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PubblicatoVittorio Romani Modificato 6 anni fa
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“Malattie sessualmente trasmesse e sessualita’ promiscua”
Carlo Federico Perno
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Malattie trasmissibili sessualmente
In medicina, una malattia venerea (o malattia sessualmente trasmissibile - nota anche con l'acronimo MST) è una malattia infettiva che si trasmette o diffonde principalmente per contagio diretto in occasione di attività sessuali.
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Sommer, Giorgio (1834-1914) - Venere callipigia
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Malattie trasmissibili sessualmente
In medicina, una malattia venerea (o malattia sessualmente trasmissibile - nota anche con l'acronimo MST) è una malattia infettiva che si trasmette o diffonde principalmente per contagio diretto in occasione di attività sessuali. Sono patologie strettamente legate ai comportamenti
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LE MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE
L’attività sessuale comporta il rischio di diffusione di malattie a trasmissione sessuale. Di maggiore o minore gravità, tutte possono essere pericolose per la salute. Pertanto è fondamentale conoscerle e porre una diagnosi tempestiva.
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MST Sebbene la via di contagio sia eminentemente sessuale, talvolta vengono colpiti anche altri organi oltre a quelli genitali e si può arrivare alla morte dell'individuo colpito, o a lesioni permanenti. Inoltre, purtroppo, si possono trasmettere anche dalla madre al feto, durante la gravidanza, o dalla madre al neonato con l’allattamento. La trasmissione puo’ avvenire anche in caso di mancanza di segni clinici di patologia Una persona apparentemente sana non e’ scevra dal rischio di essere infetta e/o quindi di trasmettere patologie sessuali
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Principali patologie trasmesse per via sessuale
Eziologia batterica Eziologia da protozoi Gonorrea(o anche blenorragia) (Neisseria gonorrhoeae) Tricomonas vaginalis Sifilide (Treponema pallidum) Eziologia virale Clamidia tracomatis Virus del papilloma umano, o HPV, che può dare, a seconda del sierotipo, condilomi o essere cause dirette del carcinoma della cervice uterina, come lo sono gli HPV 16 e 18 Ureaplasma Urealiticum Micoplasma genitalis e micoplasma hominis Cancroide (Hemophilus ducreyi) HSV 1 e 2 (virus erpetici) Granuloma inguinalis (Klebsiella granulomatis) AIDS, dovuta a infezione da retrovirus HIV Epatite C Eziologia fungina Epatite B Tinea cruris Mollusco contagioso (Molluscum contagiosus) Candidiasi
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Fattori di rischio Elevato numero di partners sessuali
Partners sessuali occasionali Coinfezione da HIV Precedente storia di MST Scarsa istruzione Mancato utilizzo di metodi protettivi di barriera
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Internet e droga Fenomeno in aumento, di grande pericolosita’, perché
commercializzazione anche di sostanze stupefacenti e accessori per il consumo Fenomeno in aumento, di grande pericolosita’, perché l’apertura e la chiusura di questi siti è rapida, e i percorsi di vendita difficilmente tracciabili Si moltiplicano i RAVE PARTY, occasioni di smodato consumo di alcol e droghe, “full immersion” di abusi che espongono a rischi collettivi
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Alcol, droga e Viagra: generazione Sexstasy
Hanno tra i 20 e i 30 anni, non hanno alcuna disfunzione ma comprano farmaci sul web. Per dimenticare l'ansia da prestazione. E li mischiano con bevande e stupefacenti, rischiando.
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Dimensione del fenomeno
tra studenti anni
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Allarme moda chemsex, sesso e droga insieme: rischio dipendenza e malattie
4 novembre 2015 Si chiama chemsex la nuova pericolosa moda molto più diffusa in Europa, Italia compresa, di quanto si possa immaginare. Si tratta di mescolare sesso e droghe per aumentare le performance sessuali e rischia di aumentare la diffusione di malattie a trasmissione sessuale con l‘HIV. A segnalare il fenomeno sono alcuni medici dell'Nhs Foundation Trust sul “British Medical Journal”. In sostanza, si prendono amfetamine per poter fare sesso per ore. Ma, rilevano gli esperti, in questo modo non solo aumenta il rischio di trasmissione di malattie, ma anche di danni mentali dovuti alla dipendenza da sostanze. Chi prende queste droghe segnala di avere prestazioni sessuali migliori, con meno inibizioni e maggiore piacere. Tuttavia molti cercano aiuto per temi legati alla salute. Gli effetti e i danni alla psiche possono essere infatti gravi e anche permanenti. Altri riportano di perdere giornate intere, di non dormire o non mangiare anche per 72 ore, senza contare il rischio di contrarre infezioni e malattie come l‘HIV.
