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DISORDINI MIELO E LINFOPROLIFERATIVI

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Presentazione sul tema: "DISORDINI MIELO E LINFOPROLIFERATIVI"— Transcript della presentazione:

1 DISORDINI MIELO E LINFOPROLIFERATIVI
Prof. Pietro Andreone, Dott.ssa Lucia Brodosi Dipartimento di Scienze Mediche e i Chirurgiche Università di Bologna

2 DISORDINI MIELO E LINFOPROLIFERATIVI
DEFINIZIONE Vasta gamma di disordini della proliferazione, che coinvolgono i Globuli Bianchi (principalmente granulociti neutrofili e linfociti)

3 THYMUS PLURIPOTENT STEM CELL MYELOID PROGENITOR CELL
LYMPHOID PROGENITOR CELL MYELOID PROGENITOR CELL CFU-GEMM CFU-GM CFU-MK CFU-E BFU-E BFU-MK CFU-DC CFU-M CFU-C ERYTHROCYTE PLATELETS MACROPHAGE MONOCYTE NEUTROPHIL CFU-Eo CFU-Bas EOSINOPHIL BASOPHIL B LYMPHOCYTE T LYMPHOCYTE EPO TPO GM-CSF M-CSF IL-3 GM-CSF G-CSF IL-3 GM-CSF EPO SCF IL-9 IL-3 GM-CSF EPO IL-3 GM-CSF IL IL CSF IL-3 GM-CSF SCF FLT-3L GM-CSF TNF-a IL IL-4 IL-1 IL-2 IL-3 IL-4 IL-5 IL-6 IL-11 IL-1 IL-2 IL-3 IL-4 IL-5 IL-6 IL-7 IL-12 DC

4 DISORDINI MIELO E LINFOPROLIFERATIVI
PRINCIPALI PATOLOGIE: Leucemie mieloidi acute Leucemia mieloide cronica Leucemie linfoidi acute Leucemia linfoide cronica Sindromi mieloproliferative croniche Linfoma di Hodgkin Linfomi non Hodgkin Mieloma multiplo

5 LEUCEMIE ACUTE CARATTERISTICHE
Tumori maligni originati dai progenitori linfoidi o mieloidi (cellula ancora immatura, che perde la capacità di differenziare) Leucemia linfatica acuta (LLA) 80 % nei bambini Leucemia mieloide acuta (LMA) 80% nell’adulto (soprattutto > 60aa) Fattori predisponenti Ambientali: radiazioni ionizzanti, pesticidi, benzene, radiazioni elettromagnetiche e fumo Genetici: s.di Down, s. di Klinefelter e altre s. genetiche ↑ rischio LLA

6 LEUCEMIE ACUTE CLASSIFICAZIONE FAB (Francese, Americana, Britannica)
Tre sottotipi LLA Sette sottotipi LMA Classificazione citomorfologica “storica” Oggi superata da classificazione immunofenotipica, basata sull’utilizzo di marcatori cellulari

7 LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA

8 LEUCEMIA LINFATICA ACUTA

9 LEUCEMIE ACUTE CLINICA Esordio acuto (giorni) o subdolo (mesi)
SINTOMI INFILTRAZIONE MO Astenia e pallore Febbre Emorragie cutanee e mucose SINTOMI INFILTRAZIONE EXTRAMIDOLLARE (frequenti) Anoressia Dolori osteoarticolari Epatosplenomegalia Linfoadenopatia generalizzata e non dolente Sintomi neurologici (LLA) SINTOMI INFILTRAZIONE EXTRAMIDOLLARE (rari) Insufficienza renale Noduli polmonari Versamento pericardico Noduli cutanei

10 LEUCEMIE ACUTE LABORATORIO COMPLICANZE (spesso conducono all’exitus)
Anemia, piastrinopenia GB variabili, da < 3.000/mm3 (neutropenia) a > /mm3 ↑ LDH, acido urico, calcemia, disturbi elettrolitici COMPLICANZE (spesso conducono all’exitus) Infezioni (sia per neutropenia, sia per chemioterapia) Emorragie Insufficienza renale acuta per lisi tumorale Infiltrazione SNC (LLA: meningite infiltrativa, paralisi n. cranici)

11 LEUCEMIE ACUTE TERAPIA
Nei bambini consente la guarigione nel 90% dei casi Negli adulti 30% Ha 4 fasi: induzione della remissione, consolidamento, profilassi localizzazione SNC , mantenimento (circa 2 anni) Se non risposta, trapianto di MO Terapia di supporto molto importante in tutte le fasi (CVC per tp trasfusionale di GRC o PLT, antibiotica o antifungina, mantenere un buon apporto nutrizionale e idrico, supporto psicologico, supporto scolastico rivolto ai bambini)

12 LEUCEMIE CRONICHE CARATTERISTICHE
Tumori maligni originati dai progenitori linfoidi e mieloidi, che non perdono la capacità di differenziare Colpiscono pz > 40 aa Fattori eziologici ambientali: radiazioni ionizzanti, benzene 90% LMC presenta traslocazione cromosomiale 9-22 (cromosoma Filadelfia fusione geni bcl/abl con attivazione oncogene abl, che codifica per una protein chinasi che favorisce la proliferazione) Sopravvivenza molto lunga dalla diagnosi (2-10 aa)

