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Un framework per l’analisi dell’interazione

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Presentazione sul tema: "Un framework per l’analisi dell’interazione"— Transcript della presentazione:

1 Un framework per l’analisi dell’interazione
Conversational framework (Diane Laurillard)

2 Difficile costruire una lezione/risorsa che risponde alle (diverse) esigenze di ognuno:
Diverse …preconoscenze Abilità Motivazione… Come migliorare l’efficacia? No: recitazione Sì: dialogo iterativo

3 Il dialogo iterativo Quale sarebbe la situazione di insegnamento ideale? introdurre un argomento, stabilire un goal, valutare la performance dello studente, fornirgli un feedback selezionare un nuovo compito ad hoc È possibile? tutoraggio individuale (piccolo gruppo). Nuove tecnologie?

4 Partiamo da una situazione di insegnamento/apprendimento:
il docente (o il sistema) fornisce delle informazioni una lezione, un video, un ppt. un ambiente per l’esplorazione … chiede di svolgere un compito Verifica se si è raggiunto il goal. E’ sufficiente? Il compito del docente finisce qui?

5 ARE YOU MINDWONDERING? Riprendiamo….

6 Conversational framework
Una situazione educativa dovrebbe prendere la forma di un dialogo iterativo, con caratteristiche: Adattive, Discorsive, Interattive, Riflessive.

7 Adattività un sistema è adattivo se:
Conosce competenze/conoscenze dello studente Usa queste informazioni per fornirgli un ambiente di apprendimento adatto Propone goal educativi coerenti con il suo livello

8 Discorsività Un sistema è discorsivo se rende possibile:
Esprimere le proprie concettualizzazioni, descrivere e ridescrivere le concettualizzazioni tra partecipanti; supporta la discussione e la negoziazione dei significati tra docente e studenti, Fino a che non si giunge a una condivisione. (forum, in presenza, blog?)

9 Interattività All’azione segue un’informazione, un feedback:
estrinseco, come un applauso, una lode, un commento.. intrinseco: vedere il risultato di una azione (un goal come risultato del tirare la palla.

10 Riflessività Il goal era chiaro? è stato raggiunto?
Si sa riflettere sul processo di insegnamento e apprendimento? L’insegnante ha ottenuto ciò che voleva? Lo studente ha capito?

11 Prima .. Strumenti non informatici Ma adesso Estensioni web, risorse online, presentazioni visive, ecc.

12 I media narrativi: Lezione, testo, audio, audiocassette, televisione, video e cd….
non interattivi presentazione lineare sfruttano la loro forma narrativa: Dà coerenza globale uso di link temporali, causali…. Consentono solo la descrizione delle concettualizzazioni del docente.

13 Lezione Base per il confronto. Non è: È ispirata? Dà chiave di lettura
Discorsiva (permette solo al docente di comunicare le sue concezioni) interattiva, adattiva, non incoraggia la riflessione… È ispirata? Dà chiave di lettura Aggiornabile Basso costo..

14 Per aumentare discorsività e interattività
Domande? Appunti, compiti… <- feedback Ascoltare (è compito impegnativo… trovare struttura, info. importanti..) Forum Presentation manager

15 Migliorabile? Forum (discorsività)
Presentation manager (ppt, prezi,..), mostro struttura, aiuto elaborazione LIM ….. moodle

16 ARE YOU MINDWONDERING?

17 Mindwondering Risko, E. Anderson, N. , Sarwal, A. , Engelhardt, M. and Kingstone, A. (2012). Everyday attention: variation in mind wandering and memory in a lecture, Applied cognitive psychology, 26: 234–242 . uno spostamento di attenzione da uno stimolo esterno a dei pensieri interni compromette la codifica ha un impatto negativo sulla performance

18 Esperimento 1 60 studenti universitari guardare un video di 60 minuti.
Dopo 5, 25, 40 e 55 minuti viene chiesto loro se stavano facendo mindwondering/ se i loro pensieri stavano vagando (uno schermo nero interrompe la lezione).

19 Procedure Participants were brought to the testing room and sat in front of a computer. They were told to watch the lecture and to treat it like a lecture in a course they were taking (i.e. pay attention and try and remember the material) because there would be a test afterward. Participants were also told that at various points in the lecture a screen would appear asking if they were mind wandering at the point the screen appeared. Participants were instructed to consider mind wandering as thinking about something other than the lecture (i.e. task unrelated thought). Following the lecture, the test was administered. The entire experiment took approximately one and a half hours.

20 Were you mindwandering?

21 Stai facendo MW? Yes 43% Yes 35% prima metà
Yes 52% seconda (e il ricordo è peggiore)

22 Secondo esperimento Viene cambiato il tempo della domanda:
2, 20, 35 e 50 minuti, le domande del test sono: 4 su materiale spiegato appena prima dell’interruzione 4 su materiale che segue la domanda. La domanda agisce come un fattore di ri-orientamento dell’attenzione

23 Testi, stampa I libri sono il mezzo educativo più importante e diffuso. Il libro il mezzo più facile da produrre, pubblicare, portare, e usare (accesso random, indici).

