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L’APPRENDIMENTO NON FORMALE E INFORMALE
Prof.ssa Chiara D’Alessio Cattedra di Pedagogia Generale Università degli Studi di Salerno
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
per apprendimento non formale e informale si intende Ogni forma di apprendimento che avviene al di fuori della frequenza regolare di un corso concluso col conseguimento del titolo finale
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Esistono vari modi per fornire a una persona le conoscenze di base per aiutarla a inserirsi nella società e/o prepararla a svolgere una determinata professione. Il metodo classico prevede la frequenza di un corso di studi (normalmente presso una struttura formativa accreditata dalle autorità educative, quali ad esempio una scuola pubblica o privata paritaria) e il superamento di un esame finale.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Il documento ufficiale rilasciato dopo il superamento dell’esame (chiamato a seconda dei casi diploma, attestato, licenza, etc.) certifica (cioè dichiara per tutti i possibili soggetti interessati) che la persona ha seguito con successo quel determinato percorso formativo raggiungendo gli obiettivi di apprendimento previsti dal programma.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Questo sistema ha vari limiti. Ad esempio richiede normalmente alla persona: di svolgere la gran parte delle attività di apprendimento recandosi fisicamente presso la struttura formativa di impegnarsi nell’apprendimento a tempo pieno per un certo numero di mesi o anni (ad esempio per conseguire il diploma di scuola superiore sono necessari 5 anni di frequenza a tempo pieno) di adattarsi a un insegnamento basato in gran parte sull’acquisizione di concetti teorici in un contesto caratterizzato da banchi / cattedra / lezione frontale / compiti scritti e interrogazioni.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Il metodo classico è poco adatto a chi abita lontano dalla struttura formativa, a chi non è in grado di assicurare un impegno a tempo pieno perché lavora o ha impegni familiari stringenti, a chi preferisce modalità di apprendimento basate su un atteggiamento attivo o su attività pratiche, a chi proviene da paesi le cui qualifiche educative non sono riconosciute nel paese ospite.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Riconoscere gli apprendimenti solo a chi ha completato con successo un corso di studi è parziale perché in concreto le persone imparano anche in molti altri modi quali ad esempio lo studio in autonomia (su libri, internet, DVD), la frequenza ad attività con valenza formativa (es: convegni), la sperimentazione diretta delle attività che si desidera imparare (ad esempio le prove di uno strumento musicale), l’osservazione di altre persone sul lavoro, lo scambio di idee con colleghi o esperti.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
L’idea alla base del riconoscimento dell’apprendimento non formale e informale è mettere a punto sistemi per certificare (cioè verificare e dare valore sociale attraverso il rilascio di un documento ufficiale avente valore legale) quello che la persona ha imparato o ha imparato a fare (cioè il risultato), indipendentemente dalle modalità utilizzate (cioè dal percorso di apprendimento seguito).
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
La certificazione dell’apprendimento non formale e informale risponde al diritto di ogni persona di vedere riconosciuti i propri apprendimenti, comunque acquisiti, facilita la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano, poiché rende esplicito e dà dignità all’apprendimento non formale e informale permettendone così l’ulteriore sviluppo e l’integrazione con l’apprendimento formale.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
La certificazione (cioè il rilascio di un documento ufficiale al termine di un processo di analisi) è solo uno dei possibili modi di riconoscere l’apprendimento non formale e informale. Esistono contesti in cui il processo di analisi non si conclude col rilascio di un documento avente valore legale, e altri ancora in cui l’apprendimento addirittura non viene neanche misurato.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Ad esempio nel bilancio di competenze con finalità orientative i risultati dell’apprendimento (sia formale che non formale e informale) vengono solo identificati. La persona, con l’aiuto dell’operatore, elenca le cose che ha imparato e che sa fare, ma conoscenze e capacità non vengono misurate
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
In genere nell’orientamento i processi di analisi dei risultati dell’apprendimento sono basati su procedure dichiarative: la persona, col supporto di un operatore, elenca per iscritto tutte le cose che sa e sa fare e a che livello.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
l’operatore opera una generica validazione sulla base della rispondenza con gli elementi biografici dichiarati (esperienze di lavoro e di studio e loro esiti, titoli eventualmente posseduti, etc.) e di quant’altro emerge dall’interazione con la persona (soprattutto capacità trasversali: capacità di sintesi, facilità e proprietà di espressione, capacità relazionali, etc., ma anche livello culturale).