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Trasmissione verticale
IST- Modalità di contagio contatto eterosessuale/omosessuale contagio durante la gravidanza Madre figlio Trasmissione verticale
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Sintomi principali Nella donna nell’uomo perdite vaginali
bruciore, dolore ulcere genitali dolori addominali nell’uomo dolore bruciore perdite uretrali ulcere genitali
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IST: complicanze e sequele
Malattia infiammatoria pelvica Gravidanze extrauterine Infertilità (maschile, femminile) Infezioni connatali e perinatali Tumori ano-genitali AIDS Morte
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24 milioni Totale: 340 milioni
Nuovi casi di IST* curabili in adulti (15-49 anni) Più del 70% degli adulti sessualmente attivi viene infettato dal Papillomavirus umano (HPV) nel corso della propria vita Europa Occidentale 17 milioni Europa Orientale e Asia Centrale 22 milioni Nuovi casi di HSV-2 in adulti (15-49 anni), nel mondo (ricerca Ab anti HSV-2): 24 milioni Donne: 13 milioni Uomini: 11 milioni Soggetti anni: 7 milioni Nord America 14 milioni Asia dell’Est 18 milioni Africa Centrale e del Nord 10 milioni Sud e Sud-Est Asiatico 151 milioni America Latina 38 milioni Africa Sub-Sahariana 69 milioni Australia e Nuova Zelanda 1 milione Totale: 340 milioni * 174 milioni Trichomonas vaginalis, 92 milioni Chlamydia trachomatis, 62 milioni Neisseria gonorrhoeae, 12 milioni Treponema pallidum 23
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Nel 57% dei casi si risolve spontaneamente. Nel 32% dei casi persiste.
INFEZIONE DA HPV Nel 57% dei casi si risolve spontaneamente. Nel 32% dei casi persiste. Nell’11% dei casi determina carcinoma in situ. L’uso della PCR insieme a studi epidemiologici prospettici hanno definitivamene dimostrato che l’HPV è responsabile del >99% dei carcinomi della cervice uterina.
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Stime annuali di malattie associate ad HPV in Italia
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Incidenza di Sifilide per 100.000 abitanti, Europa occidentale
Primary and secondary stages: Italy, UK Primary, secondary, early latent stages: Denmark, Germany, Portugal Primary, secondary, latent stages: Norway, Spain, Sweden A cura del Centro Operativo AIDS, Istituto Superiore di Sanità ESSTI, Report 2008
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Condilomi genitali — Prime visite 1966–2013
NOTE: The relative standard errors for genital warts estimates of more than 100,000 range from 18% to 23%. SOURCE: IMS Health, Integrated Promotional Services™. IMS Health Report, 1966–2013. CDC - Sexually Transmitted Diseases Surveillance
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HSV-2— Prime visite 1966–2013 NOTE: The relative standard errors for genital herpes estimates of more than 100,000 range from 19% to 23%. SOURCE: National Disease and Therapeutic Index, IMS Health, Integrated Promotional Services™. IMS Health Report, 1966–2013. CDC - Sexually Transmitted Diseases Surveillance
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Gonococcal Isolate Surveillance Project (GISP) — Percent of urethral Neisseria gonorrhoeae isolates obtained from men who have sex with men attending STD clinics, 1990–2010 Gonococcal Isolate Surveillance Project (GISP)—Percentage of Urethral Neisseria gonorrhoeae Isolates Obtained from MSM* Attending STD Clinics, 1990–2010. CDC - Sexually Transmitted Diseases Surveillance
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CDC's 2010 National STD Prevention Conference
CDC Analysis Provides New Look at Disproportionate Impact of HIV and Syphilis Among U.S. Gay and Bisexual Men CDC has estimated the rates of these diseases for the first time based on new estimates of the size of the U.S. population of MSM. - MSM comprise 2.0 percent (range: percent) of the overall U.S. population aged 13 and older, or 4 percent of the U.S. male population (range: percent). There is a disproportionate impact of HIV and syphilis among gay and bisexual men in the United States. - The rate of new HIV diagnoses among men who have sex with men (MSM) is more than 44 times that of other men and more than 40 times that of women (range : cases of new HIV diagnoses per 100,000 MSM vs. 12 per 100,000 other men and 13 per 100,000 women). - The rate of primary and secondary syphilis among MSM is more than 46 times that of other men and more than 71 times that of women (range: cases per 100,000 MSM vs. 2 per 100,000 other men and 1 per 100,000 women). Gay and bisexual men make up the majority of new HIV and new syphilis infections CDC's 2010 National STD Prevention Conference
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Promiscuity is the factor most responsible for the extreme rates of these and other Sexually Transmitted Diseases cited below, many of which result in a shortened life span for men who have sex with men Catherine Hutchinson, et al., "Characteristics of Patients with Syphilis Attending Baltimore STD Clinics," Archives of Internal Medicine, 151: , p. 513 (1991).
