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L’uso della S. Scrittura nella Laudato Si’
Don Maurizio Compiani La creazione nei libri sapienziali
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Laudato Si’ Introduzione (1-16)
Cap. I: Quello che sta accadendo alla nostra casa (17-61) Cap. II: Il Vangelo della creazione (62-100) Cap. III: La radice umana della crisi ecologica ( ) Cap. IV: Un’ecologia integrale ( ) Cap. V: Alcune linee di orientamento e di azione ( ) Cap. VI: Educazione e spiritualità ecologica ( )
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Relazione tra poveri e fragilità del pianeta
Assi portanti (n. 16) Relazione tra poveri e fragilità del pianeta Tutto il mondo è connesso intimamente Critica al paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia Cercare altri modi di intendere il progresso e l’economia Il senso umano dell’ecologia Limiti e prospettive Responsabilità della politica Proposta di un nuovo stile di vita contro la cultura dello scarto
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1. La luce che la fede offre (62-64)
Il Vangelo della creazione, I 1. La luce che la fede offre (62-64) Una singolare giustificazione di metodo: «Perché inserire in questo documento, rivolto a tutte le persone di buona volontà, un capitolo riferito alle convinzioni di fede?» (62) La ricapitolazione in Cristo risorto riconosce una comunione universale ai cristiani offre motivazioni alte per prendersi cura della natura e dei fratelli. fa riconoscere che: Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data ha permesso di demitizzare la natura e di riconoscere il valore di ogni essere creato La fede
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Per quanto riguarda le questioni sociali, questo lo si
Se teniamo conto della complessità della crisi ecologica e delle sue molteplici cause, dovremmo riconoscere che le soluzioni non possono venire da un unico modo di interpretare e trasformare la realtà. È necessario ricorrere anche alle diverse ricchezze culturali dei popoli, all’arte e alla poesia, alla vita interiore e alla spiritualità. Se si vuole veramente costruire un’ecologia che ci permetta di riparare tutto ciò che abbiamo distrutto, allora nessun ramo delle scienze e nessuna forma di saggezza può essere trascurata, nemmeno quella religiosa con il suo linguaggio proprio. Inoltre la Chiesa Cattolica è aperta al dialogo con il pensiero filosofico, e ciò le permette di produrre varie sintesi tra fede e ragione. Per quanto riguarda le questioni sociali, questo lo si può constatare nello sviluppo della dottrina sociale della Chiesa, chiamata ad arricchirsi sempre di più a partire dalle nuove sfide. (n. 63) Questione aperta: la riflessione religiosa è una linea «sapienziale» anche per il non credente?
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Impostazione scientifica Impostazione sapienziale
Occidente moderno Oriente antico in espansione in contrazione Accellerato Lento Proteso al futuro Protesa al passato Verità nella novità Verità nella tradizione Il limite (dimensione dinamica) Il limite (dimensione statica) Perno: tecnica Perno: riflessione Prospettiva: l’utile (progresso, vantaggio, benessere) Prospettiva: l’etica (il bene, il bello, il giusto)
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Dio Creatore e Padre è l’unico Signore
Una linea «sapienziale» nell’ottica dell’enciclica: Dio Creatore e Padre è l’unico Signore Gen 1-3 Dio-uomo-mondo Testi sapienziali Tradizione giudeo-cristiana Islam In una nota al paragrafo 233, dove si dice che «l’universo si sviluppa in Dio, che lo riempie tutto», quindi «c’è un mistero da contemplare in una foglia, in un sentiero, nella rugiada, nel volto di un povero», il Papa cita un mistico islamico, il maestro sufi Ali Al-Khawwas. La decima obbligatoria Il mese di Ramadam Dichiarazione islamica sui cambiamenti climatici, 2015 Ebraismo Il riposo del settimo giorno Anno sabbatico Anno giubilare Visione cristiana Tutto è stato fatto e tutto è ricapitolato in Cristo Testi sapienziali dei Vangeli L’eucarestia
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2. La sapienza dei racconti biblici (65-75)
Il Vangelo della creazione, II 2. La sapienza dei racconti biblici (65-75) La persona umana in Gen 1-3: le sue relazioni fondamentali «riempite la terra, soggiogatela (כבש) e dominate (רדה) sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra» Gen 1,28 L’uomo chiamato a «coltivare» e «custodire» Kābāš: Gs 18,1 Tutta la comunità degli Israeliti si radunò a Silo, e qui eresse la tenda del convegno. La terra era stata sottomessa a loro. Il significato di «prendere possesso» non indica potere illimitato Rādâ: Ez 34,4 Non avete reso forti le pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Il potere del re non è illimitato: custodire, pascolare… si tratta di prendersi cura