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Il processo di semplice identificazione dei risultati dei propri apprendimenti, anche se non dà risultati ‘oggettivi’ (e così non produce certificazione) può comunque avere un valore rilevante per la persona che in questo modo diventa maggiormente consapevole delle proprie conoscenze e capacità e delle proprie modalità preferite di apprendimento e su questa base progettare ulteriori percorsi di professionalizzazione.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Un altro contesto in cui il processo di analisi non si conclude con la certificazione è la gestione del personale. In tale contesto i risultati degli apprendimenti (sia formale che non formale e informale) oltre ad essere identificati (se ne fa un elenco) possono essere misurati (ad esempio in alcuni processi di selezione e valutazione del potenziale), ma i risultati non vengono normalmente esplicitati su un documento avente valore legale.
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1. Utilità dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
La certificazione dei risultati dell’apprendimento non formale e informale si ha invece nei sistemi di analisi e certificazione delle competenze che al momento sono in fase di introduzione in varie regioni italiane
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2. Obiettivi e strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale I sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale possono essere finalizzati a due diversi obiettivi:
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2. Obiettivi e strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale 1. certificare i risultati dell’apprendimento non formale e/o informale al fine di concedere un titolo di studio (in maniera immediata o tramite l’accorciamento del percorso di studio ordinario, in questo caso viene concesso un credito formativo) e/o permettere il passaggio fra canali di istruzione/formazione diversi
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2. Obiettivi e strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale 2. certificare che la persona è in grado di svolgere una determinata professione o determinate mansioni secondo un livello ottimale prestabilito pur non avendo seguito il percorso di studi prescritto (se è previsto un percorso di studi specifico) oppure quando un percorso di studi specifico non è previsto.
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2. Obiettivi e strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale Quando l’obiettivo è il secondo, è improprio parlare di certificazione (dei risultati) dell’apprendimento non formale e informale innanzitutto perché lo svolgimento di una determinata professione o mansione secondo un livello ottimale prestabilito è frutto sia degli apprendimenti non formali e informali che di quelli formali
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2. Obiettivi e strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale Ma al di là di questo, quando parliamo di certificare lo svolgimento ottimale di una professione o mansione operiamo un cambio di prospettiva e andiamo ad analizzare e certificare non i risultati degli apprendimenti ma la prestazione .
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2. Obiettivi e strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale L’oggetto e i risultati dell’analisi possono essere gli stessi, ma l’esame ‘dei risultati degli apprendimenti’ è una pratica propria delle organizzazioni che hanno come proprio obiettivo l’insegnamento, e così sono interessate a verificarne i risultati.
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2. Obiettivi e strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale In sintesi, i dispositivi dovrebbero essere indicati non come ‘sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale’ ma come ‘sistemi di certificazione della buona professionalità nello svolgimento di mansioni o professioni’.
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
In generale tutti i sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale sono composti da: 1. uno standard di riferimento che la persona deve dimostrare di possedere/padroneggiare 2. una procedura di certificazione standardizzata.
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Quando l’obiettivo è certificare al fine di concedere un titolo di studio (caso 1) lo standard di riferimento è dato dagli obiettivi formativi propri dei percorsi educativi e formativi tradizionali.
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Quando l’obiettivo è certificare la professionalità (caso 2) lo standard di riferimento è costituito da un repertorio (cioè un elenco) di profili professionali.
