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Algoritmi Avanzati a.a.2013/2014 Prof.ssa Rossella Petreschi

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Presentazione sul tema: "Algoritmi Avanzati a.a.2013/2014 Prof.ssa Rossella Petreschi"— Transcript della presentazione:

1 Algoritmi Avanzati a.a.2013/2014 Prof.ssa Rossella Petreschi
Broadcast Lezione n°3 Algoritmi Avanzati a.a.2013/2014 Prof.ssa Rossella Petreschi 1

2 Broadcast su P-RAM EREW
Si adoperano n processori Broadcast(x) begin P0: A[ 0 ] = x for i = 0 to log n -1 do for j = 2i to 2i+1-1 pardo Pj: A[ j ] = A[ j-2i ] end Tempo parallelo logaritmico x

3 Uso di Broadcast su P-RAM
Si adoperano n processori Cerca(A, n, x) begin Broadcast(x) indice = -1 for i = 0 to n-1 pardo Pi: if A[ i ] = x [ i ] then indice = i return indice end Tempo parallelo logaritmico Se gli A[ i ] sono tutti distinti il modello è P-RAM EREW altrimenti è ERCW per la scrittura dell’indice (scrittura concorrente basata su priorità dei processori)

4 Broadcast su rete a Vettore
Si adoperano N processori Input su P0 Broadcast(x) begin P0: a0 = x for i = 1 to N-1 do Pi: ai = ai-1 end Tempo parallelo N x N-1 4

5 Si adoperano N processori
Caricare n valori distinti in un vettore ovvero pipeline su rete a vettore Si adoperano N processori begin for h = 0 to N-1 do for i = 0 to h pardo Pi: if (i = 0) then a0 = read(); b0 = a0 else ai = ai-1; bi = ai end All’istante i, tutti i processori dallo 0-esimo all’h-esimo lavorano in parallelo caricando nella propria memoria locale il valore contenuto nella memoria locale del processore che lo precede Poiché bisogna caricare N elementi il tempo parallelo totale rimane N c b a 5

6 Pipelining Una CPU con pipeline è un modello semplice di macchina parallela composta da cinque stadi specializzati, capaci di eseguire, ciascuno in maniera sequenziale, una delle operazione elementari caratterizzanti l’elaborazione di una istruzione da parte di una normale CPU (lettura dell’istruzione dalla memoria, decodifica istruzione, lettura degli operandi dai registri,esecuzione dell’istruzione, scrittura del risultato nel registro opportuno). Ad ogni ciclo di clock dall'ultimo stadio esce un'istruzione completata. A regime, in uno stesso istante, ogni stadio esegue l’istruzione che lo specializza su successive diverse istruzioni. Di conseguenza si guadagna una maggior velocità di esecuzione a prezzo di una maggior complessità circuitale del microprocessore. L'implementazione di una pipeline non sempre moltiplica il “throughput” finale, in quanto questo dipende da quante istruzioni possono essere eseguite in parallelo senza creare conflitti o errori di esecuzione. Istruzioni che possono richiedere l'elaborazione di dati non ancora disponibili o la presenza di salti condizionati sono due esempi tipici di istruzioni non parallelizzabili. . 6

7 Si adoperano RxC processori
Broadcast su mesh Si adoperano RxC processori Input su P0,0 Broadcast(x) begin P0,0: a0,0 = x for j = 1 to C-1 do P0,j: a0,j = a0,j- for i = 1 to R-1 do for j = 0 to C-1 pardo Pi,j: ai,j = ai-1,j end Tempo parallelo C+R x C-1 1 2 7

8 Caricare RxC valori distinti in una mesh
Si adoperano RxC processori begin for k = 1 to R do for h = 0 to C-1 do for j = 0 to h pardo P0,j: if (j = 0) then a0,0 = read(); b0,0 = a0,0 else a0,j = a0,j-1; b0,j = a0,j if (k < R) then for i = k downto 1 pardo for j = 0 to C-1 pardo Pi,j: ai,j = ai-1,j; bi,j = ai,j end Poiché bisogna caricare RC elementi il tempo è pari a RC c b a f e d a i h g l k j f e d g a 8

9 Broadcast su albero binario
Con n foglie e 2n-1 processori Input alla radice Broadcast(x) begin P1: a1 = x for i = 0 to log n -1 do for j = 2i to 2i+1-1 pardo Pj: a2j = aj a2j+1 = aj end Tempo parallelo logaritmico a2 a4 a5 a3 a6 a7 a1 9