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di virus a trasmissione sessuale
Diffusione di uno stesso virus a partire da un progenitore comune Questo è il caso di virus a trasmissione sessuale come HIV
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Fabeni L, Alteri C, Orchi N, Gori C, Bertoli A, Forbici F, Montella F, Pennica A, De Carli G, Giuliani M, Continenza F, Pinnetti C, Nicastri E, Ceccherini-Silberstein F, Mastroianni CM, Girardi E, Andreoni M, Antinori A, Santoro MM, Perno CF PLoS One Aug 13 Background Increased evidence of relevant HIV-1 epidemic transmission in European countries is being reported, with an increased circulation of non-B-subtypes. Here, we present two recent HIV-1 non-B transmission clusters characterized by NNRTI-related amino-acidic mutations among newly diagnosed HIV-1 infected men, living in Rome (Central-Italy). Methods Pol and V3 sequences were available at the time of diagnosis for all individuals. Maximum-Likelihood and Bayesian phylogenetic-trees with bootstrap and Bayesian-probability supports defined transmission-clusters. HIV-1 drug-resistance and V3-tropism were also evaluated. Results Among 534 new HIV-1 non-B cases, diagnosed from 2011 to 2014, in Central-Italy, 35 carried virus gathering in two distinct clusters, including 27 HIV-1 C and 8 CRF17_BF subtypes, respectively. Both clusters were centralized in Rome, and their origin was estimated to have been after All individuals within both clusters were males and 37.1% of them had been recently-infected. While C-cluster was entirely composed by Italian men-who-have-sex-with-men, with a median-age of 34 years (IQR:30–39), individuals in CRF17_BF-cluster were older, with a median-age of 51 years (IQR:48–59) and almost all reported sexual-contacts with men and women. All carried R5-tropic viruses, with evidence of atypical or resistance amino-acidic mutations related to NNRTI-drugs (K103Q in C-cluster, and K101E+E138K in CRF17_BF-cluster). Conclusions These two epidemiological clusters provided evidence of a strong and recent circulation of C and CRF17_BF strains in central Italy, characterized by NNRTI-related mutations among men engaging in high-risk behaviours. These findings underline the role of molecular epidemiology in identifying groups at increased risk of HIV-1 transmission, and in enhancing additional prevention efforts.