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14 LEUCEMIE CRONICHE CLINICA Evoluzione lentissima (70% pz asintomatici)
Sintomi e segni legati ad infiltrazione midollare ed extramidollare (simili alle leucemie acute), ma si sviluppano estremamente lentamente Il 9% dei pz con LLC sviluppa un secondo tumore Circa il 10 % dei pz con LLC va incontro a trasformazione in forme più aggressive, per cui monitorare pz nel tempo

15 LEUCEMIE CRONICHE LABORATORIO COMPLICANZE
Anemia, piastrinopenia o trombocitosi Costante la leucocitosi (linfocitosi o cellule della linea granulocitaria) da a /mm3 ↑ LDH, β2-microglobulina COMPLICANZE Fenomeni trombotici Infezioni Insufficienza renale acuta per lisi tumorale

16 LEUCEMIE CRONICHE Striscio di sangue venoso periferico nella LMC

17 LEUCEMIE CRONICHE TERAPIA
LMC: generalmente si trattano tutti i pazienti, con inibitori della tirosin-chinasi (Imatinib) LLC: va iniziata in tutti i pz sintomatici, con malattia aggressiva oppure che mostrano una infiltrazione diffusa del MO Con i nuovi farmaci buona prognosi (fino a 10 aa) Possibile il trapianto di MO

18 SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE CRONICHE
CARATTERISTICHE Entità clinicamente diverse Alterata attività proliferativa mielopoietica Fibrosi midollare più o meno marcata Tendenza variabile a sfociare in Leucemia Acuta Policitemia vera Trombocitemia essenziale Mielofibrosi idiopatica

19 STADIAZIONE DEI LINFOMI
Stadio I: interessamento di una singola stazione linfonodale Stadio II: interessamento di due o più stazioni linfonodali non contigue, dallo stesso lato del diaframma Stadio III: interessamento di regioni o strutture linfonodali da entrambi i lati del diaframma Stadio IV: interessamento diffuso di una o più sedi extra-linfatiche

20 STADIAZIONE DEI LINFOMI

21 LINFOMA DI HODGKIN (LdH)
CARATTERISTICHE Patologia linfoproliferativa caratterizzata dalla presenza di cellule di Reed-Sternberg Picchi incidenza tra aa e aa Eziologia ignota, ipotesi infettiva ↑ rischio in pz immunosoppressi Esordio: tumefazione di uno o più linfonodi, non dolenti, consistenza dura, mobili sui piani circostanti 20 % dei casi esordio splenomegalia 1/3 pz presenta sintomi: febbricola o febbre irregolare, sudorazione soprattutto notturna, dimagrimento, prurito

22 LINFOMA DI HODGKIN (LdH)
Cellula di Reed-Sternberg a piccolo e grande ingrandimento

23 LINFOMA DI HODGKIN (LdH)
TERAPIA Fondamentale la stadiazione iniziale con PET/TC Schema iniziale: 3 cicli di chemioterapia più radioterapia del distretto interessato (eradicazione > 90% dei pz) Stadi iniziali: > 90 % vivo a 10 aa Stadio IV: 60-70% vivo a 10 aa

24 LINFOMI NON HODGKIN (LNH)
CARATTERISTICHE Patologie eterogenee linfoproliferative a carattere solido Incidenza dopo i 40 aa Eziologia ignota, ipotesi infettiva (EBV, HIV, HCV, HP), ma anche radiazioni ionizzanti, agenti chimici, chemioterapici Numerose alterazioni cromosomiche Esordio: tumefazione di uno o più linfonodi > 4 settimane, non dolenti, consistenza dura, mobili sui piani circostanti (come LdH) Rispetto ai LdH è > il coinvolgimento extra-nodale (intestino, fegato, SNC, cute) che da origine a sintomatologia variabile

25 LINFOMA NON HODGKIN (LNH)
TERAPIA Fondamentale la stadiazione iniziale con PET/TC Stadiazione uguale a LdH Terapia più complessa, per le alterazioni cariotipiche, cmq possibile associazione di chemio e radioterapia Linfomi indolenti: 60 % vivo a 10 aa Linfomi aggressivi: 20-30% vivo a 5 aa

26 MIELOMA MULTIPLO CARATTERISTICHE
Proiferazione monoclonale di plasmacellule Incidenza intorno ai 65 aa Eziologia: fattori ambientali (radiazioni ionizzanti, diserbanti e pesticidi, benzene, piombo, stimoli infettivi e infiammatori) 95% dei casi presente nel siero e/o nelle urine di ↑quantità di IgG o frammenti (componente Monoclonale – Proteinuria di Bence-Jones)

27 MIELOMA MULTIPLO PRESENTAZIONE CLINICA
Periodo più o meno lungo (anche anni) di asintomaticità (↑ VES) Infiltrazione midollare (astenia, infezioni ricorrenti, dolori ossei e fratture patologiche, insufficienza renale, ipercalcemia e sintomi neurologici da compressione diretta o crollo vertebrale) Componente monoclonale (insufficienza renale, induce anche piastrinopatia e coagulopatia, s. da iperviscosità)

28 Elettroforesi proteica in MM

29 Lesioni osteolitica evoluta in frattura patologica nel MM

30 MIELOMA MULTIPLO TERAPIA
Generalmente vengono trattati solo i pz sintomatici o con i criteri CRAB (C=ipercalcemia, R=insuff.renale, A=anemia, B=lesioni osteolitiche) Chemioterapia, in caso di fallimento, trapianto di MO Terapia di supporto con difosfonati, eritropoietina, idratazione idrica


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