24 il libro non è: interattivo, adattivo riflessivo.
solo l'insegnante può descrivere le sue concezioni Si rivolge al Lettore ideale

25 PERO’… È sotto il controllo del lettore,
che puo' rileggere, saltare, utilizzare l'indice per cercare gli argomenti e scegliere il ritmo di consultazione E’ stabile, non effimero

26 Uso la stabilità del testo
Kozma (1991) Uso la stabilità del testo per tornare indietro di segmenti più grandi della frase. La stabilità e la manipolabilità sono rilevanti anche per chi ha delle abilità di lettura molto sviluppate: un lettore esperto legge molto selettivamente

27 È migliorabile? Ma lo studente deve svolgere le attività
organizzatori anticipati, incoraggiare annotazione, rispondere a domande.. autovalutazione Ma lo studente deve svolgere le attività e non tutti lo fanno. Manca il tempo, la motivazione.. Siamo buoni lettori?

28 Siamo buoni lettori? Leggiamo poco: i lettori forti sono un terzo dei lettori deboli (meno di 3 libri in un anno); molte famiglie non hanno libri a casa. Vedi dati Istat

29 Siamo buoni lettori? leggiamo il web/il testo con disattenzione, come ha dimostrato Nielsen evidenziando il pattern a F (F for Fast) con pochi sguardi orizzontali e verticali per cercare le notizie di interesse Neilsen:

30 Siamo buoni lettori? Good enough representation
Quanti animali Mosè ha portato sull’arca? Economia cognitiva, Shallow processing

31 light reader, come dimostra ad esempio la ricerca sulla lettura delle News Online del Media Management Center: Don’t Overload: selezionare poche notizie . 2. un overview nell’Home Page e riassunto di ogni notizia (notizie brevi, in segmenti) 3. Attirare L’attenzione con foto e immagini (una foto per ogni riassunto) ….

32 Multitasking Facciamo più cose insieme, a volte è necessario (vedi controllore radar), a volte è facile (abbiamo molti automatismi), a volte disturba. Per esempio disturba usare il laptop per scrivere ecc. durante l’ascolto di una lezione.

33 La comprensione dipende da
Noi Dal materiale riguarda anche il messaggio orale, visivo, web, multimediale...

34 Riguarda ogni età e condizione
Chi è funzionalmente analfabeta ha solo una padronanza di base dell'alfabetizzazione ..non sa riempire una domanda d'impiego, capire un contratto , … non sa l'interagire con le tecnologie dell'informazione e della comunicazione

35 indagini internazionali: PISA, Invalsi..

36 Contrapposizione Come aumentare la profondità dell’elaborazione?
Testo chiaro, facile, leggibile Testo poco chiaro, facile, leggibile

37 Due diverse congetture
Il lettore va stimolato Il lettore va incoraggiato

38 Il lettore va stimolato

39 Diemand-Yauman et al. 2011 la lettura facile spesso non è seguita da un buon ricordo (si prova una illusione di capire, di sapere). La scarsa fluidità nella lettura (disfluency) causata dai caratteri poco leggibili (12 pt Comic Sans Ms vs 16 Arial) potrebbe essere un aiuto, un suggerimento. il lettore potrebbe ottenere una stima delle sue conoscenze più realistica.

40 Diemand-Yauman et al. 2011 Fluenza: collegata con la confidenza di sapere Disfluenza: elaborazione più profonda Manipolazione del font: riguarda solo la leggibilità, non cambia il significato o la difficoltà

41 Diemand-Yauman et al. 2011 Ipotesi
La disfluenza migliora la ritenzione Perché Riduce la confidenza (di sapere) e aumenta l’attenzione verso il materiale

42 metodo soggetti

43

44 3. Results and discussion
On average, participants in the fluent condition successfully answered 72.8% of the questions. .. in the disfluent conditions … 86.5% of the time. This difference was statistically significant (t(26) = 2.3, p < .05). There were no reliable differences in retention between participants exposed to the different disfluent fonts. That is, the type of font that created the disfluency did not matter, merely that the font was disfluent.

45 this result is encouraging,
there are a number of reasons why this result might not generalize to actual classroom environments. the effects persisted for 15 min, the time between learning and testing is typically much longer in school settings. differences between the lab and actual classrooms, including the nature of materials, the learning strategies adopted, and the presence of distractions in the environment, disfluent reading is perceived as more difficult, less motivated students may become frustrated. While paid laboratory participants are willing to persist in the face of challenging fonts for 90 s, the increase in perceived difficulty may provide motivational barriers for actual students. ..there is ample evidence that disfluency typically leads to reduced liking To determine whether effects persisted in the real world and determine if there were negative affective consequences from the intervention, a second study was run in actual high school classrooms.

