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Dalla scoperta alla conquista
La conquista spagnola del Nuovo Mondo
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Le civiltà precolombiane e i Conquistadores
Nel corso del 1500 la Spagna promuove numerose spedizioni in Centro e Sud America, affidandole a soldati spietati, i conquistadores, che distrussero le popolazioni indigene (le civiltà «precolombiane»).
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Chi erano i Conquistadores
Avventurieri spagnoli: figli cadetti di famiglie nobili e soldati caratterizzati da un forte senso dell'orgoglio militare e della propria superiorità europea. Il loro obiettivo era cercare l'oro e i metalli preziosi e conquistare nuovi territori. Le loro spedizioni erano quasi sempre finanziate dalla monarchia spagnola. Sicuramente coraggiosi, perché si lanciarono alla conquista di un mondo sconosciuto, i conquistadores furono i responsabili della strage della popolazione indigena d'America. Rapinarono gli indigeni delle loro ricchezze e uccisero donne, uomini e bambini I più noti sono Hernan Cortes, che conquistò il Messico e mise fine all'Impero azteco, e Francisco Pizarro che distrusse l'Impero inca in Perù.
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Le tre civiltà pre-colombiane
Maya, Incas e Aztechi (civiltà precolombiane) avevano creato in America grandi civiltà e imperi Totale abitanti prima dell’arrivo degli spagnoli: 80 MILIONI Le tre civiltà pre-colombiane
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Le civiltà precolombiane: i Maya
Nella penisola dello Yucatán (Messico meridionale) esisteva una civiltà le cui origini risalivano a oltre duemila anni prima di Cristo: si tratta dei Maya. La loro principale attività produttiva era l’agricoltura e utilizzavano per arare la ruota e l’aratro. Attraverso raffinate conoscenze architettoniche diedero vita a vaste scalinate e templi sorretti da numerose colonne. Tra le costruzioni maya fondamentali sono le piramidi monumentali da cui osservavano le stelle e teorizzavano articolati sistemi astronomici. - Essi conoscevano la scrittura; la loro principale attività produttiva era l’agricoltura e utilizzavano per arare la ruota e l’aratro. Coltivavano mais, fagioli, zucche, pomodori, peperoncino. - Attraverso raffinate conoscenze architettoniche diedero vita a vaste scalinate e templi sorretti da numerose colonne. Tra le costruzioni maya fondamentali sono le piramidi monumentali da cui osservavano le stelle e teorizzavano articolati sistemi astronomici. Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dal Mille alla metà del Seicento © Zanichelli editore 2013
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Le civiltà precolombiane: gli Aztechi
Intorno al 1500, quando in America arrivarono gli spagnoli, la potenza maya era oramai giunta al tramonto. In piena fioritura era invece la civiltà dei Mexica, detti Aztechi. Gli Aztechi erano un popolo guerriero divenuto da nomade a stanziale e si era stabilito sugli altipiani del Messico. Nel 1325 gli Aztechi avevano fondato la loro capitale Tenochitlan nel luogo dove oggi sorge Città del Messico. - Gli Aztechi erano un popolo guerriero divenuto da nomade a stanziale e si era stabilito sugli altipiani del Messico. Nel 1325 gli Aztechi avevano fondato la loro capitale nel luogo dove oggi sorge Città del Messico. Nome Atztechi Luogo Messico Capitale Tenochitlan Imperatore Montezuma Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dal Mille alla metà del Seicento © Zanichelli editore 2013
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Le civiltà precolombiane: gli Inca
Nell’America del sud, nella regione delle Ande, dal XIII secolo cominciò ad espandersi Fortemente accentrato nella figura del sovrano l’Impero degli Inca. che veniva creduto diretto discendente del dio Sole La capitale dell’Impero incaico è Cuzco che nel XV secolo era una delle più grandi e ricche città del Mondo. - La capitale dell’Impero incaico è Cuzco che nel XV secolo era una delle più grandi e ricche città del Mondo. - La rete stradale si estendeva per ben chilometri e superava i dislivelli per mezzo di ponti, scalinate, gallerie, passerelle. - Gli Inca si occupavano soprattutto della semina e raccolta del mais, estrazione dei minerali e bonifica delle terre coltivabili. Non conoscevano la scrittura. Nome Inca Luogo Peru Capitale Cuzco Imperatore Atahualpa Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dal Mille alla metà del Seicento © Zanichelli editore 2013
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Gli europei conquistano l’America e distruggono la le civiltà precolombiane
Tra i conquistadores il primo e il più famoso è Hernàn Cortès, salpato dalle Antille nel 1519. Nel giro di due anni, nella guerra di conquista contro gli Aztechi, si impadronì del loro regno massacrando, distruggendo, torturando la popolazione e ingannando e assassinando il loro ultimo re Montezuma. - Tra le cause della conquista vi sono il comportamento contraddittorio del re azteco Montezuma, il malcontento della popolazione nei confronti del sovrano, la superiorità in termini di armamenti dell’esercito di Cortès che utilizzava le armi a scoppio.