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Datazione del cluster C
Tramite l’analisi Bayesiana è stato possibile stimare il tempo di comparsa sia del sottotipo C in Italia (tMRCA), sia del virus oggetto del cluster: Intorno agli anni ‘70 per il sottotipo C Intorno al 2007 per il cluster C 1
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Datazione del cluster CRF17_BF
Tramite l’analisi Bayesiana è stato possibile stimare il tempo di comparsa sia del sottotipo CRF17_BF in Italia (tMRCA), sia del virus oggetto del cluster: Intorno agli anni ‘90 per il sottotipo CRF17_BF Intorno al 2010 per il cluster CRF17_BF 1
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Clin Microbiol Infect. 2015 Aug 7. pii: S1198-743X(15)00783-1. doi: 10
Clin Microbiol Infect Aug 7. pii: S X(15) doi: /j.cmi [Epub ahead of print] A recent epidemiological cluster of acute hepatitis B genotype F1b infection in a restricted geographical area of Italy. Pollicita M1, Alteri C1, Bellocchi MC1, Armenia D1, Carioti L1, Salpini R1, Colagrossi L1, Battisti A1, Aragri M1, Fabeni L2, Mariani R3, Dalessandro M3, Ranelli A3, Paoloni M3, Parruti G4, Perno CF1, Svicher V5. Abstract In this study, by phylogenetic analysis, we identified an epidemiological cluster involving eight individuals diagnosed with acute hepatitis B virus (HBV) infection related to unprotected sexual intercourse in a restricted area of central Italy (time period: ). Notably, these patients (six of eight Italians) were infected by subgenotype F1b, which is not commonly found in western countries. Ultra-deep pyrosequencing confirmed a superimposable composition of HBV quasi-species in these patients. Despite the availability of effective vaccination, this study highlights the importance of not underestimating the risk of HBV infection, of continuing to set up surveillance programmes for HBV infection, and of investigating the pathogenetic potential of these atypical genotypes.
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Ogni anno vengono registrati negli U. S. A
Ogni anno vengono registrati negli U.S.A. circa 19 milioni di casi di malattie sessualmente trasmissibili. Il profilattico è il contraccettivo maggiormente usato per prevenire le MST (malattie sessualmente trasmissibili). L’uso del condom riduce il rischio HIV in una fascia percentuale che va dall’80% al 94% (meno per altre MST (come gonorrea e clamidia).
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Condoms Condoms only provide protection when used properly as a barrier, and only to and from the area that it covers. Uncovered areas are still susceptible to many STDs.
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Ruolo del comportamento nella trasmissione delle malattie trasmissibili sessualmente
L’approccio comportamentale all’epidemia è stato sostenuto sin dall’inizio dal presidente Ugandese Yoveri Museveni che nel 1992 al congresso Mondiale sull’ AIDS a Firenze affermò: «In paesi come i nostri, dove una madre spesso deve camminare per 40 km per ottenere un’aspirina per il figlio malato o 10 km per raggiungere l’acqua, la questione pratica di garantire una costante disponibilità di preservativi o il loro uso corretto non potrà mai essere risolta. Io credo che la miglior risposta alla minaccia dell’AIDS consista nel riaffermare pubblicamente e chiaramente il rispetto che ogni persona deve al suo prossimo. Dobbiamo educare i giovani alle virtù dell’ astinenza, dell’ autocontrollo e del sacrificio che richiede innanzitutto il rispetto per gli altri».
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«Dopo 20 anni di pandemia, non c’è alcuna evidenza che più preservativi portino a meno AIDS»
Edward Green - Harvard's' Center for Population and Development Studies”- «Le più recenti metanalisi parlano di un’efficacia del preservativo attorno all’80%, ma si stanno educando generazioni di giovani in Africa che credono che sia sufficiente. Quello che conta è il numero dei partner.» Norman Hearst - University of California San Francisco
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Lo stesso Lancet nel gennaio 2000 aveva paragonato il preservativo alle cinture di sicurezza che offrono una falsa percezione di protezione: infatti negli anni ’70 dopo averne introdotto l’obbligo aumentarono gli incidenti per l’aumento dei comportamenti a rischio. Concludeva l’articolo: «ci dovremmo chiedere perché la promozione del preservativo non ha effetto nei paesi del terzo mondo e se abbiamo il giusto equilibrio tra questi messaggi e quelli sull’invito alla riduzione dei partner».
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Conclusioni Lo studio delle malattie sessualmente trasmesse da un punto di vista sanitario non rappresenta mai un giudizio etico, quanto un’analisi dei dati e degli strumenti disponibili Le malattie sessualmente trasmesse sono, oggi piu’ che mai, un indicatore dei costumi e dei comportamenti
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Conclusioni La conoscenza e l’educazione sanitaria rappresentano un pilastro fondamentale nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, tuttavia…. …..Difficilmente esse possono portare ad un controllo reale e sostenuto nel tempo della loro diffusione se non sostenute dall’implementazione di altri strumenti educativi L’educazione comportamentale rappresenta uno strumento di prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse la cui efficacia e’ di gran lunga superiore agli strumenti tecnici di barriera
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