46 https://millerpsych. wordpress
I picked this up from an article by Matha Gill (a distant relative of Eric Gill, she points iout) in New Statesman. Thanks Martha. The article is headed How Comic Sans got useful. Useful maybe; acceptable, no. In particular, anyone who uses Comic Sans to suggest anything to do with children and their writing should have to read Finnegan’s Wake in condensed Haettenschweiler, or better still Wingdings – and take a test on the content.  That’s what I’d call disfluency. *There is no excuse for Comic Sans This is one of those cases, like  Rind, Tromovich & Bauserman (1998), discussed in Garrison & Kobor (2002) [this is a Schools of Thought reference], where science has come up with an unacceptable result. References:

47 Esempi disfluency

48 Una ricerca di Rello, Kanvinde e Beaza-Yates, 2011
Linee guida per l’accessibilità alle informazioni su web per i lettori con dislessia Una ricerca di Rello, Kanvinde e Beaza-Yates, 2011

49 Il problema Lavoro di ricerca svolto da un gruppo che si occupa di accessibilità del web (Rello, Kanvinde e Beaza-Yates, 2011). Verifica dell’efficacia di una serie di manipolazioni del testo per facilitare l’accesso alle informazioni su web da parte di lettori dislessici. Vengono variati grandezza e chiarezza dei caratteri, il contrasto tra caratteri e sfondo, l’ampiezza dell’interlinea, ecc.

50 Rello e colleghi ritengono che le linee guida potrebbero migliorare l’accesso di tutti i lettori
Dai loro esperimenti è risultato che i tempi di lettura si riducono quando il testo è presentato con particolari formati, non tutti identificabili in modo intuitivo.

51 Cosa è la dislessia E’ una disabilità specifica dell’apprendimento che ha origini neurologiche. I bambini dislessici hanno buone capacità intellettive, ma limitate capacità di analisi fonologica delle parole, di ricavare il suono dai simboli scritti. Il riconoscimento delle parole scritte è poco accurato e poco fluente. Probabile conseguenza della dislessia è la difficoltà di comprensione nella lettura: riduzione delle esperienze di lettura Minore crescita del vocabolario e della conoscenza di background.

52 Soggetti Un campione di: lettori dislessici (dai 13 ai 27 anni),
un gruppo di controllo con un buon livello scolare, lettori e utilizzatori di internet, spagnoli.

53 Modifiche indagate Il testo è in carattere Arial.
La grandezza del carattere varia: dai 14, 18, 22, 26 pt ha anche una diversa brightness (grigio più o meno chiaro), Sfondo viene mostrato in una scala di grigi più o meno chiari, diverse coppie e combinazioni di carattere/sfondo (crema/nero, verde/marrone, giallo/blu), viene aumentata la spaziatura tra caratteri, l’interlinea, lo spazio tra paragrafi e la grandezza della colonna.

54 Strumenti di indagine I testi vengono presentati su schermo in modalità diverse. La lettura viene esaminata con: uno strumento di tracciamento oculare (eye tracking) un’intervista sulle preferenze di lettura.

55 Misurazioni Quali scelte di formato e di design garantiscono una lettura più veloce e piacevole? tempo della fissazione, numero di fissazioni, tempo di distrazione le preferenze degli utenti per una scelta o l’altra (solo i soggetti dislessici)..

56 Risultati Tempi di lettura più lunghi per I lettori dislessici rispetto al gruppo di controllo (quindi probabile maggiore carico cognitivo nell’elaborazione) Lettura più rapida con: Grandezza carattere 26 Interlinea 1.4 Spazio tra paragrafi 2 (font o sfondo) Grigio e non puro nero o puro bianco Coppie di colore crema/nero Colonna di 88 caratteri

57 Risultati (2) 2. Coerenza parziale tra tempi di lettura e preferenze dichiarate Tempi di lettura/preferenze coerenti Ampiezza carattere 26 (il più grande) Spazio tra paragrafi Interlinea Tempi di lettura/preferenze incoerenti Scala di grigi del carattere o dello sfondo (preferiscono il nero al grigio che leggono più velocemente) Spazio tra lettere (preferiscono meno spazio) Larghezza della colonna (preferiscono una colonna più ridotta) Coppie carattere/sfondo (preferiscono il giallo su nero)

58 Linee-guida Per formulare le lineeguida si prendono in considerazione:
i dati sui tempi di fissazione le preferenze Se non coerenti la priorità è all’eye-tracking, o viene fatta una media

59 AccessibleNews Dyswebxia
È un programma che consente di modificare I parametri (grandezza del carattere, colori sfondo e carattere, spaziatura) E rimuove I link e le icone non rilevanti dagli articoli che si vogliono leggere.

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62 Non occorre essere disabile per avere difficoltà di accesso all’informazione

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