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La distruzione della civiltà inca
Nel 1532 fu la volta dell’Impero inca. Francisco Pizarro, alla guida dei conquistatori spagnoli, catturò il sovrano Attahualpa chiedendo per la sua liberazione un riscatto esorbitante. Pur essendo quest’ultimo stato corrisposto, gli spagnoli accusarono il re di tradimento e dopo averlo battezzato, lo strangolarono. Dopo aver incoronato un re fantoccio, facendo leva sui conflitti fra i diversi schieramenti a sostegno dell’uno o dell’altro sovrano, Pizarro entrò a Cuzco nel 1533 rendendo l’Impero una colonia spagnola col nome di Perù. Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dal Mille alla metà del Seicento © Zanichelli editore 2013
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Le popolazioni indigene furono sterminate con grande facilità per via della sproporzione nella tecnologia militare (i conquistadores disponevano di fucili, cannoni ed armature) ma anche per il terrore che in loro suscitavano i cavalli degli spagnoli, animali che non avevano mai visto prima Gli indigeni, oltre che dalle armi, furono sterminati anche dalle malattie portate dai conquistadores, per le quali non avevano anticorpi
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Gli aztechi furono annientati da Fernando Cortés nel 1519
Francisco Pizarro tra il 1529 e il 1533 annientò completamente l’Impero Inca. I maya furono sottomessi dopo feroci scontri ( ) da Francisco de Montejo Album fotografico di Machu Picchu, capitale dell’impero Inca
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Il calo delle popolazioni d’America dopo la conquista
La conquista fu accompagnata da un calo demografico impressionante dei nativi americani. Si calcola che il Nuovo Mondo ospitasse all’inizio del Cinquecento circa ottanta milioni di abitanti. Verso la metà del secolo non ne rimanevano che dieci milioni. Non solo vennero massacrati durante le guerre di conquista, ma furono maltrattati, costretti alla conversione, sottomessi al lavoro schiavo nelle miniere e nelle piantagioni. Il lavoro massacrante a cui vennero obbligati contribuiva a decimarli. Tantissimi altri morirono negli anni seguenti anche a causa delle epidemie portate dagli europei. - Non solo gli amerindi vennero massacrati durante le guerre di conquista, essi furono maltrattati, violentati, costretti alla conversione, sottomessi al lavoro schiavo nelle miniere e nelle piantagioni. Il lavoro massacrante a cui vennero obbligati contribuiva a decimarli. - Il sistema delle encomiendas è quello istituito dai conquistadores e consisteva nella divisione della terra in lotti che venivano assegnati a ciascun colono inclusi gli indigeni che vi abitavano. Se il contratto di assegnazione prevedeva che il colono proteggesse questi ultimi, essi erano per lo più lasciati morire di fame. Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dal Mille alla metà del Seicento © Zanichelli editore 2013
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Due effetti delle scoperte geografiche in Europa
In Spagna iniziano ad affluire enormi quantità di oro e argento strappate alle popolazioni conquistate che arricchiscono il re, il clero e i nobili Con la scoperta dell’America il mediterraneo cessa di essere il centro degli scambi commerciali, l’asse economico più importante si sposta ora sull’Atlantico.
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Con la scoperta dell’America il mediterraneo cessa di essere il centro degli scambi commerciali, l’asse economico più importante si sposta ora sull’Atlantico.
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