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INIZIAZIONE CRISTIANA dei ragazzi con le famiglie una “specie” di decalogo per la catechesi

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Presentazione sul tema: "INIZIAZIONE CRISTIANA dei ragazzi con le famiglie una “specie” di decalogo per la catechesi"— Transcript della presentazione:

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2 INIZIAZIONE CRISTIANA dei ragazzi con le famiglie una “specie” di decalogo per la catechesi

3 Tre passaggi La cornice Il quadro Il cavalletto

4 1. La cornice (I) Il Mistero «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come» (Mc 4, 26-27).

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6 1. La cornice (II) La catechesi
«Quali percorso prende Dio per incontrare gli uomini e le donne di questo millennio e per farli nascere alla sua vita? E quindi cosa chiede alla chiesa di cambiare, per assecondare quell’incontro?». H. Derroitte

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8 1. La cornice (III) La IC è solo una parte dell’azione pastorale
Non è solo catechesi CHIESA: azione pastorale IC Tenere prospettiva Non sovraccaricare aspettative CATECHESI

9 2. Il quadro 1. Scopo IC: aiutare a vivere da cristiani dentro la Chiesa non vuol dire impegnato in parrocchia); vivere da figlio e da fratello; aiutarlo a riconoscersi figlio, facendolo vivere da fratello (la mappa del Credo)

10 Credo in un solo Dio, Padre onnipotente Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. scoperta esposizione

11 2. Il quadro 2. IC è più grande della catechesi: liturgia e carità.
Non è “scuola” di cristianesimo Importanza dei sacramenti Importanza della vita Dei ragazzi Delle famiglie Dei catechisti/della comunità parrocchiale non vuol dire impegnato in parrocchia); vivere da figlio e da fratello; aiutarlo a riconoscersi figlio, facendolo vivere da fratello (la mappa del Credo)

12 2. Il quadro 3. È un cammino graduale e libero
disteso nel tempo, con un ritmo preciso Da due a quattro tempi: PA e Mistagogia Con uno stile preciso non vuol dire impegnato in parrocchia); vivere da figlio e da fratello; aiutarlo a riconoscersi figlio, facendolo vivere da fratello (la mappa del Credo)

13 2. Il quadro 4. Richiede un coinvolgimento delle comunità con le famiglie IC unico processo con un momento parrocchiale ed un momento domestico Trasformare i binari in triangoli Qual è la responsabilità catechistica della famiglia e quale quello della parrocchia? Mi pare che su questo punto ci manchi ancora un po’ di lucidità. In generale, come catechisti, siamo portati a riconoscerci “vittime” del fenomeno della “doppia delega”: le famiglie – che spesso vivono la fatica di educare nella fede i propri figli – delegano questa responsabilità alle comunità e queste ai catechisti. Mentre, ripetiamo, i catechisti sono i prime educatori della fede dei loro. Ma quell’assunto nato in epoca di cristianità in contesto missionario non andrebbe composta con un’altra domanda: che cosa offre la comunità alle famiglie per sostenerli nel loro ruolo di evangelizzatori? sostenibililtà

14 2. Il quadro 5. Incontro con la Parola: Scrittura e Tradizione
Un nuovo ordine di “contenuti” della catechesi Qual è la responsabilità catechistica della famiglia e quale quello della parrocchia? Mi pare che su questo punto ci manchi ancora un po’ di lucidità. In generale, come catechisti, siamo portati a riconoscerci “vittime” del fenomeno della “doppia delega”: le famiglie – che spesso vivono la fatica di educare nella fede i propri figli – delegano questa responsabilità alle comunità e queste ai catechisti. Mentre, ripetiamo, i catechisti sono i prime educatori della fede dei loro. Ma quell’assunto nato in epoca di cristianità in contesto missionario non andrebbe composta con un’altra domanda: che cosa offre la comunità alle famiglie per sostenerli nel loro ruolo di evangelizzatori? sostenibililtà

15 3. Il cavalletto (I) La chiesa comunità è sollecitata
a mostrare un volto inclusivo a diventare una comunità aperta e prossima ad essere capace di incontrare l’umanità tutta nel segno della reciprocità Qual è la responsabilità catechistica della famiglia e quale quello della parrocchia? Mi pare che su questo punto ci manchi ancora un po’ di lucidità. In generale, come catechisti, siamo portati a riconoscerci “vittime” del fenomeno della “doppia delega”: le famiglie – che spesso vivono la fatica di educare nella fede i propri figli – delegano questa responsabilità alle comunità e queste ai catechisti. Mentre, ripetiamo, i catechisti sono i prime educatori della fede dei loro. Ma quell’assunto nato in epoca di cristianità in contesto missionario non andrebbe composta con un’altra domanda: che cosa offre la comunità alle famiglie per sostenerli nel loro ruolo di evangelizzatori? sostenibililtà

16 3. Il cavalletto (II) I catechisti
Diaconi dello spirito (cf EG, cap V) e rabdomanti nella vita Aperti all’imprevedibile dei «chiari di bosco» (M. Zambrano) traghettatori Qual è la responsabilità catechistica della famiglia e quale quello della parrocchia? Mi pare che su questo punto ci manchi ancora un po’ di lucidità. In generale, come catechisti, siamo portati a riconoscerci “vittime” del fenomeno della “doppia delega”: le famiglie – che spesso vivono la fatica di educare nella fede i propri figli – delegano questa responsabilità alle comunità e queste ai catechisti. Mentre, ripetiamo, i catechisti sono i prime educatori della fede dei loro. Ma quell’assunto nato in epoca di cristianità in contesto missionario non andrebbe composta con un’altra domanda: che cosa offre la comunità alle famiglie per sostenerli nel loro ruolo di evangelizzatori? sostenibililtà

17 3. Il cavalletto(III) Cercare alleanze con le famiglie
con gli altri operatori pastorali sostenibilità

18 Raffaellino del Garbo, La condivisione dei pani e dei pesci, 1503,
Firenze, convento di S. Maria Maddalena de' Pazzi


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