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Per profilo professionale si intende la descrizione di una professione (es: insegnante) secondo una serie di parametri quali ad esempio: principali mansioni, conoscenze e capacità necessarie, percorsi di ingresso nella professione, previsioni occupazioni.
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Per mansione si intende uno dei compiti principali che caratterizzano una determinata posizione lavorativa; ad esempio per l’insegnante possiamo immaginare mansioni quali: progettare unità di apprendimento, spiegare alla classe determinati argomenti; preparare, somministrare e valutare prove di verifica scritte; interrogare, etc. Le mansioni e le conoscenze proprie di ogni profilo costituiscono la base del processo di verifica.
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
In Italia la certificazione dell’apprendimento non formale e informale avviene di norma all’interno di dispositivi regionali composti da tre parti:
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
1. un repertorio dei profili professionali. Il repertorio costituisce lo standard di riferimento sia per il riconoscimento dell’apprendimento non formale e informale che per gli obiettivi formativi dei corsi di formazione professionale. In particolare a ciascun profilo corrisponde una qualifica conseguibile attraverso la frequenza di un corso di formazione o tramite la procedura di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
per ciascun profilo sono elencate le principali mansioni e per ciascuna di esse conoscenze e capacità necessarie per svolgerla. Mansioni, conoscenze e capacità costituiscono la base sia del processo di analisi e validazione della professionalità che della strutturazione dei corsi di formazione professionale.
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
2. una procedura di analisi e validazione standardizzata a seconda dei casi di conoscenze, capacità e prestazioni. Tale procedura risponde ad entrambi gli obiettivi elencati al paragrafo precedente e permette di ottenere qualifiche professionali, crediti formativi ma anche attestazioni con più debole valore ‘certificativo’ quali ad esempio semplici elenchi di conoscenze e abilità.
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Ad esempio nel Sistema Toscano delle Competenze vengono rilasciate le seguenti attestazioni (qui elencate dal minore al maggiore valore certificativo): descrizione delle competenze, dichiarazione degli apprendimenti, validazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali, certificazione delle competenze
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
3. una serie di norme di raccordo coi sistemi educativi e formativi. Tali norme prevedono in particolare che i corsi di formazione professionale siano strutturati in modo da permettere:
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3. Strutturazione dei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
A. di arrivare a svolgere correttamente le mansioni proprie della figura professionale di riferimento, B. di ottenere un credito formativo nel caso di abbandono del corso o non superamento dell’esame finale, C. di ridurre il percorso formativo a corsisti in possesso di crediti formativi conseguiti attraverso la frequenza di altri corsi o la procedura di analisi dell’apprendimento non formale e informale.
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4. Modalità di valutazione nei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Quando l’obiettivo è certificare al fine di concedere un titolo di studio e/o permettere il passaggio fra canali di istruzione diversi le modalità di valutazione sono normalmente basate sugli strumenti che si usano all’interno dei percorsi educativi e permettono di rilevare a conoscenze e capacità di natura cognitiva: interrogazioni e prove scritte (test a risposta multipla, esercitazioni su problemi).
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4. Modalità di valutazione nei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
Quando l’obiettivo è certificare la professionalità si usano una serie di strumenti che permettono di verificare direttamente o ricostruire con un certo grado di precisione il livello della prestazione:
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4. Modalità di valutazione nei sistemi di certificazione dell’apprendimento non formale e informale
A. L’osservazione della persona sul posto di lavoro, b. simulazioni di compiti e situazioni lavorative, c. la discussione di case studies, d. testimonianze dei colleghi e dei supervisori, e. l’esame di documentazione prodotta durante il lavoro, f. l’esame di capolavori o di prodotti del lavoro organizzati in portfolio, g. l’ intervista basata su come la persona svolge i compiti previsti dalla propria mansione
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Riflettete sul vostro percorso di apprendimento realizzato fino a qui
Riflettete sul vostro percorso di apprendimento realizzato fino a qui. Dove e come avete imparato in un contesto formale, non-formale o informale? Quali sono le vostre esperienze? Come vi valutereste?
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