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2. La sapienza dei racconti biblici (65-75)
Il Vangelo della creazione, II 2. La sapienza dei racconti biblici (65-75) La persona umana in Gen 1-3: le sue relazioni fondamentali «riempite la terra, soggiogatela (כבש) e dominate (רדה) sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra» Gen 1,28 L’uomo chiamato a «coltivare» e «custodire» Uno sguardo contemplativo sul creato La realtà del peccato: quando le relazioni sono trascurate tutta la vita è in pericolo Lo Shabbat L’anno sabbatico Il giubileo L’equità delle relazioni implica rispettare i ritmi della natura
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Signore, fino a pretendere di calpestare la realtà creata da
Il Vangelo della creazione, II Non possiamo sostenere una spiritualità che dimentichi Dio onnipotente e creatore. In questo modo, finiremmo per adorare altre potenze del mondo o ci collocheremmo al posto del Signore, fino a pretendere di calpestare la realtà creata da Lui senza conoscere limite. Il modo migliore per collocare l’essere umano al suo posto… è ritornare a proporre la figura di un Padre creatore e unico padrone del mondo (EG 75)
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3. Il mistero dell’universo (76-88)
Il Vangelo della creazione, III 3. Il mistero dell’universo (76-88) Creazione è più di natura Un progetto dell’amore di Dio Ogni creatura ha un valore e significato Responsabilità dell’uomo Dono e comunione universale L’essere umano benché supponga anche processi evolutivi comporta una novità non pienamente spiegabile dall’evoluzione di altri sistemi aperti… L’essere personale presuppone un’azione diretta di Dio, una peculiare chiamata… (81) Un mondo bisognoso di sviluppo stimola alla collaborazione
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Scopo finale delle altre creature non siamo noi…
Il Vangelo della creazione, III Gesù Cristo Gli esseri umani non sono meri oggetti sottoposti all’arbitrio dell’essere umano. L’ideale di armonia, di giustizia, di fraternità e di pace che Gesù propone è agli antipodi di questo modello (82) Il traguardo del cammino dell’universo è nella pienezza di Dio, che è stata già raggiunta da Cristo risorto, fulcro della maturazione universale… Scopo finale delle altre creature non siamo noi… Tutte le creature avanzano insieme a noi e attraverso di noi verso la meta comune che è Dio, in una pienezza trascendente dove Cristo risorto abbraccia e illumina tutto (83)
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4. Il messaggio di ogni creatura
Il Vangelo della creazione, IV 4. Il messaggio di ogni creatura nell’armonia di tutto il creato (84-88) Tutto l’universo è un linguaggio: manifesta Dio ed è luogo della sua presenza
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5. Una comunione universale (89-92)
Il Vangelo della creazione, V 5. Una comunione universale (89-92) Non significa equiparare tutti gli esseri viventi Né divinizzare la terra No al biocentrismo: preminenza della persona umana Si porta avanti una lotta per le altre specie che non mettiamo in atto per difendere la pari dignità tra gli esseri umani (90)
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6. La destinazione comune dei beni (93-95)
Il Vangelo della creazione, VI 6. La destinazione comune dei beni (93-95) Poiché la terra è una eredità comune i suoi frutti devono andare a beneficio di tutti (93) Ogni approccio ecologico deve integrare una prospettiva sociale La proprietà privata non è un diritto assoluto e intoccabile Il principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni e perciò il diritto universale al loro uso è una «regola d’oro» del comportamento sociale e il primo principio di tutto l’ordinamento etico-sociale (93)
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stupore atteggiamento
Il Vangelo della creazione, VII 7. Lo sguardo di Gesù (96-100) stupore Gesù mette in risalto il dato fondamentale che Dio è Padre e che ha una relazione paterna con tutte le creature (96) atteggiamento Il destino dell’intera creazione passa attraverso il mistero di Cristo e lo orienta a un destino di salvezza (99-100)
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Don Maurizio Compiani Fine
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