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PubblicatoAdolfo Perini Modificato 6 anni fa
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Caratteristiche della struttura di personalità a livello nevrotico
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Mentre nella psicosi, il contatto con la realtà esterna è perduto, il nevrotico - per quanto talora drasticamente limitato nella sua possibilità di amare e lavorare - mantiene tale contatto (Freud, nevrosi e psicosi)
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Seguendo la concettualizzazione di Freud nella nevrosi, la sofferenza non compromette un contatto con la realtà. Le difese dell'io però sono troppo rigide e impediscono il contatto con l'es (si tratterà, dunque, in terapia, di indebolire le difese)
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Caratteristiche della personalità nevrotica
Al tempo di Freud erano nevrotici tutti i sintomi che non presentavano base organica, che non erano però schizofrenici, né maniaco-depressivi o psicopatici. In realtà molte persone che Freud avrebbe trattato come nevrotici oggi sarebbero considerate borderline (attraversando periodi di compensazione psicotica).
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Le nevrosi (Freud) Psiconevrosi Nevrosi attuali
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nevrosi narcisistiche
Nevrosi (Freud) Psiconevrosi (i sintomi sono l’espressione simbolica e sovradeterminata di un conflitto infantile) Nevrosi attuali (i sintomi riguardano conflitti presenti) Nevrosi di transfert (la libido è spostata su oggetti reali o immaginari) Il transfert si sviluppa più facilmente nevrosi narcisistiche (la libido è rivolta verso l’Io)
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Nevrosi narcisistiche
PSICONEVROSI Nevrosi di transfert Nevrosi narcisistiche l’isteria d’angoscia Oggi disturbi dell’identità (disturbo narcisistico di personalità) la nevrosi fobica l’isteria di conversione (somatica -es. paralisi, sordità) la nevrosi ossessiva
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NEVROSI ATTUALI Nevrosi d’angoscia
I sintomi segnalano conflitti presenti (da Freud connessi all’insoddisfazione sessuale) Nevrosi d’angoscia (o di ansia – attacchi di panico) Nevrastenia (esaurimento o scompenso nervoso) Ipocondria nel pensiero Nevrastenia…sintomi come cefalea, stitichezza, stanchezza..disturbi dlel’umore, del sonno Si presenterebbero in soggetti che abbiano raggiunto un buon livello di individuazione personale e abbiano effettuato uno svincolo dalla famiglia di origine (Cancrini)
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Caratteristiche della struttura di personalità a livello nevrotico
Contatto con la realtà Uso prevalente di difese mature Cure genitoriali empatiche Senso integrato della propria identità I problemi tendono a essere percepiti come egodistonici
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Caratteristiche della struttura di personalità a livello nevrotico
Le difese sono per lo più mature; quelle primitive non hanno una grande rilevanza nel funzionamento globale e sono evidenti soprattutto in momenti di insolita tensione. È deducibile una storia di cure genitoriali empatiche (il b. non è dovuto ricorrere a modalità infantili per gestire le emozioni) Vi è un senso integrato della propria identità Vi è un solido contatto con la realtà
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In termini di fasi evolutive
ha attraversato più o meno con successo i primi due stadi descritti da Erickson della fiducia e dell’autonomia di base e ha fatto almeno qualche progresso verso l’integrazione dell’identità e il senso di iniziativa. Integrazione dell’identità – senso di iniziativa Autonomia di base Fiducia
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Dal punto di vista sistemico-famigliare:
Processo di individuazione all’interno del sistema famigliare Nevrosi Psicosi
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Per i terapeuti famigliari
È necessario considerare il mutamento di regole reso necessario dall’arrivo o scomparsa di uno dei membri (nascita, matrimonio, malattia…ma anche ingresso a scuola, trasferimento, pensionamento, crisi di coppia…) e la collocazione in termini di aspettative e di ruolo di uno di essi Es. Cancrini, p. 137
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Nell’esempio di Cancrini (p. 137), il signor G
Nell’esempio di Cancrini (p. 137), il signor G. sviluppa sintomi fobici-ansiosi quando la moglie si ammala e lui ha molta paura di perderla. I sintomi : segnalano simbolicamente un vecchio conflitto (la paura di essere abbandonato), sono utili all’economia psicologica perché evitano il conflitto interno difficile da accettare (la propria insicurezza) e con la realtà esterna (fare le cose da solo), attualmente inaccettabile sono utili all’economia del sistema interpersonale perché consentono ai membri del sistema di svolgere funzioni reciprocamente protettive.
