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Sara Pellegrini Università degli Studi di Macerata

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Presentazione sul tema: "Sara Pellegrini Università degli Studi di Macerata"— Transcript della presentazione:

1 Sara Pellegrini Università degli Studi di Macerata nuove2020@gmail.com
14 Ottobre 2017

2 L’uomo è individuo Originalità, singolarità, unicità Biodiversità
Non visione deterministica Trasformazione qualitativa del fenotipo Percorsi personali Inesprimibilità della persona Natura processuale della personalità: dinamica, consapevole, individuale, integrata

3 Transizione/tratti stabili
Influenza tra la propria organizzazione e le influenze ambientali Spinta adattiva e perturbazioni

4 L’educabilità -Nascita e sviluppo dell’antropologia -J. Itard Caratteristiche ambientali: -attenzione alla diversità umana -povertà delle conoscenze pregresse -professionalità -non concetto di abilitazione -aderenza alla clinicità -documentazioni letterarie -emergenza di fenomeni e casi -distinzioni tra organico e funzionale -deprivazione e danno ambientale -emergenza di istituzioni e strutture

5 J. M. Itard: innovative opzioni teoriche
Rifiuto della ineducabilità Perfettibilità in ogni caso Danno organico e funzionale Riconoscimento delle cause Centralità dell’osservazione Primato corporeo e sensoriale Approccio ecologico Fiducia nell’abilitazione ed educazione Attivazione diagnosi funzionale Elaborazione azioni progettuali Valutazione e controllo azione ed. Elaborazione di procedure abilitative Costruzione di materiali Documentazione

6 Ineducabilità Educabilità Clinicità
Traslazione Ineducabilità Educabilità Clinicità

7 Paradigmi Scienza dello sviluppo umano: studio dello sviluppo umano
Approccio empirico diretto ai fenomeni Stile ecologico Sviluppo tecnologia e contributi procedurali (es osservazione) Relazioni transdisciplinari Stile osservativo

8 Azioni di J.M. Itard Osservazione diretta, empirica del fanciullo
Osservazione in condizioni sia spontanee che provocate Redazione di una relazione sulla funzionalità Elaborazione di un progetto educativo Studio e osservazione dei processi evolutivi

9 MATURAZIONE + AMBIENTE Apprendimenti spontanei Automatismi ed abitudini Specializzazione delle funzioni umane SVILUPPO EDUCAZIONE FORMAZIONE

10 Educazione Qualitativa e clinica (individualità, empiricità, ecologia) perché tesa a trattare il singolo individuo nella specificità della sua complessità dei suoi processi formativi Educazione come attività formale, informale e non formale. In relazione alla funzionalità che si declina nello spazio e nel tempo propri L’ Educazione assume i caratteri dell’ aiuto allo sviluppo umano per cui l’educazione genera e orienta la formazione umana.

11 Formazione umana consiste nei processi integrati di :
Sviluppo ( maturazione biologica e apprendimenti spontanei e non) Educazione (interventi diretti e non) L’educazione come percorso consapevole orientato da scelte e riflessioni progettuali di vita. EDZ= F(progetto)

12 Obiettivo dell’educazione è quello di aiutare lo sviluppo integrato e totale della personalità nell’intero arco di vita , perché tutti possano autorealizzarsi in maniera compiuta e possano contribuire attivamente alla costruzione di un mondo umano in cui vivere, con i propri simili, in condizioni sempre più soddisfacenti per tutti.

13 Negli anni ‘60 deistituzionalizzazione
Inserimento Legge 118/1971 Integrazione o coinvolgimento alle situazioni di vita e flessibilità organizzativa Legge 517/77 Inclusione o normalizzazioneadattamento

14 1975 Documento Falcucci traccia gli elementi fondamentali dell’integrazione e i suoi principi
1977 legge 517 generalizza il processo di integrazione e lo norma in modo specifico per i vari livelli di scolarità Legge quadro 104/92 diritti delle persone disabili DM 22 marzo 1999 Ministro Berlinguer : orientamenti generali per una nuova politica dell’integrazione Dal 2001 al 2006 BES e inclusione scolastica verso gli ecosistemi di vita e progetto di vita

