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Il Natale nei Sermoni di Santa Umiltà
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La notte di Natale (IV serm.)
Maria teneva il Figlio nel suo santissimo grembo, ed allattava quella umanità. E certo è vero che la divinità era contenuta in tutte le sue viscere, ed il petto di Dio si riempiva del latte che sgorgava dalla fonte...
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della dolce madre gloriosa, che nutriva
... e scendeva dal cielo il latte che riempiva le mammelle beate della dolce madre gloriosa, che nutriva per noi quella carne profumata. (IV, 59)
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Poi, in ogni Natale... Vi dico in verità, fratelli, che in questo giorno della sua nascita la Vergine Maria con tutti gli Angeli e i Santi avrà il re eterno nella sua infanzia, proprio come accadde nel giorno in cui nacque al mondo dal grembo della Vergine, e lo attendono con grande desiderio, e tutti vedranno il bambino Emanuele.
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Gli Angeli gioiscono in grande letizia.
Gioiscono gli Arcangeli ed esultano, vedendo il Bambino nel seno del Padre, e giubilano con Gabriele suo messaggero...
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...gioiscono insieme i Cherubini
e i Serafini sul sommo trono e si rallegrano col Padre, e si dilettano nel vedere il suo Figlio in tenera età.
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...tutti gli abitanti del Cielo gioiscono vicendevol-mente dell’infanzia del loro creatore.
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Gesù desidera nascere in tutti...
Come entrò nel grembo chiuso della Vergine, così Cristo può mostrarsi in qualunque sembianza ai santi e ai suoi amici. Così rinnova nei suoi Santi le opere che compì in terra, a gloria del suo nome, per la letizia e l’esultanza.
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In tutti... Allo stesso modo i suoi amici, che vivono ancora sulla terra, lo trovano in qualunque forma lo desiderano, parlano con Lui, lo contemplano, lo toccano.
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Ma chi sono questi amici così amati, così grandi presso Dio?
Sono i monti di cui parla il profeta, che abitano in alto per la virtù dell’umiltà e dell’obbedienza, per la contemplazione delle cose divine, e per le buone opere; sono quelli che mortificano il proprio corpo per il nome di Cristo, nelle lacrime e nei sospiri del cuore...
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e seppure vivono ancora sulla terra, sono di fatto da essa separati, e tutto il loro desiderio è rivolto al Cielo.
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Non stupitevi, fratelli, se ho detto che costoro toccano Dio e parlano con Lui, poiché l'anima fedele contempla il Signore quando possiede il suo timore, vive rettamente e distoglie gli altri dalle opere malvagie...
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L’anima dunque vede bene il Signore, che brama di vedere, quando è monda da ogni sozzura e ripiena di Spirito Santo; ed è piena di occhi davanti e dietro, e incendiata dal fuoco di un desiderio immenso dell’Amore divino, si avvicina a Lui, lo tocca, gli parla.
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...E il Signore non solo le permette di toccarlo...
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...ma anche di baciargli i piedi
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...e non solo i piedi, ma anche il suo santissimo petto.
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O fratelli, cerchiamo con attenzione questo Signore e questo bambino, che è amore che non sazia e dolcezza inestimabile. Chi più beve di Lui, più di Lui avrà sete, chi più di Lui si nutre, più di Lui avrà fame.
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Che Bambino stupendo! Chi lo vedrà e quando lo ammireremo?
Elaborazione: Monastero S. Umiltà - Faenza Come dice la Scrittura: “I suoi occhi sono più belli del vino ed i suoi denti più candidi del latte.” Che Bambino stupendo! Chi lo vedrà e quando lo ammireremo?
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