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Localizzazione del sintomo
Il sintomo può manifestarsi a livello del membro che esprime la necessità di mutamento (es. l’adolescente o il giovane adulto, o chi passa dall’età adulta alla vecchiaia) Dal punto di vista sistemico, si ipotizza un’interazione patogena, la possibilità che un genitore, il coniuge, l’intero sistema agisca inconsapevolmente sul p. per limitarne l’autonomia e mantenere l’equilibrio.
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Fase della famiglia I problemi maggiori si manifesterebbero nella fase di svincolo per ragioni che attengono: alle difficoltà di separazione all’interno di famiglie in cui i livelli d individuazione non sono ottimali e, dal punto di vista del giovane adulto, per l’incompletezza del suo repertorio emozionale.
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Il giovane adulto in fase di organizzazione (tra i 16-18 anni e i 25-30)
Mentre mette in atto lo svincolo, il giovane adulto inizia una fase di organizzazione dei suoi rapporti interpersonali che corrisponde al ritiro di una parte ulteriore dei suoi investimenti affettivi e allo spostamento deciso dei suoi riferimenti organizzativi dalla famiglia di origine ad una nuova famiglia o alla vita autonoma di persona sola. È bene precisare che si può restare in casa dei genitori e diventare comunque autonomi e si può restare dipendenti (economicamente e affettivamente) dopo anni di vita per conto proprio La capacità di far fronte ai problemi della fase di organizzazione dipende dall’individuazione raggiunta dal giovane adulto e dai membri della sua famiglia
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Il fatto che i disturbi nevrotici si presentano nel modo più classico ed evidente nella fase del giovane adulto in fase di organizzazione non significa che debbano originarsi in questa fase. In tutti i casi, però l’origine della nevrosi va cercata all’interno delle reti di interazione caratteristiche di quella famiglia e, in termini temporali nel tempo in cui essi hanno modellato la personalità del singolo nell’età infantile e cioè in anni decisivi dello sviluppo dei modelli di comportamento interattivo e di scelta dei meccanismi di difesa che organizzano la personalità.
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La sintomatologia nevrotica può essere una copertura di patologie più gravi di area psicotica.
Un elemento utile per la diagnosi differenziale: periodo di insorgenza e compatibilità con lo svincolo (impossibile nelle forme di area psicotica)
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Scissione terapeutica
Altri importanti elementi differenziali attengono a quanto avviene nella relazione terapeutica Controtransfert Scissione terapeutica Alleanza
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Nella relazione terapeutica
Capacità di realizzare la scissione terapeutica (Sterba) tra la parte del sé che vive l’esperienza e una parte osservante. Es. il paziente esprime la rabbia per un certo evento relazionale ma è capace di riconoscere il ruolo della sua soggettività nell’interpretazione dell’esperienza Anche quando le difficoltà sono in qualche misura egosintoniche, non sembrano ricercare conferma dal clinico dei loro modi di percepire. Es. un individuo paranoico con organizzazione nevrotica sarà disposto a considerare che i suoi sospetti derivano da una disposizione interna a ingigantire l’intenzione distruttiva degli altri, al contrario di paranoici con organizzazione psicotica o borderline.
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Il terapeuta percepisce alleanza di lavoro
Il controtransfert, positivo o negativo, non sarà mai troppo intenso
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TERAPIA Secondo Cancrini, il paziente può essere trattato terapeuticamente individualmente nella misura in cui egli ha la capacità di costruire relazioni fuori dalla famiglia. Diverso è se i problemi si manifestano in altre fasi. Nel bambino e nell’adolescente i sintomi possono essere utilizzati come movimenti al servizio dell’omeostasi familiare e l’intervento va sviluppato – secondo Cancrini - a livello familiare
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La terapia psicoanalitica con pazienti di tipo nevrotico
La tecnica e le teorizzazioni dell’analisi freudiana classica (sedute frequenti, uso del lettino, associazioni libere, attenzione al transfert e alle resistenze, contratto a lunga scadenza) nasce come trattamento del livello nevrotico e in genere si sono rilevate meno adatte ad altri tipi di pazienti. Tra gli scopi del trattamento la rimozione degli ostacoli inconsci alla piena gratificazione in amore, a lavoro, nel gioco
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A differenza che nell’analisi vera e propria, nella terapia psicoanalitica (e ad orientamento psicodinamico più in generale) paziente e terapeuta si incontrano meno di 3 volte a settimana, solitamente vis a vis. Il terapeuta non incoraggia la regressione e la nevrosi di transfert; è più attivo nel mettere a fuoco temi che in un trattamento intensivo avrebbero atteso una paziente individuazione.
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Tipologie di psicoterapia
Analisi Terapia psicoanalitica o (più in generale) psicodinamica Terapie brevi Comunque espressive e orientate all’insight
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