15 Funzionalità . Crispiani P. normalità vs tipicita’
Funzioni costituiscono una diade a funzionalità reciproca. Tra organo e suo funzionamento. Funzione umana ovvero capacità o potenzialità di funzionamento, attività e partecipazione Funzioni della personalità, capacità, potenzialità processi prestazioni specifiche, azioni riferibili ad arre di funzioni (motoria, percettiva, emotiva, affettiva-relazionale, inrellettiva, linguistica, sociale, operativa) Funzioni esecutive Funzioni regolatrici Funzione simbolica

16 La disabilità è la situazione di di disfunzione-deficit- ritardo a carico di una o più funzioni umane, che comportano difficoltà nella vita Il disabile è un individuo che per condizioni soggettive, genetiche o acquisite, manifesta insufficienze o sofferenze che rendono nettamente tipica la sua personalità rispetto all’età ed al contesto ambientale e culturale di appartenenza

17 Diagramma fondativo dalla disabilita’ all’handicap
Antefatto eziologico e pluralità ritardo-deficit-disfunzione genera handicap solo se influenza negativamente più aspetti della personalità Le forme di disabilità possono determinare le condizioni di svantaggio o handicap, conoscono una pluralità di possibili eziologie patologiche PATOLOGIE –MENOMAZIONI DISABILITA’ HANDICAP-SVANTAGGIO Condizioni soggettuali e contestuali Tra funzioni reali e potenziali H= DISABILITA’ X RICHIESTE

18 Diagramma dell’inclusione
Integrazione scolastica e sociale Trattamento abilitativo funzionale mirato e consapevole Relazione di aiuto INSERIMENTO Costitizione italiana INTEGRAZIONE Partecipazione NORMALIZZAZIONE-INCLUSIONE Benessere e progetto di vita

19 Qualitativo vs quantitativo
Sindromi quantitative: indicatore è la gravità, il confronto con il livello medio, la normalità, la condizione esprimibile come minorazione, deficit. Di questa natura sono le minorazioni funzionali: ritardo mentale, deficit motori, deficit/minorazioni sensoriali, deficit linguistici (dislalie organiche) deficit della memoria Sindromi qualitative: il cui indicatore è la diversità funzionale, la differente abilità, condizione esprimibile come disordine: disadattamento, disturbi cognitivi, disturbi di apprendimento, disordini linguistici, sindrome autistica, dispressia, ADHD, disturbi psichici, disorganizzazione neurologica, disordini della memoria, Sono coinvolti i processi cognitivi organizzazione cerebrale e coordinamento delle funzioni in relazione con le strutture deputate alla successione

20 DISTURBO QUANTITATIVO= MINORITA’-DEFICIT QUALITATIVO= DIVERSITA’-DISORDINE Segnali deboli o sintomi secondari Sintomi primari- Sintomi secondari o correlati- Sintomi derivati come effetto del disturbo primario – Falsi sintomi – SITUAZIONI CRITICHE Profilo sindromico

21 Nel mondo del bambino in difficoltà, non esistono programmi che possano pensarsi come uguali per tutti. Ogni soggetto rappresenta un caso a sé. Una personale storia evolutiva. E. Caracciolo Intervento educativo consapevole Diretto al soggetto Scientificamente fondato Progettato e controllato Assistito Sussidiato da tecnologia Fortemente clinico Ecologico Cultura dell’ottimismo educativo

22 Fattori Età di inizio del trattamento Validità e continuità del trattamento Tipo e gravità della condizione Caratteristiche personali del soggetto Condizioni della famiglia Le tre soggettualità -del caso -del docente( stili professionali e buone pratiche) -della famiglia Riflessività come fare professionale Verso scambi e collaborazioni

23 Tre momenti di scelta dell’agire professionale riflessivi
Tratti distintivi della natura educativa: Relazione di aiuto, clinicità, lavoro sulle funzioni umane, approccio ecologico, azioni dirette e indirette, tendenza a modalità strategiche plurali, estensione agli ambienti di vita, estensione alle fasi della vita Trattamento: educativo diretto o indiretto. Aiuto all’adattamento e all’apprendimento, situazioni relazionali e comunicative, educazione e motricità, educazione senso- percettiva, azioni cognitive, teoria occupazionale, musicoterapia, ludo-terapia Approccio: deficit, requisito, ecologico Stategie: comportamentiste, cognitiviste, psicodinamiche (non di nostra pertinenza), ecologico-plurali


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