10 Si adoperano n=2d processori
Broadcast su ipercubo Si adoperano n=2d processori Input su P0 Broadcast(x) begin P0: a0 = x for i = 0 to d-1 do for j = 0 to 2i-1 pardo Pj: aj+2i = aj end Tempo parallelo d = log n x 000 001 101 111 110 010 100 011 10

11 Rete combinatoria Una rete combinatoria C può essere vista come un grafo diretto aciclico GC avente un nodo per ciascun elemento combinatorio c e un arco diretto (c',c") se l’output di c' è input di c". La dimensione di una rete combinatoria è il numero di nodi del grafo e la profondità è il diametro del grafo. Il fan-in di un elemento c è il grado entrante del nodo c in GC e corrisponde al numero di input dell’elemento. Il fan-out di un elemento c è il grado uscente del nodo c in GC. È da notare che non necessariamente il numero di output di un elemento combinatorio è uguale al suo fan-out, infatti un elemento combinatorio con un solo filo di output può “servire” un numero qualunque di altri elementi. 11

12 Elemento combinatorio
Def: Un elemento combinatorio è un qualunque elemento di circuito che abbia un numero costante di input e output e che esegua una funzione ben precisa. Esempi: Porte logiche Comparatore ecc… Più elementi combinatori possono essere collegati tra di loro formando una rete combinatoria dove l'output di un elemento può essere l'input di uno o più altri elementi. or not and comp x y min{x, y} max{x, y} 12

13 Circuiti di ordinamento
Utilizziamo il comparatore, ossia un circuito di confronto con due ingressi e due uscite il cui valore è la coppia di valori in input ordinati in modo ascendente. I circuiti formati da comparatori, se opportunamente combinati, costituiscono un'architettura in grado di ordinare n valori di input. x y min(x,y) max(x,y) 9 5 2 7 13

14 Insertion Sort Due architetture per implementare l'insertion sort (tra 8 valori in input): Questa macchina utilizza una versione seriale dell'algoritmo di complessità O(n2) (indicata dalla profondità del circuito, ossia il numero di porte che vengono attraversate in tempi differenti). È possibile ottenere una complessità O(n) ottimizzando lo scheduling dei comparatori e parallelizzando l'algoritmo. 14

15 Sulla monotonicità Se un circuito di ordinamento trasforma la sequenza di input a = (a1, a2, …, an) nella sequenza di output b = (b1, b2, …, bn), allora per ogni funzione monotona crescente f, il circuito trasforma la sequenza di input f(a) = (f(a1), f(a2), …, f(an)) nella sequenza di output f(b)=(f(b1), f(b2), …, f(bn)). Tale proprietà è facilmente verificata da un singolo comparatore e per induzione la si può provare per un intero circuito di ordinamento. x y min(x,y) max(x,y) f(x) f(y) min(f(x), f(y))) = f(min(x,y)) max(f(x), f(y))) = f(max(x,y)) 15

16 Principio 0/1 Teorema (principio 0/1): se un circuito combinatorio di ordinamento lavora correttamente per qualunque input costruito sull'alfabeto {0,1} allora lavora correttamente per qualunque input costruito su di un qualsiasi alfabeto finito A. Dim: supponiamo per assurdo che il circuito ordini tutte le sequenze costruite sull'alfabeto {0,1} correttamente, ma che esista una sequenza di input di numeri arbitrari a = (a1, a2, …, an) contenente elementi ai e aj tali che ai < aj mentre il circuito pone aj prima di ai nella sequenza di output. Definiamo una funzione f monotona crescente come: f(x) = 0 se x <= ai f(x) = 1 se x > ai dal lemma precedente segue che il circuito sistema f(aj) prima di f(ai) nella sequenza di output quando f(a) è l'input. Ma poiché f(aj) = 1 mentre f(ai) = 0, neghiamo l'ipotesi giungendo ad un assurdo. 16

17 Sequenze bitoniche Una Sequenza Bitonica è una sequenza che può essere divisa in due sottosequenze monotone, una crescente e l'altra decrescente o viceversa. Sono bitoniche le due sequenze: m(S) = (min{s1,sn+1}, min{s2,sn+2}, …, min{sn,s2n}) M(S) = (max{s1,sn+1}, max{s2,sn+2}, …, max{sn,s2n}) ottenute dalla sequenza bitonica S = s1, s2, …, s2n Sfruttando la definizione di m(S) ed M(S) e le relative proprietà si può ottenere una definizione ricorsiva per le sequenze bitoniche che ci permette di realizzare un primo algoritmo di ordinamento che opera ricorsivamente secondo lo schema: S = S1 = m(S) = S2 = M(S) = S3 = m(S1) = S4 = M(S1) = S5 = m(S2) = S6 = M(S2) = 8 9 Complessità O(log(n)). 17


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