offre il servizio cercando di non creare problemi Uso dello streaming (revert to steering dummy se necessario) Se non crea problemi, algoritmi girati in modo parassita “Technical run” Test di integrazione Settimana dedicata per HLT: Ci si riporta ad una situazione stabile (come ad ottobre 2008) HLT streaming basato sul L1 trigger type Algoritmi girati in modo parassita Alcuni algoritmi specifici girati per selezionare cosmici Uso e test delle stream di calibrazione Test di nuovi algoritmi/variazioni di menu/condizioni di run Condizioni di accesso alle informazioni nel database Stabilita’ 16/9/2009 E. Pasqualucci

9 Preparazione dei menu di trigger
Menu di trigger costruiti in base alle richieste Priorita’ Giustificazione degli item di trigger Fattori di pre-scaling basati sul controllo dei rate Condizioni da soddisfare in Le condizioni sono dettate da: Controllo del rivelatore Calibrazione, studi di fondo, … Studio delle “combined performance” Dalla fisica che si vuole fare Attivazione progressiva dei menu Secondo la fisica con una data Lint 16/9/2009 E. Pasqualucci

10 Strategia per il trigger
Prime collisioni → Frequenza MB da 10 a 100 Hz Completamento della messa in funzione e comprensione del L1 Fase 1 − gia’ testata nel 2008 −: Presa dati senza HLT Menu validato al CAF Frequenza di output aggiustata tramite pre-scale del L1 Fase 2: HLT in pass-through Streaming con il trigger type di L1 HLT menu validato offline Tier0 monitoring Offline trigger aware analysis in ESD / AOD Il rate di output e’ aggiustato cambiando i pre-scale (L1 ed HLT) 16/9/2009 E. Pasqualucci

11 Strategia per il trigger
Fase 3 − testata durante il run di cosmici del 2008 −: Quando se ne presenta la necessita’ (output verso il Tier 0 troppo alto): HLT in active mode in a controlled and simple way first L2, EF priority ? Attivazione delle catene secondo le necessita’ di riduzione del rate Preparato guardando i rate nel campione di MB Ulteriore aggiustamento del rate attraverso il pre-scale di L1 ed HLT In generale, durante un run Controllo del rate per sfruttamento ottimale della banda A corto termine tramite fattori di scala dinamici A lungo termine tramite indurimento delle soglie Esempio: trigger primari per I muoni m10 e 1031 m20 e 1032 16/9/2009 E. Pasqualucci

12 Trigger e prima fisica Massima priorita’ con i primi dati (~1 pb-1):
Comprensione e performance trigger di primo livello Comprensione di oggetti piu’ semplici, identificazione e fondo e/γ, μ, jet Successivamente: Studio di oggetti piu’ complessi In parallelo ed in preparazione alle prime misure t, Etmiss, … 16/9/2009 E. Pasqualucci

13 Trigger e prima fisica Con 10 pb-1 prime misure su processi SM MB
 O (10 M) in 2-3 mesi (prescalato a 10 Hz) Importante per la comprensione dei trigger sui jet Jet con ET > 20 GeV and |η| < 2.5 sono ~ 6% degli eventi MB Dijets with ET>100 GeV σ ~ 1 μb  O (10 M) in 10 pb-1 (prima di prescalare) J/ψ→μμ μ > 6,4 GeV |η|< 2.4 σ ~ 10 nb  O (100 k) in 10 pb-1 Soglie basse, tagli laschi, importante stabilita’ Utilizzato per valutare efficienza di trigger di muoni con metodo “tag and probe” (da m4 a m10) 16/9/2009 E. Pasqualucci

14 Trigger e prima fisica W→lν ~ 20 k selezionati Z→ll ~ 2 k selezionati
Trigger di singolo leptone Elettroni e muoni inclusivi Soglia puo’ essere tenuta bassa m10 non pre-scalato a 1031 Usato per efficienza trigger di muoni fino a m40 Sample prescalati di jet per studiare il fondo “Riscoperta” del top tt →lν + X O (102) Importanti i trigger di singolo e multiplo leptone ed i jet Alta priorita’ Trigger di singolo leptone con soglia 20 GeV Nessun isolamento all’inizio Aumentando il rate, aggiunta del requisito di isolamento 16/9/2009 E. Pasqualucci

15 Trigger e prima fisica A qualche 10 pb-1 - 100 pb-1
Misure accurate di processi SM W/Z, top, jet inclusivi Misura scale ETmiss (Z->tt) Basata su trigger leptonico Fisica di scoperta Se il trigger ed il rivelatore sono ben capiti Esempio: SUSY Sensibilita’ comparabile con il Tevatron con qualche 10 pb-1 Prime analisi: l+jets+ETmiss Richiede trigger leptonico fino alla comprensione di ETmiss negli eventi multijet Golden trigger jets + ETmiss 16/9/2009 E. Pasqualucci

16 Backup 16/9/2009 E. Pasqualucci

17 Level-1 trigger evolution
Two different cosmic setups Conceptually few changes Four physics thresholds Two test thresholds 16/9/2009 E. Pasqualucci


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